Sono 21 i medici “neoassunti” della Cittadella della Carità che hanno partecipato a un incontro formativo dedicato loro lo scorso sabato 18 ottobre a San Zeno in Monte, nella splendida cornice della Casa Madre dell’Istituto Don Calabria.

In un clima cordiale e informale, i partecipanti durante la mattinata hanno potuto conoscere meglio la figura di san Giovanni Calabria e le radici dell’ospedale dove ora svolgono la loro professione. Dopo le presentazioni e il saluto del presidente della Cittadella, fratel Gedovar Nazzari, è stato don Giacomo Cordioli, rettore del Santuario dedicato a don Calabria, a fare gli onori di casa raccontando la storia della Casa Madre e incuriosendo i presenti con tanti aneddoti sulla vita del fondatore.

A seguire don Miguel Tofful, vicepresidente dell’ospedale, ha parlato dell’impegno di don Calabria a favore degli ammalati e del grande rispetto che egli aveva per la figura del medico, al punto da dire che “Cristo ha nel medico la mano potente che protrae la vita, il dito divino che ridona la salute” (Messaggio di don Calabria ai medici, 1949). Il direttore sanitario, dottor Fabrizio Nicolis, ha ripercorso l’evoluzione dell’ospedale dalla nascita del ricovero nel 1922 fino ai più recenti sviluppi, offrendo un quadro molto preciso di come si presenta oggi la Cittadella della Carità.

Infine il dottor Claudio Bianconi, responsabile dei progetti sanitari internazionali dell’Opera Don Calabria, ha presentato la rete degli ospedali calabriani nel mondo, che oltre a Negrar comprendono Marituba, Luanda e Manila.

La giornata si è conclusa con la foto di rito dalla magnifica terrazza di San Zeno in Monte e con il pranzo. Un secondo gruppo di medici assunti di recente alla Cittadella della Carità farà l’incontro con le stesse modalità il prossimo 15 novembre.