La colonscopia è l’esame gold standard per la prevenzione e la diagnosi del tumore del colon, che ogni anno registra 48mila nuove diagnosi. Le nuove strumentazioni sono dotate di particolari software che offrono un aiuto all’endoscopista nell’individuare con maggiore precisione i piccoli polipi e forniscono informazioni in tempo reale sulle caratteristiche di benignità/malignità.

Il Servizio di Endoscopia ed Ecoendoscopia Digestiva dell’IRCCS di Negrar rinnova la sua dotazione tecnologica puntando sull’intelligenza artificiale (AI), applicata alle strumentazioni per le colonscopie, l’esame gold standard per la prevenzione e la diagnosi del tumore del colon. Particolari software infatti offrono un aiuto all’endoscopista nell’individuare con maggiore precisione i piccoli polipi e forniscono informazioni in tempo reale sulle caratteristiche di benignità/malignità.

dottor Paolo Bocus

“Sperimentiamo già da tempo e con ottimi risultati l’intelligenza artificiale applicata alle strumentazione per l’enteroscopia con microcamera”, spiega il dottor Paolo Bocus, direttore del Servizio di cui è responsabile il dottor Marco Benini, “In questo caso il software è in grado di esaminare autonomamente circa 12 ore di registrazione del tratto intestinale prodotte dalla microcamera ingerita dal paziente e riconosce autonomamente eventuali fonti di sanguinamento. Di questi esami ne effettuiamo circa 50 all’anno, mentre per le colonscopie superiamo le 4mila procedure”.

dottor Marco Benini

Sono esami eseguiti in presenza di sintomi, ma soprattutto a scopo di screening (sia di primo livello sia a seguito di accertamenti dopo l’esame del sangue occulto nelle feci). Quindi diventa fondamentale la massima precisione nell’individuazione di lesioni pre-cancerose e dei cosiddetti cancri intervallo, cioè quei tumori che insorgono tra una colonscopia negativa e la successiva.

“La colonscopia è un esame operatore-dipendente ed è nota una rilevante variabilità tra gli endoscopisti documentata e documentabile dal loro diverso Adenoma Detection Rate (ADR) – spiega ancora il dottor Bocus -. Si tratta di un indice di qualità di esecuzione della procedura che è inversamente proporzionale proprio all’incidenza dei cancri intervallo. Un incremento dell’1% dell’ADR ha come conseguenza una riduzione del rischio di cancro colorettale del 3% tra una colonscopia negativa e l’altra. L’intelligenza artificiale ha proprio lo scopo di aumentare l’ADR, riducendo così il tasso di errori diagnostici e la variabilità di risultati tra gli operatori. Infatti i software segnalano in tempo reale la presenza di un polipo all’endoscopista, attraverso un alert visivo, e informano, sempre in tempo reale, sulla natura della lesione. A breve sarà possibile avere anche la percentuale di probabilità che tale diagnosi sia corretta”.

A destra marker automatici da intelligenza artificiale segnalano la presenza di micropolipi

Le nuove strumentazioni sono inoltre dotate di filtri ottici elettronici multipli in grado ad esempio di “cancellare otticamente” il sangue che limita il campo visivo per individuare esattamente il punto di emorragia.

Quello del colon-retto è uno dei tumori più diffusi nei Paesi industrializzati. In Italia con oltre 48mila nuove diagnosi nel 2022 (dati AIOM), la neoplasia colon-rettale è seconda solo a quella della mammella. “Gli studi internazionali raccomandano di eseguire la colonscopia ogni cinque anni a partire dai 50 anni, anticipando se in famiglia ci sono casi di tumore al colon-retto – sottolinea -. L’esame consente con tecniche endoscopiche sempre più avanzate di rimuovere senza intervento non solo polipi che potrebbero trasformarsi in cancro ma anche tumori in fase iniziale”.