Benedizioni inaugurali alla Casa del Clero, alla rinnovata Radiosenologia e alla nuova risonanza magnetica

Sono stati tanti i momenti significativi vissuti oggi alla Cittadella della Carità di Negrar in occasione della festa patronale del Sacro Cuore. La giornata si è aperta con l’arrivo del vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, che ha inaugurato l’ampliamento e la ristrutturazione di Casa Clero, struttura di lungodegenza riservata ai sacerdoti e ai religiosi. «Quello vissuto dagli ospiti in questa casa è un momento di grazia e non di tristezza – ha detto mons. Zenti – Voi qui siete simili a Cristo in croce che ha salvato l’umanità e nessuno può sentirsi inutile perchè la Provvidenza si serve di ogni momento per tessere il suo disegno. Come diceva il mio padre spirituale, mons. Luigi Bosio, “Com’è crocifiggente non poter far nulla da soli, ma com’è beatificante lasciar fare tutto a Lui”. Concetti sottolineati anche dal presidente della Cittadella della Carità, fratel Carlo Toninello: «Questa casa ospita sacerdoti che nonostante gli anni vivono con intensità il loro apostolato religioso inteso come preghiera per la diocesi e per il suo vescovo. Le giornate qui sono scandite dalla preghiera e dalle visite di persone che cercano da questi nostri ospiti parole di consolazione, restituendo loro quell’affetto ricevuto mentre erano in forze». A seguire la cerimonia si è spostata al Dipartimento di Diagnostica per immagini, diretto dal dottor Giovanni Carbognin, dove il superiore generale dell’Opera Don Calabria, don Miguel Tofful, ha benedetto la rinnovata sezione di Senologia e una nuova Risonanza Magnetica, la terza in dotazione al Dipartimento, che garantirà ai pazienti esami più confortevoli e di minor durata. All’inaugurazione erano presenti, oltre ai vertici dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria, l’assessore uscente alle Politiche sanitarie della Regione Veneto, Luca Coletto, e il sindaco di Negrar, Roberto Grison. La festa si è conclusa con la S. Messa nella chiesa Cappella del Sacro Cuore, presieduta da mons. Zenti, e con il tradizionale buffet nel giardino della Cittadella.