In occasione della festa patronale dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria si è tenuta la benedizione inaugurale di RM-Linac Elekta Unity, un macchinario per la radioterapia che unisce un acceleratore lineare e una RM ad alto campo unico nel Sud Europa

In occasione della Festa liturgica del Sacro Cuore, l’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ha presentato questa mattina (28 giugno) alle autorità e ai collaboratori della struttura RM-Linac Unity della svedese Elekta, già illustrata ieri alla stampa (vedi interviste e video). Si tratta di un’assoluta innovazione nel campo della Radioterapia Oncologica di precisione, il primo macchinario di questo tipo installato nel Sud Europa e quindi in Italia (in allegato la descrizione più approfondita del macchinario e delle sala di trattamento).

RM-Linac Unity unisce per la prima volta nella stessa macchina un acceleratore lineare (Linac) e una Risonanza Magnetica ad alto campo (1,5 Tesla- lo stesso utilizzato per fini diagnostici). La nitidezza di immagini prodotte dalla RM consente di delimitare perfettamente la sede del tumore e di vedere la posizione degli organi del paziente durante il trattamentoIn questo modo il radioterapista oncologo può monitorare e correggere sullo stesso lettino di trattamento la posizione e le caratteristiche del bersaglio tumorale da colpire con una dose terapeutica di radiazioni e dei tessuti sani circostanti da proteggere.

Nel vecchio Continente sono presenti 7 macchinari di questo tipo e 11 nel mondo. Finora sono stati trattati più di 230 pazienti in nove centri al mondo e il trattamento non ha mostrato problematiche specifiche di fattibilità nella sua esecuzione, nonostante spesso siano stati trattati casi complessi.

Dopo la celebrazione eucaristica nella chiesa del Don Calabria, presieduta dal Vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, la mattinata è proseguita con la presentazione delle potenzialità terapeutiche del nuovo macchinario da parte di Filippo Alongi, direttore della Radioterapia Oncologica Avanzata dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria e professore associato all’Università di Brescia.

Tra le autorità presenti il sottosegretario al ministero della Salute, Luca Coletto, il prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna, il Questore di Verona, Ivana Petricca, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Ettore Bramato, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Carlo Ragusa, il comandante del IV Reggimento Alpini Paracadutisti Ranger, colonnello Alessio Cavicchioli, il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona, Domenico De Leo, il responsabile della rete oncologica del Veneto, Pierfranco Conte, il presidente dell’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica, Stefano Magrini, la presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica, Stefania Gori. Il presidente della Regione Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, non potendo essere presenti per precedenti impegni istituzionali hanno inviato un lettera di saluto e di congratulazioni.

“RM-Linac Elekta Unityè la risposta alla necessità da parte del radioterapista oncologo di avere a disposizione immagini di altissima qualità e definizione, che lo guidino nella scelta del piano terapeutico in tempo reale, al fine di offrire un trattamento efficace e personalizzato al paziente. Un trattamento terapeutico e non solo palliativo, perché la precisione del sistema consente di poter irradiare con la massima dose possibile la lesione tumorale in un minor numero di sedute (in media da 30 a dieci)”, spiega il prof. Alongi.

L’Ospedale di Negrar è stato incaricato dalla Regione Veneto, per conto della Rete Oncologica Veneta, di effettuare uno studio osservazionale di un anno su 230 pazienti con quattro diverse situazioni cliniche: tumore della prostata, tumore del pancreas, pazienti con oligometastasi (metastasi limitate nel numero da 1 a 5) e pazienti non più trattabili con la radioterapia convenzionale (reirradiazioni). Lo scopo dello studio non è tanto quello di valutare l’efficacia o gli eventuali effetti collaterali del trattamento -non essendo sperimentale ma già pratica clinica-, quanto definire un modello di utilizzo ottimale di questa risorsa tecnologica (necessità di personale, processo organizzativo, tempi di trattamento e potenziali ricadute sul Sistema sanitario). Un modello che sarà esportabile anche a livello nazionale.

“Siamo i primi nel Sud Europa ad acquisire questo innovativo macchinario. E l’investimento è stato possibile perché disponiamo innanzitutto di professionalità di indubbia competenza – ha detto il dottor Mario Piccinini, amministratore delegato del “Sacro Cuore Don Calabria. “La Radioterapia Oncologica Avanzata è centro di riferimento regionale del Veneto e tratta ogni anno in media oltre mille pazienti, il 25% dei quali proviene da altre regioni. La dotazione di macchinari unici in Italia per il trattamento delle metastasi cerebrali e della colonna ha permesso un notevole sviluppo anche dell’attività di ricerca e una rilevanza a livello nazionale e internazionale. Con RM Linac-Elekta Unity apriamo un nuovo capitolo per il nostro Ospedale ma anche per lo sviluppo della radioterapia, e quindi per la lotta contro i tumori, in Italia».

Al presidente dell’Irccs, fratel Gedovar Nazzari, il compito di spiegare perché un ospedale nato da un carisma religioso investa in alte tecnologie. “L’IRCCS Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria si costituisce come dono di Dio attraverso il quale possiamo mettere in pratica il mandato evangelico di servire i più poveri e tra questi gli infermi. Ma un dono di Dio non può essere scadente e non all’altezza dei tempi. Quindi è fondamentale che questo ospedale sia eccellente nell’assistenza, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica”.

“Ricordo ai non addetti ai lavori che questo ospedale ha l’obbligo per statuto di reinvestire gli utili di bilancio in investimenti mirati, come questo innovativo macchinario. E lo fa per la Sanità veneta, perché ogni attività del Sacro Cuore Don Calabria rientra nella programmazione regionale”, ha detto Luca Coletto, sottosegretario alla Sanità. “Per le alte tecnologie è necessaria una rete, non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed internazionale, affinché l’uso di macchinari innovativi e fondamentali per la terapia di gravi malattie sia efficace non solo nella cura dei pazienti ma anche dal punto di vista economico”.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione inaugurale di RM-Linac Eleckta Unity da parte del Superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, presso il quarto bunker di radioterapia, collocato in una nuova palazzina collegata con una passerella coperta all’ospedale.

nella Galley (foto Ennevi) e nella Video Gallery (a cura di Matteo Cavejari) i momenti della giornata