Don Giovanni Calabria veniva proclamato santo il 18 aprile 1999, esattamente 25 anni fa. Durante la celebrazione in Piazza San Pietro, davanti a migliaia di persone, papa Giovanni Paolo II definì il fondatore dell’Opera “un vangelo vivente traboccante di carità”. Ecco il ricordo di quelle giornate e un video con alcune testimonianze di chi era presente.

Il 18 aprile 1999, esattamente 25 anni fa, don Giovanni Calabria veniva proclamato santo da papa Giovanni Paolo II durante una solenne celebrazione in Piazza San Pietro. Lo stesso papa che 11 anni prima, il 17 aprile 1988, lo aveva beatificato durante la storica visita alla diocesi di Verona con una memorabile tappa alla Cittadella della Carità di Negrar.

Quel giorno di 25 anni fa a Roma c’era una nutritissima rappresentanza della Famiglia Calabriana, e chi non era presente seguiva la celebrazione attraverso la tv e la radio. C’erano anche il vescovo mons. Flavio Roberto Carraro e l’allora sindaco di Verona Michela Sironi, oltre a tantissime persone che don Calabria lo avevano conosciuto. C’erano religiosi e religiose provenienti dall’Italia e dalle terre di missione. C’era naturalmente la signora Rita Faccioli, protagonista del miracolo che aveva portato alla canonizzazione, arrivata dall’Argentina. E poi Ex allievi, Volontari, Fratelli e Sorelle Esterni, giovani, collaboratori. Fu una grande festa, che al ricordo ancora commuove molti dei presenti (sulla rivista L’Amico di quel tempo è presente un’ampia cronaca: vedi link).

In questo passaggio dell’omelia pronunciata quel giorno da papa Giovanni Paolo II ritroviamo il cuore del carisma e della santità di san Giovanni Calabria:

«Questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni» (At 2, 32). «Noi tutti ne siamo testimoni»: chi parla è Pietro, a nome degli Apostoli. Nella sua voce riconosciamo quelle di innumerevoli altri discepoli, che nel corso dei secoli hanno fatto della loro vita una testimonianza del Signore morto e risorto. A questo coro si uniscono i santi oggi canonizzati. Si unisce don Giovanni Calabria, testimone esemplare della Risurrezione. In lui risplendono fede ardente, carità genuina, spirito di sacrificio, amore alla povertà, zelo per le anime, fedeltà alla Chiesa.

Nell’anno del Padre, che ci introduce nel Grande Giubileo del Duemila, siamo invitati a dare massimo risalto alla virtù della carità. L’esistenza di Giovanni Calabria è stata tutta un vangelo vivente, traboccante di carità: carità verso Dio e carità verso i fratelli, specialmente verso i più poveri. Sorgente del suo amore per il prossimo erano la fiducia illimitata ed il filiale abbandono che nutriva per il Padre celeste. Ai suoi collaboratori amava ripetere le parole evangeliche: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6, 33).

 

Per commemorare il 25° della canonizzazione presso il santuario San Giovanni Calabria (a San Zeno in Monte) ci sarà stasera (17 aprile) una S. Messa alle 19 dedicata a “San Giovanni Calabria: uomo della carità”. Domani (18 aprile), inoltre, ci sarà l’Adorazione dalle 8 alle 18,30 e la S. Messa delle 19 dedicata a “Don Calabria: faro di santità”.