Coinvolgerà 1.200 studenti veronesi lo studio sulla salute respiratoria promosso dal Servizio di Fisiopatologia respiratoria in collaborazione con il CNR di Pisa
Il Servizio di Fisiopatologia respiratoria dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, diretto dal dottor Carlo Pomari, in collaborazione con Massimo Guerriero, docente di Statistica applicata all’Università di Verona, è impegnato dal 2005 in iniziative scientifiche mirate a prevenire lo sviluppo delle malattie respiratorie croniche ostruttive nella popolazione generale. Patologie in fortissimo incremento con un conseguente elevato onore socio-sanitario ed economico. L’Oms ha stimato che nel 2020 le malattie respiratorie croniche ostruttive saranno la terza causa di morte.
Il progetto “Scopri il tuo respiro” in dieci anni ha coinvolto circa 25mila veronesi, ma iniziative analoghe sono state “esportate” anche nelle città di Modena, Reggio Emilia e Venezia, interessando complessivamente 8mila persone. I risultati dell’ultima ricerca effettuata nel capoluogo scaligero nel 2010-2011 sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Respiratory Medicine. I dati emersi hanno rilevato che un veronese su dieci soffre di malattie respiratorie croniche, in linea con le altre città europee.
Nelle prossime settimane il progetto “Scopri il tuo respiro” entrerà nelle classi quinte degli Istituti superiori di Verona e provincia. Per realizzare l’indagine sarà istituito un gruppo di lavoro di 12 persone, dirette dal dottor Pomari, che inviteranno gli studenti a compilare un questionario sul loro stato di salute e sul loro stile di vita e a sottoporsi a controllo spirometrico.
Quindi avranno la possibilità di avere il responso dell’esame parlando direttamente e in tempo reale con uno pneumologo.
I 1.200 ragazzi scelti con criterio casuale andranno a comporre un campione statisticamente rappresentativo degli studenti di Verona e provincia.
Lo studio sulla popolazione giovanile si rende necessario sulla base delle evidenze scientifiche che indicano nell’età adolescenziale il momento dell’insorgere asintomatico delle patologie respiratorie. L’obiettivo è quindi quello di studiare i campanelli di allarme in grado di predire patologie come l’asma o la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO). Ma anche di sensibilizzare i ragazzi circa i sintomi premonitori delle patologie respiratorie tramite la distribuzione di opuscoli informativi da portare in famiglia. Per un’ulteriore validazione scientifica, lo studio sarà sottoposto al vaglio del Comitato etico provinciale
L’indagine sarà condotta in collaborazione con il CNR di Pisa, il Comune di Verona, le Pneumologie ospedaliere e del territorio, l’Università scaligera, l’Ufficio scolastico provinciale, Agsm, VeronaFiere e Banca Popolare di Verona.
Grazie alla collaborazione con il CNR nelle scuole saranno collocate delle piccole centraline di rilevamento della qualità dell’aria, novità assoluta rispetto agli studi condotti precedentemente.