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Sabato 21 maggio alla Gran Guardia di Verona ci sarà la premiazione del concorso letterario organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica e dedicato a pazienti oncologici, familiari e operatori sanitari

“Le malattie oncologiche si possono combattere anche con la scrittura. Raccontare la propria esperienza di vita può essere un modo per affrontare meglio le difficoltà”. È racchiuso in queste parole della dott.ssa Stefania Gori, presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e direttore dell’Oncologia Medica all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria, il significato del premio letterario Federica-Le parole della vita, primo concorso nazionale di medicina narrativa riservato ai malati di cancro, ai familiari dei pazienti e agli operatori sanitari del settore oncologico.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione AIOM in collaborazione con la Fondazione Verona per l’Arena, è giunta ormai alle battute conclusive. La cerimonia di premiazione si terrà infatti sabato 21 maggio alle 17.30 presso l’Auditorium della Gran Guardia di Verona. L’evento è stato presentato oggi a Palazzo Barbieri a Verona alla presenza, oltre che della dott.ssa Gori, anche del dott. Fabrizio Nicolis, presidente della Fondazione AIOM e direttore sanitario dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria, di Anna Leso, assessore ai servizi sociali del Comune di Verona che patrocina l’evento, e di alcuni rappresentanti dei pazienti oncologici.

Davvero imponente il numero di produzioni letterarie arrivate all’attenzione della giuria del concorso. Si tratta di ben 183 lavori, suddivisi tra prosa e poesia, provenienti da tutta Italia. Sabato verranno premiati i vincitori divisi in due sezioni: la A riservata ai pazienti e la B per familiari e medici. Nel corso della cerimonia ci saranno anche momenti di spettacolo con la partecipazione del soprano Cecilia Gasdia, dei Virtuosi Italiani, del pianista Roberto Corlianò e del cantautore Paolo Vallesi che, per l’occasione, riproporrà la sua canzone di maggior successo “La Forza della Vita”. Uno spazio speciale verrà dedicato alla danza classica internazionale con i primi ballerini del Balletto Nazionale Olandese Maia Makhateli e Artur Shesterikov, che eseguiranno un passo a due tratto dal balletto “Romeo e Giulietta” (vedi programma completo).

Ogni anno in Italia si registrano 363mila nuovi casi di tumore – ha detto il dott. Nicolis – Solo qui in Veneto le diagnosi ammontano a oltre 31.500. Grazie alle nuove terapie sempre più a misura del singolo malato e alle diagnosi precoci sei pazienti su dieci riescono a sconfiggere la malattia. Ciò nonostante la parola cancro fa ancora terribilmente paura e spesso rappresenta un tabu. Attraverso il premio letterario abbiamo voluto rompere il silenzio che c’è ancora attorno a queste malattie“.

Durante la presentazione della cerimonia finale, la dott.ssa Gori ha ricordato che il concorso è dedicato a Federica Troisi, giovane donna veronese scomparsa di recente a causa del cancro, che ha combattuto la sua malattia con determinazione, continuando a scrivere, sognare, lavorare, amare e progettare. La stessa determinazione emersa anche oggi dalla testimonianza di alcune donne che hanno portato la loro esperienza di lotta contro il cancro. “Questo concorso unisce la dimensione del cuore a quella della ricerca e della medicina – ha detto Chiara, una di queste donne – Credo che un’iniziativa come questa serva sia da incoraggiamento per chi si trova già nella malattia, sia da stimolo alla prevenzione per chi non è malato, perché la conoscenza è il primo passo per la prevenzione”. Toccante anche la testimonianza di Maria Teresa: “L’arte aiuta a convivere e rielaborare la malattia e il dolore. In questo senso mi sembra che parlare e raccontare la malattia siano esperienze fondamentali e irrinunciabili”.