Per il timore di venire in ospedale a causa dell’epidemia da Coronavirus, molti pazienti disdicono le visite e i trattamenti di radioterapia. Il prof. Alongi: “Non decidete da soli, consultateci. Le tempistiche in oncologia sono fondamentali”

“Capiamo il vostro timore, perché l’epidemia ci fa sentire tutti più vulnerabili, ma prima di disdire il vostro appuntamento, consultateci sempre. Ripeto sempre. Valuteremo insieme quando confermare, se indispensabile, o rimandare, se differibile, l’eventuale visita clinica e /o il possibile trattamento di radioterapia”.

I destinatari dell’appello del professor Filippo Alongi sono i pazienti del Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, che lui dirige. “E’ in atto un vero dramma etico anche da parte nostra” prosegue il professore associato alla Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. “In questa situazione critica in cui ovviamente ‘distanziamento sociale e isolamento’ sono cruciali per ridurre la diffusione dell’infezione COVID-19 – continua – i pazienti oncologici si trovano spesso soli e confusi a casa e talora, di loro iniziativa, decidono di cancellare la visita e/o rimandare il trattamento radioterapico”.

Rispettare i tempi del trattamento è fondamentale

Il radioterapista oncologo ricorda che “la radioterapia è indicata in almeno i due terzi dei pazienti affetti da tumore e rimane indifferibile in circa il 30 per cento di questi casi. Significa cioè che un paziente su 3 non può rimandare il trattamento, perché indispensabile per curare la malattia oncologica”.

Anche per la radioterapia adiuvante e palliativa

Questo vale anche per la radioterapia adiuvante, cioè indicata dopo l’intervento chirurgico, in presenza di fattori di rischio di recidiva. “Tale trattamento per essere efficace – sottolinea Alongi – deve essere effettuato entro alcuni mesi dall’intervento, altrimenti viene vanificato il suo ruolo di minimizzazione della possibilità di ripresa locale di malattia. In altri casi – spiega ancora – la radioterapia rimane indispensabile per migliorare la qualità di vita, per ridurre il dolore non responsivo ai farmaci o per evitare che la progressione di malattia tumorale possa portare localmente a conseguenze immediatamente invalidanti nei pazienti”.

Trattamenti in totale sicurezza

Per questo è importante che i pazienti non decidano da soli come proseguire le cure. “Noi radioterapisti oncologi siamo a disposizione, anche a distanza, per consulti e per una pre-valutazione della documentazione del caso o per sentire direttamente ogni singolo paziente – rassicura Alongi -. Inoltre per tutte le persone già in corso di trattamento radiante, garantiamo la conclusione del ciclo delle sedute in massima sicurezza. Nel Dipartimento è attivo, come il resto dell’Ospedale, il triage in entrata (misurazione della rialzo della temperatura, valutazione dei sintomi da approfondire come tosse, anamnesi sui recenti contatti con pazienti COVID-19) per l’eventuale isolamento casi sospetti. Inoltre il personale è dotato di dispositivi di protezione individuale che vengono forniti ai pazienti se sprovvisti e viene chiesto di lavare le mani con la soluzione idroalcolica. Abbiamo anche promosso l’utilizzo di trattamenti più brevi, ossia ipofrazionati, per ridurre gli spostamenti del paziente, vista la richiesta di mobilità ridotta in questo periodo pandemico. Infine per evitare assembramenti nelle sale di attesa abbiamo dilatato gli orari tra un paziente e il successivo”

Non decidete da soli: i radioterapisti oncologi sono a vostra disposizione

Il messaggio quindi è uno solo: “Consultate i medici della Radioterapia Oncologica sempre: valuteranno, anche in base a linee guida nazionali e internazionali emanate in occasione di questa emergenza, ogni singolo caso”.
Per contattare il Dipartimento: 045.6014800 oppure servizio.radioterapia@sacrocuore.it; segreteria.radioterapia@sacrocuore.