Covid-19: a Verona il primo studio per capire quanti sono gli asintomatici

L’indagine epidemiologica, promossa dal Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, è stata presentata stamattina in Comune a Verona e verrà fatta su un campione di 2.060 cittadini veronesi. I risultati daranno indicazioni fondamentali alle istituzioni per gestire la “fase 2” della pandemia di Coronavirus.
Verona prima città in Italia protagonista di uno studio epidemiologico sulla prevalenza nella popolazione di cittadini affetti da Covid-19, ma asintomatici. L’indagine è promossa dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar in collaborazione con il Comune scaligero, l’Ulss 9, la Pneumologia dell’Azienda ospedaliera e il Dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’Università di Verona.
Si tratta di uno studio rilevante, primo nel suo genere, che partirà nei prossimi giorni e avrà forti ricadute sulla gestione della cosiddetta Fase 2 della pandemia nel comune veronese tra i più colpiti nel Veneto.
“Su un campione rappresentativo della popolazione veronese saremo in grado di identificare con un margine di errore dell’1,5% non solo la percentuale di soggetti potenzialmente contagiosi, ma anche le loro caratteristiche demografiche, sintomatologiche e biologiche. Inoltre verremo a conoscenza della percentuale dei cittadini che, avendo già sviluppato gli anticorpi della malattia, nel prossimo autunno avranno un bassissimo rischio di riammalarsi, ma anche la fetta di popolazione che non è mai venuta in contatto con il virus” spiega il dottor Carlo Pomari, responsabile della Pneumologia del “Sacro Cuore Don Calabria” e coordinatore del Comitato Scientifico che vede come cosperimentatore il professor Zeno Bisoffi direttore del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali di Negrar.
Le informazioni ricavate saranno restituite alla comunità scientifica e ai rappresentanti politici, responsabili della gestione delle misure di controllo e della formulazione di linee guida. “Lo studio ha forti ricadute perché conoscere le caratteristiche di quella parte di popolazione asintomatica significa gestire di conseguenza la cosiddetta riapertura. Identificare invece coloro che potrebbero ammalarsi in autunno vuol dire prepararsi al meglio a una possibile recrudescenza del virus e per quanto possibile prevenirlo”, sottolinea Pomari.
Il progetto – ideato dal biostatistico Massimo Guerriero – vede il coinvolgimento di circa 2.060 cittadini veronesi a partire dai 10 anni, estratti con criterio casuale dall’elenco dell’anagrafe. Invitati con una lettera del sindaco, verranno sottoposti su appuntamento al tampone naso-faringeo e a prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi anti SARS COV-2, effettuati dal personale specializzato dell’Ospedale di Negrar e dell’ULSS 9, con il rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il risultato del tampone verrà comunicato all’interessato e nel caso di esito positivo verrà attivata la procedura di presa in carico da parte dell’Azienda sanitaria territoriale.
Per consigli o consulti il "Sacro Cuore" è sempre in linea

Per far fronte alla drastica riduzione dell’attività ospedaliera e stabilire un contatto con i cittadini, alcuni reparti hanno attivato dei numeri telefonici e un servizio di consulenza dove chiamare per avere consigli e brevi consulti. Ecco quali sono.
L’emergenza Coronavirus ha ridotto drasticamente l’attività ospedaliera, dando spazio solo alle prestazioni urgenti, non prorogabili e a quelle oncologiche. Nonostante queste doverose disposizioni e in attesa che tutto torni gradualmente alla normalità, l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria ha voluto mantenere i contatti con i propri pazienti e con tutti coloro che manifestando problemi di salute necessitano di un consulto o di un semplice consiglio. Di seguito le Unità Operative che hanno attivato un numero telefonico apposito.
Reumatologia
Il Servizio, di cui è responsabile il dottor Antonio Marchetta, ha provveduto ad attivare la presenza giornaliera di un medico reumatologo per le consulenze, le visite urgenti e per tutti coloro che hanno bisogno di essere visti a causa del riacutizzazioni della malattia o di ritirare i farmaci biologici sottocute o infisivi.
Per la consulenza medica reumatologica telefonica è stato attivato dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 il numero 045.6013899 (risponde al segreteria di Reumatologia). Oppure si può inviare anche una email a: reumatologia@sacrocuore.it o un Fax al numero 045.6013877.
I Piani Terapeutici dei farmaci reumatologici Tocilizumab (Roactemra), Sarilumab (Kevzara) e Baricitinib (Olumiant) sono stati rinnovati in automatico per tre mesi. Per il ritiro in Farmacia è sufficiente il benestare del medico del Servizio di Reumatologia. Lo stesso vale per il Piano Terapeutico del Prolia già scaduto o in scadenza nei prossimi tre mesi: si può chiedere al proprio medico di medicina generale il rilascio della ricetta bianca o rossa del farmaco e recarsi in farmacia per il ritiro del farmaco stesso.
Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva
L’Unità Operativa, diretta da dottor Paolo Bocus, ha creato un servizio di reperibilità telefonica dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 ai seguenti numeri:
Gastroenterologia (ambulatori e reparto): 045.6013315
Endoscopia Digestiva: 045.6014764
Tale servizio è rivolto a tutti coloro che lamentano sintomi d’allarme come: sangue occulto fecale positivo, disfagia ingravescente, cambiamento improvviso delle abitudini intestinali, sospette neoplasie dell’apparato digerente rilevate clinicamente e/o con diagnostica strumentale, ittero non complicato di primo esordio, ascite, esigenza di escludere lesioni per terapie cardiologiche urgenti in pazienti con anamnesi positiva di patologia ulcerosa o emorragia gastro-intestinale, anemizzazione di recente insorgenza con sintomi digestivi e con emoglobina <10 g/dl, vomito significativo e persistente, disfagia, calo ponderale importante con sintomi digestivi.
Un medico è a disposizione per consigli e suggerimenti o anche solo per informazioni riguardo la possibilità di prenotazione di esami in futuro.
Il servizio rimarrà attivo anche dopo conclusione dell’emergenza CoViD-19
Cardiologia
L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, diretta dal dottor Giulio Molon, garantisce oltre alle urgenze, anche la possibilità di eseguire visite ambulatoriali o altre diagnostiche, non procrastinabili per sintomi o situazioni ritenute a rischio e che debbano essere risolte in tempi rapidi. Per tutte le informazioni è possibile contattare il numero di telefono 045.6013244 oppure scrivere anche all’indirizzo servizio.cardiologia@sacrocuore.it.
Diabetologia
Il Servizio, di cui è responsabile il dottor Luciano Zenari, risponde ai numeri:
- Segreteria: 045.6013715
Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30
Fax: 045.6013308
e-mail: diabetologia@sacrocuore.it o diabetologia.infermieri@sacrocuore.it - Degenze ordinarie: 045.6013518 (studio) – 045.6013301 (segreteria)
- Ambulatorio di Dietologia: 045.6014565
Radioterapia Oncologica Avanzata
L’Unità Operativa, diretta dal professor Filippo Alongi, prosegue la sua attività regolarmente essendo di carattere oncologico, adottando tutti di dispositivi di sicurezza necessari, Inoltre è a disposizione, anche a distanza, per consulti e per una pre-valutazione della documentazione del caso o per sentire direttamente ogni singolo paziente.
Il numero da contattare è lo 045.6014800 oppure si può scrivere a servizio.radioterapia@sacrocuore.it; segreteria.radioterapia@sacrocuore.
Otorinolaringoiatria
L’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, diretta dal dottor Sergio Albanese, ha attivato il numero 045.6013765. Dalle 9 alle 11 risponderà la coordinatrice del reparto Marina Vanzetta per consigli e informazioni. In caso di quesiti più complessi saranno interpellati anche i medici.
Un video-corso per prepararsi al parto al tempo del coronavirus

Sedici filmati di dieci minuti ciascuno per superare le barriere imposte dal coronavirus e stare vicini alle donne che presto avranno un bambino. A spiegare le tappe del percorso nascita al Sacro Cuore sono i medici e le ostetriche dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia
L’Unità di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Marcello Ceccaroni è protagonista di un’iniziativa davvero originale per stare vicino alle future mamme nonostante l’epidemia di coronavirus. Si tratta di un vero e proprio video-corso preparto pensato appositamente per offrire tutte le informazioni più importanti alle donne che aspettano un bambino o che hanno appena partorito. Informazioni che normalmente vengono fornite nei corsi e negli incontri al “Sacro Cuore” attualmente sospesi a causa dell’epidemia.
In sedici video della durata di circa 10 minuti i medici e le ostetriche del reparto spiegano le tappe di ogni futura mamma che si avvicina al grande evento, dall’inizio del travaglio all’arrivo in ospedale, dall’analgesia al parto vero e proprio, dai primi momenti con il bambino ai suggerimenti per iniziare l’allattamento, fino al tanto agognato ritorno a casa. Il tutto con l’introduzione della dottoressa Mariella Musola e la conclusione della dottoressa Michela Carli, ginecologhe. Viene così delineato il percorso nascita del Sacro Cuore, un percorso consolidato con alcune piccole modifiche dovute all’attuale emergenza.
A presentare l’iniziativa è il primario Marcello Ceccaroni: “L’obiettivo di questo video-corso è stare il più possibile vicino alle future mamme in questo momento dove l’epidemia ci tiene lontani e isolati. Non dobbiamo permettere che gli eventi tragici legati al coronavirus offuschino la gioia immensa di una nascita. Anche adesso continuano a nascere tantissimi bambini e questo è un segno di speranza. Perciò mi sembra che l’entusiasmo delle nostre ostetriche che si sono lanciate in questa iniziativa sia ancora più prezioso”.
Il video-corso è a disposizione di tutti i futuri genitori sul sito web dell’ospedale alla pagina dell’Ostetricia e sul canale youtube dell’ufficio stampa. Naturalmente chi avesse bisogno di ulteriori informazioni o per altre necessità, compreso l’accesso all’ambulatorio per le visite, è possibile contattare le ostetriche via e-mail (ostetriche@sacrocuore.it) o telefonando alla segreteria di reparto (045.6013313).
Coronavirus: la Psicologia Clinica a servizio di operatori e pazienti

Lo stress a cui sono sottoposti gli operatori sanitari in questo periodo di emergenza può avere dei risvolti importanti sulla salute psicologica. Ecco perché è bene dedicare uno spazio al recupero della mente oltre che al ristoro del proprio corpo
Sono medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari. Persone che, come tutti noi, stanno vivendo un’emergenza senza precedenti. Con la sola differenza che a noi viene chiesto di stare a casa (seppur gravati da mille preoccupazioni), a loro di andare in prima linea a combattere il nemico. E in prima linea lo sono da più di un mese, immersi in qualcosa che nessuno prevedeva di tali dimensioni. A contatto ogni giorno con la paura dei malati e con la morte. In continua battaglia contro il tempo, con la necessità di mantenere la lucidità mentale, sebbene la fatica fisica si faccia sentire e la preoccupazione di essere un veicolo di contagio per la propria famiglia sia sempre presente. “Lei ha paura? – chiedeva giorni fa un giornalista al dottor Massimo Zamperini, direttore della Terapia Intensiva. “Non ho paura per me. Ho paura per la mia famiglia. Ho tre bambini di 11, 9 e 7 anni. Vivo ormai da settimane in isolamento nella mia casa e quando li vedo sto a distanza di sicurezza… Ma quanta fatica non poterli abbracciare!”.
Per essere vicino gli operatori del “Sacro Cuore Don Calabria”, il Servizio di Psicologia Clinica, di cui è responsabile il dottor Giuseppe Deledda, ha attivato uno sportello di supporto psicologico rivolto a tutti i dipendenti impegnati nella cura dei pazienti. L’équipe è disponibile allo 045.6013048 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15. In alternativa è stata data la possibilità anche di scrivere all’indirizzo psiocologia@sacrocuore.it.
Dottor Deledda, come sta proseguendo questa iniziativa?
“Nei giorni successivi alla comunicazione abbiamo avuto molte richieste di colloqui, poi la cosa è andata scemando”
Perché secondo lei?
Spesso coloro che svolgono professioni di aiuto, come i sanitari, fanno più fatica a chiedere aiuto per loro stessi. In un’emergenza come questa, a ciò si unisce anche la sensazione di sprecare il proprio tempo e le proprie energie inutilmente. E quindi spesso si dà priorità al recupero fisico, a discapito di quello mentale. Invece l’attenzione all’equilibrio psico-fisico è fondamentale in momenti a protratto ed elevato impatto emotivo. Col passare del tempo si può essere investiti da a crisi legate ad un effetto paragonabile a quello che un peso può avere su un materiale, in genere su un metallo. Dopo aver opposto per un certo tempo la propria resistenza allo stress, può piegarsi all’improvviso.
E’ possibile fare fronte a questo stress?
L’essere umano può trovare strategie per gestire il peso che sta affrontando, a volte individuando i fattori di rischio, altre volte alleggerendo il peso, elaborandone e trasformandone i contenuti. Lo psicologo può dare il proprio contributo promuovendo uno spazio di mentalizzazione che possa rafforzare la persona (ad un livello più profondo, l’Io), permettendole di recuperare le risorse e le energie, sempre presenti in ognuno di noi, per poter affrontare situazioni di forte crisi, come quella che stiamo attualmente vivendo. Quindi è molto importante far comprendere che il tempo speso oggi per fermarsi pochi minuti individualmente o in piccoli gruppi, è un investimento per il dopo emergenza. Il “dopo” può far emergere problematiche anche importanti legate al post traumatico da stress, una patologia molto pesante e che, se sviluppata, ha ripercussioni in molte sfere della vita, a partire da quella personale.
Questo vale anche per i pazienti?
Sicuramente. La nostra attenzione è costantemente rivolta a loro anche attraverso l’ausilio della tecnologia, che fortunatamente oggi ci viene in aiuto per abbattere le barriere e per cercare di diminuire l’isolamento imposto a tutela della salute collettiva.
Molti pazienti in queste settimane hanno richiesto un supporto psicologico per poter affrontare situazioni emotivamente impegnative, tra le quali, ad esempio, una diagnosi oncologica recente. Ma ci sono anche coloro che stanno effettuando trattamenti medici complessi. Sono realtà che possono sfociare in problematiche di tipo psicologico (ansia, depressione…) accentuate dall’isolamento indotto dalle attenzioni dei propri familiari. L’essere umano ha fortemente bisogno della relazione con l’altro, da cui ne trae amore, crescita, giovamento e benessere: quando ci sentiamo tristi, insicuri, in ansia, sperduti, possiamo trovare ristoro nella vicinanza e nell’affetto delle persone che ci stanno vicino.
Il Covid suscita timore in ciascuno di noi per il rischio di contagio. Nelle persone che sono state contagiate questo timore si moltiplica per la paura di sviluppare le complicanze. Come si affronta la paura?
E’ fondamentale favorire una corretta comunicazione su come gestire la paura, senza che questa conduca ad azioni indiscriminate o lesive. La paura coinvolge tutti. E’ un’emozione utile per riconoscere che c’è realmente un pericolo. Non è opportuno minimizzare la paura perché questo porterebbe ad una sottovalutazione del rischio con ricadute molto dannose sul singolo e sulla collettività. Ma è bene riconoscerla per darle il giusto peso e per muoversi con azioni coerenti con i nostri valori più importanti, tra i quali in primis la vita e le nostre relazioni più care.
elena.zuppini@sacrocuore.it
Un aiuto per gestire la paura può arrivare dal “Vademecum psicologico Coronavirus”, l’agile opuscolo che troverete allegato a questo articolo. E’ stato redatto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Psicologi “perché le paure non diventino panico e come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti ed emozioni forzate”
Il messaggio del Casante per la Pasqua: "Prego per voi ogni giorno"

Padre Miguel Tofful, Superiore Generale dell’Opera Don Calabria, rivolge un intenso video-messaggio a tutti gli operatori e agli ammalati della Cittadella della Carità in preparazione alla Settimana Santa e alla Pasqua.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i suoi amici”.
E’ questa la frase del Vangelo di Giovanni dalla quale il Casante dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, costruisce la sua riflessione pasquale rivolta a tutte le persone della Cittadella della Carità: operatori, religiosi, religiose, ammalati e familiari (vedi video qui sotto).
Non sarà una Settimana Santa normale quella che inizia domani. Non si potrà partecipare alle celebrazioni, non ci sarà nemmeno il consueto incontro di preparazione alla Pasqua che ogni anno coinvolgeva tutto il personale dell’ospedale. Ma il Casante con questo video-messaggio ha voluto essere vicino ad ognuno, portando la parola di san Giovanni Calabria al fianco dei sofferenti e di chi si sta prodigando per loro. E soprattutto portando un grande grazie a nome di tutta la Famiglia Calabriana.
L'ORL a servizio dei pazienti con un numero telefonico dedicato

Per continuare ad essere vicini ai pazienti e a tutti coloro che necessitano di informazioni o di consigli anche in questo momento di emergenza sanitaria, l’Otorinolaringoiatria ha attivato un servizio di telemedicina, con un numero telefonico dedicato
In ottemperanza alle disposizioni della Regione Veneto sull’emergenza CoViD-19, anche l’Otorinolaringoiatria ha ridotto sia l’attività medica che chirurgica, ad eccezione delle urgenze e degli interventi oncologici.
“Il distanziamento sociale, doveroso vista la situazione, può comportare nelle persone con patologie pregresse o insorgenti dei timori, accentuati dal fatto di non potersi recare in ospedale per una visita in quanto non urgente – spiega il direttore dell’ORL, il dottor Sergio Albanese -. Abbiamo così pensato di attivare un servizio di telemedicina. Crediamo che sia utile per i nostri pazienti che necessitano di consulenze riguardo, per esempio, alle terapie. Ma anche per tutti coloro che vogliono informazioni o chiedono dei consigli”.
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, la coordinatrice del reparto Marina Venzetta risponderà al numero telefonico 045.6013765. In caso di quesiti più complessi saranno interpellati anche i medici.
Il servizio sarà attivo già da lunedì 6 aprile e sarà operativo fino alla conclusione dell’emergenza
Grazie a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questa lotta!

Commuove la gara di solidarietà, attraverso varie forme, che molti cittadini veronesi hanno dato vita a favore dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, in prima linea fin dall’inizio dell’epidemia CoViD-1. Ecco il nostro grazie che si rinnoverà ogni giorno.
Grazie. Mille volte grazie a tutti coloro che in questi giorni di apprensione, fatica e tanta abnegazione hanno voluto essere accanto all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria nella lotta contro l’epidemia da nuovo Coronavirus. Grazie a chi lo ha fatto con le parole di conforto e incitamento scritte anche sulla nostra pagina Facebook, a coloro che ci hanno dedicato una preghiera e a chi ha voluto darci il proprio sostegno attraverso una donazione o mettendo a disposizione gratuitamente delle abitazioni per i nostri operatori.
Il nostro grazie vi giunga con questa foto: sono alcuni medici, infermieri e tecnici del Pronto Soccorso, della Terapia Intensiva e delle Malattie Infettive e Tropicali. Dietro di loro, anche se non compaiono, tutti i collaboratori del “Sacro Cuore”, nessuno escluso, impegnati oggi più che mai a realizzare, nei limiti dell’umano, l’eredità lasciata dal nostro fondatore, San Giovanni Calabria: “Il malato dopo Dio è il nostro unico padrone”.
Questo breve scritto sarà aggiornato ogni giorno con i nomi e il numero dei donatori. Un modo per rinnovarvi ogni giorno il nostro grazie. Le donazioni sono e saranno impiegate per l’acquisto di presidi sanitari e in particolare di respiratori per l’allestimento di nuove postazioni di terapia intensiva.
Rana SpA
Fondazione Comunità Veronese Onlus
Cattolica Assicurazioni SpA
Armando de Angelis Srl
Contri Spumante
Don Gianfranco Ambrosini
Raccolta fondi Martina Rodini
Nicola Bolla
Andrea Bolla
Stefano Bolla
Free Style System SrL
Cantina Valpolicella Negrar
P.P.T Srl
Fondazione Italiana per il Dono Onlus
Fiorenza Quintarelli e Giampaolo Grigoli
Enobis Srl
Rortos SpA
Linda Pagnotta
Anna Galtarossa
Winwinit Italia SrL
Aquardens spa
Dario Finardi
Dott. Zanolli Srl
Fosso Corno Società Agricola Semplice
Elena Tessari
Graphicom Srl
La Perla
Stefano Pellini
ADS Company Rally Team Lady Rally Verona
Sogefin Srl
Paolo Tosi e Beatrice Magalini
Rally Club Valpantena
Associazione Pro Loco Breonio
Kodess Srl
Marcello Consolini da Fantatorri
Riam Ascensori
Giancarlo Giani e M. Luigia Suaro
Palmino Faltracco e Maria Fattor
ADS Polisportiva Negrar
C.M. SrL
Farmacia Settimo Miglio
Comitato Magnalonga Settembrin
Solaria Srl
Myosotis Srl
Istituto Istruzione Superiore L. Calabrese P. Levi classe V AF
Baf
Immobiliare ai Gavi Sas
Associazione Fiamane
Andrea Rigoni
Altri 152 cittadini che hanno donato attraverso DONA ORA (clicca qui)
Si ringraziano anche
Aukey
Pedrollo Spa
Eni Foundation
Nestlé
Vascon Group
Telecom
Information Consulting
Pixartprinting spa
Airone srl
Coloplast spa
Cantina Bolla
Cristian Cieno
Hyla Italia
Dab Pumbs
Paluani
Latte Verona
Cristian Cieno
Supermercati Rossetto
Hellas Verona
Furlani Maria
B&B Agorà
Roberto Montolli
Panificio al Laghetto di Cacciatori Milena a Montorio (VR)
Altromercato Impresa sociale – Soc. Coop.
Linea Zero
Mr. Wonderful
Io creo -Sezione di Verona
I Rotary della Provincia di Verona
Il Sacro Cuore in prima linea contro il coronavirus insieme a tanti ospedali accreditati

L’AD Mario Piccinini sul giornale “L’Arena” annuncia l’arrivo di cinque nuovi ventilatori per la Terapia Intensiva dalla Germania e difende l’impegno dei presidi ospedalieri accreditati contro il Covid-19: “Stiamo lavorando fianco a fianco con la sanità pubblica per uno stesso obiettivo, cioè dare il massimo per i pazienti”.
Riportiamo l’articolo di oggi del giornale “L’Arena” in cui l’AD del Sacro Cuore, Mario Piccinini, parla del nuovo ampliamento nella disponibilità di posti in Terapia Intensiva, sottolineando il grande impegno dell’ospedale e delle altre strutture accreditate al fianco della sanità pubblica.
Pazienti oncologici: non annullate la radioterapia

Per il timore di venire in ospedale a causa dell’epidemia da Coronavirus, molti pazienti disdicono le visite e i trattamenti di radioterapia. Il prof. Alongi: “Non decidete da soli, consultateci. Le tempistiche in oncologia sono fondamentali”
“Capiamo il vostro timore, perché l’epidemia ci fa sentire tutti più vulnerabili, ma prima di disdire il vostro appuntamento, consultateci sempre. Ripeto sempre. Valuteremo insieme quando confermare, se indispensabile, o rimandare, se differibile, l’eventuale visita clinica e /o il possibile trattamento di radioterapia”.
I destinatari dell’appello del professor Filippo Alongi sono i pazienti del Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, che lui dirige. “E’ in atto un vero dramma etico anche da parte nostra” prosegue il professore associato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. “In questa situazione critica in cui ovviamente ‘distanziamento sociale e isolamento’ sono cruciali per ridurre la diffusione dell’infezione COVID-19 – continua – i pazienti oncologici si trovano spesso soli e confusi a casa e talora, di loro iniziativa, decidono di cancellare la visita e/o rimandare il trattamento radioterapico”.
Rispettare i tempi del trattamento è fondamentale
Il radioterapista oncologo ricorda che “la radioterapia è indicata in almeno i due terzi dei pazienti affetti da tumore e rimane indifferibile in circa il 30 per cento di questi casi. Significa cioè che un paziente su 3 non può rimandare il trattamento, perché indispensabile per curare la malattia oncologica”.
Anche per la radioterapia adiuvante e palliativa
Questo vale anche per la radioterapia adiuvante, cioè indicata dopo l’intervento chirurgico, in presenza di fattori di rischio di recidiva. “Tale trattamento per essere efficace – sottolinea Alongi – deve essere effettuato entro alcuni mesi dall’intervento, altrimenti viene vanificato il suo ruolo di minimizzazione della possibilità di ripresa locale di malattia. In altri casi – spiega ancora – la radioterapia rimane indispensabile per migliorare la qualità di vita, per ridurre il dolore non responsivo ai farmaci o per evitare che la progressione di malattia tumorale possa portare localmente a conseguenze immediatamente invalidanti nei pazienti”.
Trattamenti in totale sicurezza
Per questo è importante che i pazienti non decidano da soli come proseguire le cure. “Noi radioterapisti oncologi siamo a disposizione, anche a distanza, per consulti e per una pre-valutazione della documentazione del caso o per sentire direttamente ogni singolo paziente – rassicura Alongi -. Inoltre per tutte le persone già in corso di trattamento radiante, garantiamo la conclusione del ciclo delle sedute in massima sicurezza. Nel Dipartimento è attivo, come il resto dell’Ospedale, il triage in entrata (misurazione della rialzo della temperatura, valutazione dei sintomi da approfondire come tosse, anamnesi sui recenti contatti con pazienti COVID-19) per l’eventuale isolamento casi sospetti. Inoltre il personale è dotato di dispositivi di protezione individuale che vengono forniti ai pazienti se sprovvisti e viene chiesto di lavare le mani con la soluzione idroalcolica. Abbiamo anche promosso l’utilizzo di trattamenti più brevi, ossia ipofrazionati, per ridurre gli spostamenti del paziente, vista la richiesta di mobilità ridotta in questo periodo pandemico. Infine per evitare assembramenti nelle sale di attesa abbiamo dilatato gli orari tra un paziente e il successivo”
Non decidete da soli: i radioterapisti oncologi sono a vostra disposizione
Il messaggio quindi è uno solo: “Consultate i medici della Radioterapia Oncologica sempre: valuteranno, anche in base a linee guida nazionali e internazionali emanate in occasione di questa emergenza, ogni singolo caso”.
Per contattare il Dipartimento: 045.6014800 oppure servizio.radioterapia@sacrocuore.it; segreteria.radioterapia@sacrocuore.
Coronavirus: aumentano ancora i posti letto per pazienti CoViD

L’andamento dell’epidemia da nuovo Coronavirus costringe il “Sacro Cuore Don Calabria” ad incrementare i posti letto per i pazienti CoViD che toccano attualmente quota 83. Uno sforzo reso possibile anche grazie ai nostri donatori.
Salgono a 83 i posti letto CoViD messi a disposizione dall’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Rispetto al piano ospedaliero straordinario disposto dalla Regione Veneto il 15 marzo, il numero viene ulteriormente incrementato per rispondere al crescente afflusso di pazienti bisognosi di ricovero ospedaliero.
In accordo con la Regione Veneto e con l’UlSS 9, I posti letto di Malattie Infettive salgono quindi da 29 a 62 (nel periodo precedente alla pandemia erano 14), quelli di terapia intensiva passano da 5 a 9, mentre i sub intensivi diventano 12, con un aumento di due posti letto.
“Il nuovo piano è stato possibile con un’ulteriore riorganizzazione dei reparti, in particolare di Medicina. Geriatria e Medicina Fisica e Riabilitativa – afferma l’amministratore delegato, Mario Piccinini -. Il “Sacro Cuore Don Calabria” non è un ospedale CoViD e come tale oltre alla cura di questi pazienti continua l’attività ordinaria, che riguarda le emergenze – mediche, chirurgiche e materno-infantili – relative ad altre patologie. Questa epidemia – per la quale siamo in prima linea fin dall’inizio – comporta per l’ospedale uno sforzo umano, tecnologico e organizzativo senza precedenti. In linea con ciò che sta accadendo in tutta la sanità veneta” .
Uno sforzo reso possibile anche grazie a tutti coloro che stanno sostenendo il “Sacro Cuore Don Calabria” con le loro donazioni. La commovente gara di solidarietà ha permesso l’allargamento dei posti letto di terapia intensiva il cui costo è di circa 60mila euro ciascuno, in quanto comprendono oltre ai ventilatori meccanici anche tutta la tecnologia per il monitoraggio continuo del paziente. Non è escluso che nei prossimi giorni il numero dei posti letto possano aumentare ulteriormente, in base all’andamento dell’epidemia. Quindi grazie ancora mille volte grazie a coloro che hanno contribuito questa lotta e a tutti coloro che lo vorranno fare.
PER DONARE:
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“Coronavirus: sosteniamo il reparto di terapia intensiva in questa lotta”, racconta fondi promossa dalla blogger e youtuber veronese Martina Rodini attraverso la piattaforma “GoFoundMe”: https://www.gofundme.com/f/ospedale-sacro-cuore-don-calabria-di-negrar-verona