Sbalzi di pressione, inconvenienti dovuti all’aria condizionata, gastroenteriti, colpi di sole e di calore. L’estate con le belle giornate porta anche i suoi acciacchi. Dal Pronto Soccorso di Negrar alcune regole per prevenirli e contrastarli
Ogni stagione porta le sue malattie. Se d’inverno impazzano l’influenza, le infiammazioni e le infezioni delle vie respiratorie e i virus intestinali, d’estate a “primeggiare” nei Pronto Soccorso sono le conseguenze causate dalle alte temperature che, soprattutto se associate a tassi alti di umidità, provocano un aggravarsi di patologie già esistenti e malesseri anche in persone in buona salute. I soggetti più a rischio restano i bambini e gli anziani, i quali, rispettivamente per il basso peso e per l’attenuarsi dello stimolo della sete, vanno incontro più facilmente alla disidratazione.
Attenzione alla pressione
“Contrariamente a quanto si pensa – spiega il dottor Maurizio Pozzani, direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale “Sacro Cuore Don Calabria” – sono soggetti a episodi presincopali o sincopali non tanto le persone con la pressione arteriosa bassa, ma quelle ipertese in terapia, le quali con il caldo possono subire un brusco calo di pressione, sentendosi male, fino allo svenimento“. La regola aurea è sempre quella che impone al paziente un consulto con il medico prima di decidere su qualunque variazione della terapia. Anche quando si è in vacanza. “Al mare la pressione del sangue subisce sempre una certa diminuzione – prosegue il medico -. Sia perché la pressione barometrica è più alta, sia perché c’è un clima caldo e ventilato che favorisce la vaso-dilatazione. Soprattutto se si percepisce del malessere, è bene misurarla spesso, magari in farmacia, e poi, se risulta particolarmente bassa rispetto alla consuetudine, rivolgersi al medico”. Lo stesso se si sale in montagna oltre i 900 metri, dove invece la pressione tende ad aumentare, manifestandosi spesso con il sintomo del mal di testa. Anche qui il “fai da te” farmacologico è largamente sconsigliato.
Colpi di sole e di calore
Il sole è una fonte di benessere per il nostro organismo e per il nostro umore. Ma quando ci si espone direttamente ai raggi solari a lungo, senza protezione della pelle e del capo si può incorrere in un colpo di sole: la temperatura corporea può salire oltre i 38° e possono verificarsi delle scottature. Il colpo di calore invece si manifesta quando la temperatura esterna è alta e la persona non riesce a disperdere sufficientemente calore attraverso la sudorazione. I soggetti più a rischio sono i bambini e gli anziani. I sintomi del colpo di sole e di calore, che spesso sono associati, sono febbre alta, cefalea, nausea, irritabilità, confusione mentale, e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio. Quando accade è necessario abbassare immediatamente la temperatura della persona colpita portandola in un luogo fresco, avvolgerla in panni bagnati e rivolgersi a un medico.
Gli sbalzi di temperatura
Se il caldo provoca disagio, la via del benessere non è quella di ingerire cibi e bevande ghiacciate quando si è accaldati o rendere gli ambienti dei veri circoli polari abbassando eccessivamente l’aria condizionata. “I colpi di freddo causati dagli alimenti o dalla temperatura esterna – prosegue il dottor Pozzani – sono spesso causa di una forma diarroica improvvisa, che si risolve in poco tempo. Ma anche di congestione,cioè il blocco della digestione, che associa assieme mal di stomaco, sudori freddi, vomito, capogiri fino allo svenimento e nei casi più gravi all’arresto cardiaco. Ai primi sintomi è consigliabile ripristinare la temperatura dell’addome coprendosi e ingerendo dei liquidi caldi o a temperatura ambiente“. L’aria condizionata tenuta a basse temperature è anche causa di vertigini: infatti il passaggio dal luogo freddo a quello caldo può essere all’origine di un disequilibrio dell’orecchio interno che si manifesta con un senso di malessere e di capogiro. “Come in tutte le cose anche in questo caso la regola è quella del buon senso – sottolinea il direttore del Pronto Soccorso -. L’aria condizionata è una risorsa quando ci sono giornate torride, ma va tenuta a una temperatura di pochi gradi inferiore a quella esterna. Si hanno benefici immediati attivando anche il solo deumidificatore, cioè togliendo l’umidità presente nell’ambiente”.
Le gastroenteriti
Un capitolo a parte meritano le gastroenteriti, patologie a livello dello stomaco e dell’intestino, che causano nausea, vomito e diarrea. “D’estate la natura delle gastroenteriti può essere virale e batterica – afferma il dottor Pozzani – dovuta soprattutto all’assunzione di bevande e cibi non conservati adeguatamente. In particolare quando c’è caldo è consigliabile evitare, se non si è sicuri di come è avvenuta la conservazione, alimenti facilmente deteriorabili come per esempio creme, salse e latticini“. Di solito “la gastroenterite si risolve in pochi giorni: l’importante è contrastare la disidratazione assumendo liquidi e sali minerali per compensare quelli persi“.
Di diversa causa sono le cosiddette gastroenteriti del viaggiatore. Nella maggior parte dei casi il responsabile è l’Escherichia coli enterotossigeno, un patogeno presente nelle acque per uso domestico di zone prive di sistemi di depurazione: Africa, Asia, America Latina, Messico e Medio Oriente. Bere solo acqua e bevande confezionate in bottiglia, assumere esclusivamente alimenti cotti e frutta da sbucciare sono gli unici modi per evitare di rovinarsi la sognata vacanza esotica.
elena.zuppini@sacrocuore.it