Sabato 27 ottobre al Centro Polifunzionale Don Calabria si terrà l’incontro annuale dei malati reumatici, promosso dal Servizio di Reumatologia dell’IRCCS di Negrar e dall’Associazione Malati Reumatici
Si terrà sabato 27 ottobre al Centro polifunzionale Don Calabria (via San Marco 121, Verona), il consueto incontro con i malati reumatici, organizzato dal Servizio di Reumatologia dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria e dall’Associazione Malati Reumatici del Veneto (AMARV-Onlus) (in allegato il programma).
L’appuntamento autunnale anche quest’anno non avrà come tema centrale una determinata patologia, “ma verterà su argomenti di interesse comune a tutti i pazienti e ai loro familiari”, spiega il dottor Marchetta, responsabile del Servizio.Il pomeriggio, con inizio alle 15, sarà aperto con i saluti del presidente dell’IRCCS di Negrar, fratel Gedovar Nazzari, dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e del vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, che da anni convive con una patologia reumatica.
“Sei malati su dieci perdono il lavoro. Solo questo dato dovrebbe far riflettere: in Italia non si fa abbastanza per i pazienti reumatici”, afferma la presidente nazionale e veneta dell’AMAR, Silvia Tonolo, che con il suo intervento darà il via ai lavori. “Si liquidano le patologie reumatiche come le malattie degli anziani, ma a soffrirne nel Veneto è il 19% della popolazione. Molti sono giovani in piena età lavorativa, senza parlare dei bambini. Serve un’alleanza tra associazioni dei malati, medici e istituzioni per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica su cosa comporta vivere con una malattia reumatica”.
Sono circa 150 le malattie reumatiche. Colpiscono prevalentemente le articolazioni, le ossa e i tendini, ma possono coinvolgere altri tessuti e organi. Sono malattie croniche e altamente invalidanti, “che spesso vengono sottovalutate. Un malato reumatico raggiunge al massimo il 60% di invalidità, un punteggio che non gli permette di accedere a determinati aiuti e agevolazioni anche sul lavoro. Per questo chiediamo da tempo che nelle Commissioni di invalidità sia presente un reumatologo”, sottolinea Tonolo.
La sessione – moderata dalla dottoressa Teresa Zuppini, direttore della Farmacia ospedaliera del “Sacro Cuore Don Calabria” e dalla reumatologa dell’Ulss 9, Claudia Cimino – proseguirà con la relazione della dottoressa Giovanna Scroccaro, responsabile della Direzione farmaceutica della Regione, su “Farmaci biotecnologi: accesso e sostenibilità nella Regione Veneto”. Al centro del dibattito le molecole create dall’ingegneria genetica, che determinano per alcune patologie (l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante) una remissione prolungata nel tempo. Tuttavia l’alto costo di questi farmaci solleva un problema di sostenibilità per il Servizio Sanitario Nazionale e quindi di accessibilità alle cure per un numero limitato di pazienti. La dottoressa Giovanna Scroccaro farà il quadro della situazione in Veneto, anche alla luce dell’avvento dei biosimilari, farmaci sovrapponibili per efficacia e sicurezza agli originali biotecnologici, ma disponibili a un prezzo decisamente inferiore dopo la scadenza del brevetto del farmaco di riferimento.
Nella sessione successiva – moderata dalla professoressa Lisa Bambara, già ordinario di Reumatologia, e dalla dottoressa Sara Lombardi, reumatologa dell’ospedale di San Bonifacio – il professor Maurizio Rossini, ordinario di Reumatologia all’Università di Verona, parlerà della vitamina D, che ha un ruolo importante nella prevenzione delle patologie reumatiche, mentre la sua carenza ne può determinare lo sviluppo.
Altrettanto importante è la dieta, che influisce soprattutto sulle patologie di origine autoimmune, come sottolineerà la dottoressa Federica Scali, dietista dell’ospedale di Negrar. Ci sono infatti alimenti che aumentano l’infiammazione, altri che la riducono come gli antiossidanti, gli Omega 3 e 6, la vitamina E e C. Quindi spazio alla dieta mediterranea che compre molta acqua, carboidrati semplici e porzioni abbondanti di frutta e verdura. Poi il pesce e poca carne. Senza dimenticare l’attività fisica costante (bastano delle brevi passeggiate ogni giorno per mantenere in forma ossa e articolazioni). La fisiatra Elena Rossato, del Servizio di Riabilitazione e Medicina fisica del “Sacro Cuore Don Calabria”,parlerà dei benefici della terapia termale sia per le patologie che interessano anche la pelle (artrite psoriasica) sia per le articolazioni.