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Martedì 22 settembre il Centro di Medicina del sonno in collaborazione con “InFormaSonno” organizza un incontro aperto al pubblico sulla Sindrome delle gambe senza riposo

“Dottore, non riesco a dormire perché quando vado a letto le gambe mi fanno male, sento un forte fastidio e devo continuare a muoverle nella speranza di trovare sollievo”.

A descrivere così il loro “incubo” notturno sono in particolare le donne, dai 35 ai 50 anni, che il più delle volte aspettano molto tempo prima di rivolgersi a un medico, ignare di essere affette dalla Sindrome delle gambe senza riposo.

Si tratta di un vero e proprio disturbo del sonno che si stima colpisca in Italia circa 3 milioni di persone e sia, dopo l’insonnia, il maggior nemico del buon riposo. Tuttavia è ancora oggi largamente sottovalutato.

Per saperne di più martedì 22 settembre il “Sacro Cuore Don Calabria” ospiterà sul tema un incontro aperto al pubblico, organizzato dal Centro di Medicina del sonno dello stesso ospedale in collaborazione con l’associazione nazionale “InformaSonno” (www.informasonno.it).

L’iniziativa si terrà in contemporanea con la giornata di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione americana RSL (Restless Legs Syndrome) e avrà inizio alle 16 nella sala Azzurra, che si trova al secondo piano, lo stesso del reparto di Neurologia.

L’incontro prevede la distribuzione di materiale didattico e la somministrazione dei questionari ai partecipanti, i cui risultati saranno discussi con la proiezione video dei test. Medici del Centro di medicina del sonno procederanno poi alla presentazione della patologia e delle possibili terapie. Per partecipare non è necessaria la prenotazione.

“E’ una malattia che colpisce il più delle volte le donne, in particolare con l’avanzare dell’età e in gravidanza. Tuttavia è molto diffusa anche tra gli uomini, soprattutto anziani” spiega Gianluca Rossato, responsabile del Centro di Medicina del sonno e presidente di “InFormaSonno”.

I sintomi in genere sono formicolio agli arti inferiori, prurito, crampi, scosse e una minoranza di soggetti lamenta anche dolore. “Può essere associata al diabete mellito e all’anemia e può scatenarsi con l’assunzione di alcuni farmaci – prosegue Rossato -. È stato inoltre riscontrato che la sindrome spesso colpisce persone della stessa famiglia. Infatti i ricercatori stanno cercando di identificare il gene o i geni che possono essere responsabili de problema”.

Camminare, fare stretching, procedere con un bagno caldo o freddo, massaggiare l’arto interessato, applicare impacchi caldi o freddi, ricorrere a vibrazione, agopuntura e tecniche di rilassamento sono tutti accorgimenti che possono aiutare a ridurre o ad alleviare, temporaneamente, i sintomi.

“Se il dolore non dovesse attenuarsi – conclude Rossato – è bene rivolgersi al proprio medico o a un specialista di Medicina del sonno. Una volta diagnosticata la RLS si può procedere con un trattamento farmacologico che può consistere nell’assunzione di Dopamino-agonisti (Pramipexolo), Benzodiazepine e Ferro”.