Lunedì 17 novembre al Centro Diagnostico Terapeutico (via San Marco 121 a Verona), Il dottor Paolo Tamellini, responsabile della Chirurgia Flebologia dell’IRCCS di Negrar e coordinatore regionale della SIF-Società Italiana di Flebologia, sarà a disposizione della cittadinanza dalle 8 alle 13 per visite specialistiche ad accesso libero. L’inziativa rientra nella campagna di prevenzione delle  AOCP, le arteriopatie ostruttive croniche degli arti inferiori promossa per il mese di novembre dalla Consulta delle Società Scientifiche e delle Associazioni pazienti per le malattie vascolari. Posti limitati. E’ obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 045.6013257 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.

In occasione del mese di novembre dedicato alla prevenzione vascolare, la Consulta delle Società Scientifiche e delle Associazioni pazienti per le malattie vascolari promuove una campagna di prevenzione delle AOCP, le arteriopatie ostruttive croniche degli arti inferiori, patologie caratterizzate da un restringimento progressivo, fino all’ostruzione, delle arterie delle gambe, di solito per aterosclerosi. Malattie che, se trascurate, possono portare a conseguenze invalidanti.

Palo Tamellini, chirurgo vascolare IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
Dottor Paolo Tamellini

Anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria aderisce a questa campagna con un open day, rivolto a coloro che non hanno mai avuto una diagnosi di AOCP, ma presentano sintomi che potrebbero essere ricondotti a queste patologie. “La diagnosi precoce è fondamentale: correggendo i fattori di rischio o le patologie associate, si può rallentare il decorso della malattia”, afferma il dottor Paolo Tamellini, responsabile della Chirurgia Flebologia dell’IRCCS di Negrar e coordinatore regionale della SIF-Società Italiana di Flebologia.

L’iniziativa si terrà lunedì 17 novembre al Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121 a Verona. Il dottor Tamellini sarà a disposizione della cittadinanza dalle 8 alle 13 per visite specialistiche a libero accesso. Nel caso in cui il medico lo ritenesse necessario sarà effettuato anche l’esame diagnostico EcoColorDoppler. I posti sono limitati. E’ obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 045.6013257 dalle ore 8 alle ore 18.

Dottor Tamellini, cosa accade quando si verifica un ridotto apporto di sangue ai tessuti (ischemia) degli arti inferiori, come avviene nelle AOCP?Dipende dell’entità del restringimento e dalle sedi colpite: si va da quadri asintomatici (stadio I), a dolore durante lo sforzo (stadio II), a dolore a riposo (stadio III), sino alle lesioni trofiche, ossia necrosi dei tessuti con ulcera e gangrena (stadio IV). La malattia può esordire in modo acuto o, più spesso, in modo lento e progressivo arrivando a una condizione di ischemia cronica. Si tratta in ogni caso di una patologia evolutiva che tende a peggiorare
progressivamente, ma spesso con riacutizzazioni successive.

Sono malattie diffuse?
Sono malattie piuttosto diffuse, specie sopra i 60 anni: la prevalenza nella popolazione generale adulta è intorno al 3-10%, ma sale oltre il 20% negli over 70. Spesso sono sotto diagnosticate perché molti pazienti sono asintomatici nelle fasi iniziali.
Le arteriopatie ostruttiva degli arti inferiori vanno inquadrate nel grande capitolo delle patologie vascolari arteriose: trattandosi di una malattia generalizzata, sono di regola associate a patologie vascolari di altri distretti (cuore, reni, encefalo). Globalmente le patologie vascolari arteriose rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali.

Colpiscono più le donne o gli uomini?
Storicamente le AOCP sono più frequenti negli uomini, in quanto le donne sembrano meno soggette ad ammalarsi durante l’età fertile, verosimilmente per ragioni ormonali. Tuttavia con l’aumentare dell’età e la presenza di fattori di rischio, come diabete e fumo, anche le donne sono sempre più spesso coinvolte. Non è infrequente inoltre che nel sesso femminile, quando si manifesta la malattia, il decorso sia più sfavorevole.

Quali sono i fattori di rischio?
Il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta. Incidono nello sviluppo di questa patologia anche diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie (alterazione dei livelli di grasso nel sangue), l’età avanzata e la familiarità per malattie cardiovascolari.

Quali sono i sintomi che devono preoccupare?
La cosiddetta claudicatio intermittens, cioè un dolore crampiforme ai muscoli delle gambe dopo una camminata, che regredisce con il riposo. Nelle forme più avanzate il dolore può manifestarsi anche senza movimento. Inoltre attenzione alla cute pallida o cianotica, alla riduzione dei peli, a ulcere o ferite che non guariscono. Infine nei quadri di malattia avanzata si verifica la diminuzione o l’assenza dei polsi periferici (le pulsazioni delle arterie che si avvertono in determinati punti del corpo ndr).

Come vengono diagnosticate?
Molto spesso per diagnosticare le AOCP sono sufficienti l’anamnesi e l’esame obiettivo, cioè la palpazione dei polsi periferici, la valutazione cutanea e del trofismo muscolare. Quando è necessario si procede con l’EcoColorDoppler arterioso, un esame semplice e non invasivo. Per la valutazione prima dell’intervento viene eseguita un’Angio-TC o Angio-RM. E in casi selezionati un’arteriografia.

Quali sono le terapie?
Per gli stadi iniziali si può procedere con il controllo dei fattori di rischio tramite la prescrizione di antiaggreganti, statine e esercizio fisico strutturato. Nei casi più gravi o refrattari alle terapie conservative si procede chirurgicamente (attraverso accesso mini-invasivo endovascolare) con l’angioplastica (con o senza stent), con l’endoarteriectomia e il bypass arterioso.