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Quel dolore diffuso che nasconde la fibromialgia

Si tratta di una sindrome difficile da diagnosticare perché oltre al dolore presenta molti altri sintomi. Se ne parlerà sabato 9 aprile in un convegno in Sala Perez

“Dottore, sento dolore ovunque”. È una delle frasi più comuni che i medici di medicina generale sentono pronunciare dai loro pazienti. L’espressione di uno stato di malessere molto accentuato che spesso nasconde una sindrome, la fibromialgia, difficile da diagnosticare in quanto caratterizzata dai sintomi più disparati.

Della sindrome fibromialgica, della diagnosi e della terapia, si parlerà nel IX Seminario di Reumatologia della Valpolicella, che si terrà sabato 9 aprile dalle 8.30 nella sala convegni “Fr. Perez” dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Un incontro formativo annuale, promosso dall’Unità operativa semplice di Reumatologia, diretta dal dottor Antonio Marchetta, rivolto in particolare ai medici di medicina generale, in prima linea riguardo alle malattie reumatiche. Patologie che negli ultimi dieci anni hanno conosciuto grandi novità soprattutto nell’ambito terapeutico, con l’impiego dei farmaci biotecnologi affiancati a quelli tradizionali (per ulteriori informazioni sul convegno: http://formazione.sacrocuore.it/CorsiDettaglio.aspx).

Durante la mattinata, a cui presenzierà anche l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, verrà trattato anche il tema dell’edema osseo con la lettura magistrale del professor Luigi Sinigaglia, direttore della Reumatologia dell’Istituto Gaetano Pini di Milano. A seguire il professor Giampiero Girolomoni, direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e venereologia dell’Università di Verona, parlerà delle manifestazioni dermatologiche nelle malattie reumatiche.

Dottor Marchetta, cos’è la fibromialgia?

È una forma molto comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso, di affaticamento (astenia) e disturbi del sonno che colpisce circa 1.5-2 milioni di italiani, la maggior parte donne. Occorre chiarire che la fibromialgia non è un’artrite ma interessa prevalentemente i muscoli, i legamenti e i tendini. È una condizione che viene definita sindrome, dal momento che può manifestarsi con svariati sintomi .

Oltre al dolore diffuso, cosa lamenta il paziente?

Molto spesso sono presenti numerosi altri segni e sintomi con possibile interessamento di quasi tutti gli organi e apparati. L’insonnia o il cattivo riposo è un sintomo molto invalidante come la forte stanchezza (astenia). Molte persone riferiscono di cambiamenti repentini del tono dell’umore, e molto spesso i pazienti con fibromialgia presentano anche un quadro di depressione o disturbi di ansia. Altri sintomi sono la cefalea, di tipo muscolotensivo, disturbi gastrointestinali come il colon irritabile con alternanza di diarrea e stipsi, formicolio alle braccia e alle gambe, spasmi vescicali che costringono a urinare spesso. Il freddo acuisce tali disturbi.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Al momento sono ignote. Esistono però vari fattori che possono scatenarla. Eventi stressanti come un lutto, una separazione, un trauma fisico o psichico, una malattia, la perdita del lavoro.

Come viene diagnosticata?

La diagnosi di questa sindrome a volte non è agevole, perché all’apparenza il paziente si presenta sano. Normalmente non si rilevano alterazioni degli esami di laboratorio come gli indici di infiammazione o i test reumatici così come gli esami strumentali quali quelli radiologici. Di fronte a un paziente con fibromialgia vanno escluse tutte le altre possibili malattie reumatologiche e non. La diagnosi è comunque fondamentalmente clinica e importante è l’associazione tra il dolore diffuso e la presenza di aree (tender points) che alla pressione evocano un dolore molto intenso.

Come si cura?

Essendo la fibromialgia un insieme di sintomi non esiste una cura specifica, ma una serie di interventi terapeutici per migliorare la qualità di vita del paziente. Il trattamento deve essere personalizzato e multispecialistico e comprendere figure quali il medico di medicina generale, il reumatologo, il fisiatra, lo psicologo e tutti gli specialistici interessati ai sintomi che il paziente lamenta. Le opzioni possono essere molte: la prescrizione di farmaci per attenuare il dolore o per riposare meglio; programmi di attività fisica che comprendano esercizi di stretching muscolare, tecniche di rilassamento ed altre metodiche per diminuire la tensione muscolare. La terapia termale è un valido presidio così come le terapie psicologiche cognitivo-comportamentali per aiutare il paziente a comprendere la sua malattia e imparare a convivere con la fibromialgia.

elena.zuppini@sacrocuore.it