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Il 4 febbraio è la Giornata mondiale contro il cancro: il 40% dei decessi potrebbe essere evitato incentivando la prevenzione a cominciare da una vita sana

Domani 4 febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata contro il cancro, promossa dall’UICC, un’organizzazione non governativa che rappresenta associazioni impegnate nella lotta alle neoplasie in oltre 100 Paesi.

All’evento partecipa anche l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), di cui è presidente eletto la dottoressa Stefania Gori, direttore dell’Oncologia medica dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

L’AIOM ha infatti fatto propria la campagna #WeCanICan(www.worldcancerday.org) che ha lo scopo di aumentare il livello di consapevolezza sia individuale che collettivo su cosa è possibile fare per arginare un’epidemia responsabile ogni anno in tutto il mondo di più di 8,2 milioni di morti. Tuttavia il 40% dei decessi potrebbe essere evitato incentivando la prevenzione a cominciare da una vita sana e all’adesione ai programmi di screening. Spetta invece ai vari governi nazionali e alle Istituzioni sanitarie garantire le terapie innovative e trovare le risorse economiche e umane necessarie per contrastare le neoplasie.

Nel 2015 si sono verificate in Italia 363.300 nuove diagnosi di tumore. Secondo gli studi AIOM il nostro Paese presenta tassi di guarigione fra i più alti in Europa e sei pazienti su dieci riescono a sconfiggere la malattia, potendo così tornare a condurre una vita normale.

Ma molta strada resta ancora da percorrere soprattutto per quanto riguarda alcune forme di tumore particolarmente aggressive e per le quali le terapie a disposizione sono ancora poche. In questi casi la prevenzione primaria è quindi ancora più importante.

L’AIOM da anni è impegnata in progetti educazionali dedicati alla popolazione di ogni fascia d’età, dagli studenti delle scuole medie inferiori agli over 65 dei centri anziani. Il principale fattore di rischio oncologico è il fumo di sigaretta che lo scorso anno ha causato in Italia 100mila nuovi tumori. Sono riconducibili al tabagismo fino al 90% dei casi di carcinoma polmonare, il 75% di quelli alla testa e collo e il 25-30% delle forme di cancro al pancreas. Inoltre aumenta la possibilità di insorgenza di neoplasia a seno, prostata, rene, esofago e vescica.

Di recente l’AIOM ha lanciato alle Istituzioni competenti un appello: aumentare di un centesimo il costo di ogni singola sigaretta.Un’iniziativa che potrebbe disincentivare il vizio del fumo e allo stesso tempo finanziare la creazione di un fondo oncologico nazionale per garantire a tutti i pazienti i farmaci innovati anti-cancro.

Si tratta di terapie efficaci che possono offrire reali possibilità di guarigione. Negli ultimi anni la spesa sanitaria è cresciuta solo dello 0,9%, molto meno rispetto ad altre voci del bilancio pubblico. Grazie a questa speciale “tassa per la salute” sul tabacco secondo Aiom è possibile recuperare importanti risorse da reinvestire nella lotta al cancro.