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Il cancro e le terapie per combatterlo spesso si insinuano nella sfera più intima del paziente oncologico, minandone il benessere psicologico. Un convegno al “Sacro Cuore” mette in rilievo quanto il problema meriti l’attenzione di medici e psicologi

A Carla è stato diagnosticato un tumore al seno. Non ha ancora affrontato l’intervento e le successive cure, ma già pensa che ci saranno gravi conseguenze sul suo essere donna e sulla sua vita di coppia, nonostante il marito manifesti nei suoi confronti un atteggiamento rassicurante e protettivo.

Il nome della paziente è di fantasia, ma non la storia. Si tratta di una tra le tante che il dottor Giuseppe Deledda, responsabile del Servizio di Psicologia Clinica, raccoglie durante i suoi colloqui al primo piano dell’ospedale Don Calabria. Storie di vita che dimostrano quanto quella sessuale sia una sfera in cui il cancro si insinua, anche se non colpisce direttamente organi interessati a questa funzione.

“Il tema della sessualità relativa al paziente oncologico è da sempre poco affrontato nonostante sia molto importante – spiega il dottor Deledda – . La persona malata di cancro durante i suoi percorsi oncologici vive forti ripercussioni in ambito sessuale e inevitabilmente li vive la coppia. Come qualsiasi perdita, anche quella della salute mette in discussione la nostra identità. Provoca cambiamenti nell’immagine corporea, quindi mina la fiducia di piacere all’altro. Tutto questo si ripercuote sulla sessualità e viceversa, perché non essere più in grado o avere difficoltà nei rapporti intimi ha conseguenze sull’identità e su come viene visto il proprio corpo. La sessualità è una sfera non secondaria della nostra vita – sottolinea -. Se subentrano problemi in questo ambito, ne risente tutto il benessere psicologico che per un paziente oncologico è ancora più importante al fine di affrontare la malattia”.

Di sessualità ed oncologia si parlerà lunedì 4 dicembre al “Sacro Cuore Don Calabria” in occasione del convegno organizzato dal Servizio di Psicologia Clinica di Negrar con la Società italiana di Psico-oncologia (Sezione Veneto Trentino Alto Adige), di cui il dottor Deledda è coordinatore, e con la collaborazione e il contributo dell’Ordine degli Psicologi del Veneto e di Trento. (vedi programma)

“La mattinata si aprirà con un’esposizione generale delle varie teorie sull’immagine corporea e della sessualità – illustra il dottor Deledda -. Teorie che poi verranno calate nell’ambito della psiconcologia. La seconda sessione, invece, avrà come protagonisti i medici, oncologi e chirurghi che ci spiegheranno l’impatto dei trattamenti per la cura del tumore sulla sessualità anche alla luce dei farmaci oncologici innovativi e delle tecniche chirurgiche conservative. Si parlerà di neoplasie che colpiscono specificatamente l’uomo e la donna, ma anche di altre forme di cancro – sottolinea -. Infatti spesso le cure farmacologiche provocano cambiamenti fisici, come, per esempio, il gonfiore provocato dal cortisone, o cutanei. Credo che sia molto importante che anche gli psicologi siano informati sull’aspetto medico, per meglio comprendere le ripercussioni psicologiche delle terapie sul paziente”.

Così come, prosegue lo psicologo, “è bene che il medico conosca i disagi psicologici che derivano dagli effetti relativi alla cura della malattia per non fare l’errore di considerarli secondari e per trovare, in collaborazione con lo psiconcologo, le strategie che meglio si adattano a ogni paziente per superarli”.

La giornata avrà come relatore d’eccezione Mary Hughes dell’Anderson Cancer Center di Houston (Texas), infermiera specializzata nell’ambito della sessualità, che terrà una lezione magistrale sulla sessualità e l’intimità dopo il cancro, illustrando le modalità da mettere in atto per il benessere del paziente e quindi della coppia.

Il convegno si concluderà con il conferimento dell’onorificenza SIPO alla dottoressa Eleonora Capovilla, responsabile dell’UOS di Psicologia dell’Istituto Oncologico del Veneto, fondatrice nel Veneto della Società Italiana di Psicologia Oncologica.

elena.zuppini@sacrocuore.it

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