Domani 5 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’Igiene delle mani. Una pratica tanto semplice e banale quanto fondamentale soprattutto in strutture ospedaliere e assistenziali. Si stima che se l’igiene delle mani venisse praticata ogni volta che è necessario e nel modo corretto si arriverebbe alla riduzione del 40% delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali.

Quest’anno più che mai la Giornata Mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra il 5 maggio, ha un significato profondo: l’igiene delle mani costituisce il primo presidio di difesa dalle infezioni e dalla loro diffusione, come ben sappiamo in quest’epoca di lotta contro la pandemia da SARS-CoV-2.

La campagna globale lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2009 ha lo scopo di promuovere la pratica del corretto lavaggio delle mani nel contesto sanitario e non solo. L’obiettivo più alto è trasformare questa pratica in consuetudine, coinvolgendo insieme ai sanitari anche i cittadini comuni.

Per contribuire alla diffusione di questa “buona pratica” domani gli operatori sanitari dell’IRCCS OspedaleSacro Cuore Don Calabria indosseranno una maglietta con il logo della giornata e la scritta: “I secondi salvano vite: lavati le mani!”

L’igiene delle mani riduce il tasso di infezioni ospedaliere

Se l’igiene delle mani venisse praticata ogni volta che è necessario e in modo corretto porterebbe alla riduzione del 40% delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali ovvero di quelle infezioni che possono essere acquisite per il solo fatto di trovarsi ricoverati in un ospedale.

Ma non è possibile ridurre il rischio a zero

Per quanto le cure ospedaliere siano migliorate nel corso degli anni, non è possibile eliminare del tutto il rischio di acquisizione di una infezione per effetto delle pratiche assistenziali stesse. Ad esempio l’utilizzo di tecnologie sempre più raffinate per sostituire una parte di un organo non ben funzionante, come una valvola cardiaca o un articolazione, oppure l’uso di cateteri che permettono l’infusione di farmaci a livello del circolo sanguigno centrale sono atti medici non privi di rischi perché comportano l’introduzione di un corpo estraneo all’interno dell’organismo. Corpo estraneo che se da un lato offre i recupero della funzione persa, dall’altro è sede di ingresso di germi.

Una buona pratica in ospedale ci protegge anche all’esterno

Il miglioramento dell’igiene della mani può avere un impatto nella diffusione di germi (batteri, virus…) anche al di fuori delle strutture sanitarie. Infatti negli ospedali non sono presenti solo sanitari ma altre figure che accompagnano, visitano, assistono il malato, prestano opera di manutenzione, di pulizia…

Il lavaggio delle mani primo baluardo contro il SARS-CoV-2.

Tornando al momento che stiamo vivendo, si ricorda che tra le dieci azioni suggerite dal Ministero della Salute per contrastare la diffusione del SARS-CoV-2, causa di COVID-19, la prima è il lavaggio delle mani.

Quando i sanitari devono lavarsi le mani

Ma dunque quali sono i momenti nei quali è fondamentale per i sanitari lavarsi le mani?

  • Prima di toccare il paziente
  • Prima di procedure pulite o asettiche sul malato
  • Dopo aver toccato fluidi corporei
  • Dopo aver toccato il paziente
  • Dopo aver toccato ciò che circonda il paziente.
E quando tutti dovrebbero lavarsi le mani…

Sanitari e non, invece, dovrebbero lavarsi o igienizzarsi le mani soprattutto dopo aver tossito o starnutito (e in epoca COVID anche dopo aver toccato la mascherina!); prima e durante la preparazione del cibo; prima di mangiare; dopo essere andati in bagno; dopo aver toccato animali o loro deiezioni; prima e dopo aver frequentato dei luoghi pubblici o aver utilizzato dei mezzi di trasporto specie se pubblici.

Come si lavano le mani

Dove possibile con acqua e sapone strofinandole per almeno un minuto oppure igienizzandole con un gel a base alcoolica per almeno 20 secondi. Si fa notare che laddove le mani siano visibilmente sporche, la tecnica da preferire è quella del lavaggio con acqua e sapone, che rimuove lo sporco più grossolano. L’igienizzazione con gel permette invece un ricorso più frequente alla pulizia delle mani anche in ambienti dove non siano disponibili acqua e sapone.

La dimostrazione in questi video
Lavaggio delle mani con acqua e sapone 
Igiene delle mani con il gel idroalcolico

Per saperne di più

Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/infezioni-correlate/giornata-mondiale-igiene-delle-mani-2021

Organizzazione Mondiale della Sanità https://www.who.int/campaigns/world-hand-hygiene-day/2021

Campagna Globale per l’Igiene delle mani https://5may.cleanhandssavelives.org/

Locandina dei cinque momenti del lavaggio mani per gli operatori sanitari http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_195_allegato.pdf

 Ha collaborato il dottor Andrea Angheben
responsabile del reparto del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali