
“Non fare tardi” è il titolo della campagna di screening dermatologico dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria che prenderà il via il prossimo mese di ottobre, ma a cui è si può aderire già da oggi, 15 settembre. L’iniziativa, senza scopo di lucro, è resa possibile grazie al sostegno della famiglia di Pietro Lazzarini ed è rivolta a uomini e donne dai 18 ai 55 anni con fattori di rischio. Ecco perché e come aderire
“Non fare tardi” è il titolo della campagna di screening dermatologico dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria che prenderà il via il prossimo mese di ottobre, ma a cui è si può aderire già da oggi, 15 settembre. L’iniziativa, senza scopo di lucro, è resa possibile grazie al sostegno della famiglia di Pietro Lazzarini ed è rivolta a uomini e donne dai 18 ai 55 anni con fattori di rischio.
Le visite dermatologiche si terranno al Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121 – sede di Verona dell’Ospedale di Negrar – e saranno effettuate dalla dottoressa Federica Tomelleri, responsabile del Servizio di Dermatologia, e dalle colleghe dottoresse Federica Arginelli, Ilaria Coati, Silvia Medri e Silvia Pugliarello.
Per aderire alla campagna è sufficiente cliccare QUI e compilare il modulo di candidatura. La disponibilità è soggetta ad esaurimento.

“La prevenzione è la prima arma che noi disponiamo per combattere le malattie – spiega la dottoressa Tomelleri – Più precoce è la diagnosi, maggiori sono le possibilità di guarigione. Anche nell’ambito delle patologie oncologiche delle pelle. Un nevo nuovo o già esistente che si trasforma nel colore e nella forma o una macchia che persiste meritano sempre una valutazione perché possono essere nulla, ma anche l’esordio del tumore più temibile della pelle, cioè il melanoma. Ricordiamo che se questo tumore viene diagnosticato precocemente ha una percentuale di guarigione di oltre il 90%.”.
Il melanoma è attualmente in Italia il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni di età. In 20 anni i casi sono passati da 6mila nel 2004 a 15mila degli ultimi anni, con una crescita del 250% (dati Fondazione Melanoma).
“Le cause sono molteplici, ma prevale, soprattutto fra le fasce di età più giovani, la scarsa attenzione alla prevenzione (visite dermatologiche periodiche) e la poca adesione alle semplici regole per proteggere la pelle dai raggi UV: l’impiego di creme solari e di evitare di esporsi nelle ore di maggiore irraggiamento solare”, sottolinea la dottoressa Tomelleri.
Le persone più a rischio di contrarre il melanoma sono quelle con pelle, occhi e capelli chiari (fototipi I e II) perché più esposte a scottature solari; coloro che hanno familiari di primo grado a cui è stata diagnosticato un melanoma o altri tumori; soggetti con una storia di frequente di esposizione solare o uso di lettini abbronzanti.