Le donne sono più attente alla prevenzione degli uomini e con il loro esempio possono essere preziose alleate della cultura della salute. Ma ogni età ha la sua prevenzione: i principali esami e vaccini che ogni donna dovrebbe fare nel corso della vita

La prevenzione è donna. Un’indagine realizzata da Ipsos per la Fondazione Pro ha rilevato che per un uomo che effettua controlli periodici ci sono 30 donne che abitualmente lo fanno. La donna quindi è una preziosa alleata nella diffusione della cultura della salute con la capacità, grazie al suo esempio, di sensibilizzare anche il mondo maschile nella cura del proprio stato di benessere. Prima di tutto con un corretto stili di vita. Nell’ambito solo oncologico, circa il 40% dei tumori potrebbe essere evitato seguendo un’alimentazione corretta (dieta mediterranea), tenendo sotto controllo il peso, eliminando il fumo e assumendo dosi moderate di alcol. Accompagnando il tutto da costante attività fisica.

Di prevenzione al femminile ha parlato stamattina anche la dottoressa Stefani Gori, direttore dell’Oncologia Medica e presidente di AIOM, che è stata ospite alla nota trasmissione di Raiuno “Unomattina” (vedi video).

 

Ma quali sono gli step della prevenzione nelle varie età della vita femminile?

• Tra i 25 e i 64 anni: Pap-Test per la prevenzione del cancro del collo dell’utero che nel nostro Paese è offerto gratuitamente nell’ambito di uno screening con chiamata ogni tre anni. Data la rilevanza nel causare questo tipo di neoplasia del virus del papilloma umano, in alcune regioni, il Pap-Test è stato sostituito con lo screening che si basa sulla ricerca del Dna del virus HPV. L’esame deve essere effettuato non prima dei 30 anni e ripetuto ogni 5 anni. L’esecuzione del test è poco invasiva e ben tollerata. Come per il Pap-Test prevede l’applicazione dello speculum vaginale ed il prelievo di materiale in corrispondenza della cervice uterina che sarà poi esaminato. (vedi articolo)

• Tra i 50 e 69 anniricerca del sangue occulto nelle feci per la prevenzione o la diagnosi precoce del tumore del colon retto. Anche questo esame rientra nello screening gratuito con chiamata ogni due anni. Eventuali tracce di sangue possono essere un indizio della presenza di forme tumorali o di polipi che in futuro possono trasformarsi in neoplasie. In questo caso è indispensabile eseguire l’esame di secondo livello che è la colonscopia (vedi articolo)

• 50-69 anni: screening per la diagnosi precoce del tumore al seno, che prevede l’esecuzione di una mammografia ogni due anni. In alcune regioni è stata allargata la fascia di età: dai 45 ai 74 anni con periodicità annuale nelle donne sotto i 50 anni. Per le donne che hanno in famiglia casi di tumore al seno è bene consultare il proprio medico per iniziare prima dell’età prevista per lo screening i controlli senologici (ecografia e/o mammografia, vedi articolo).

Nella Video Galley l’intervista della dottoressa Stefania Gori, direttore dell’Oncologia Medica e presidente dell’AIOM, a Rai UnoMattina (trasmissione di venerdì 8 marzo 2019), dove spiega l’importanza di sottoporsi a controlli senologici periodici.

 

Vaccinazioni

• Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono malattie infettive che se contratte in gravidanza possono causare aborti, malformazioni del feto e complicanze nell’adulto (in particolare nella donna incinta) più gravi rispetto al bambino. La pertosse contratta nei primi mesi di vita del bambino può essere molto grave e perfino mortale e la fonte di infezione è frequentemente la madre. Per tutte queste malattie (e per altre) è indicata la vaccinazione in previsione o durante la gravidanza. Anche la vaccinazione contro l’influenza è importante, perché può portare a delle complicanze respiratorie gravi, che possono condurre al ricovero in ospedale, soprattutto durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza e il primo mese dopo il parto.

• Strumento di prevenzione anche oncologica sono le vaccinazioni contro i vari ceppi del papilloma virus (Hpv) e dell’epatite BL‘HPV la causa principale del tumore al collo dell’utero, ma è responsabile anche del cancro alla vulva, alla vagina, all’ano, al pene, alla bocca e alla faringe. E’ quindi un fattore di rischio importante sia per la donna che per l’uomo. Infatti il vaccino è offerto gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale ai ragazzi e alle ragazze nel corso del dodicesimo anno di vita. Il virus dell’epatite B, invece, è un fattore di rischio del tumore al fegato