Porte aperte all’Oncologia di Negrar: martedì 22 novembre i medici sono a disposizione per illustrare tutti i benefici della vaccinazione anti-Hpv, i virus responsabili dei tumori al collo dell’utero e non solo

E’ un vaccino estremamente sicuro e ha la proprietà di proteggere da alcune malattie oncologiche come i tumori al collo dell’utero, ma non solo. Infatti rappresenta una “barriera” anche contro il cancro alla vulva, alla vagina e ad altre parti del corpo come ano, pene e del distretto testa-colloTutte neoplasie che hanno la principale causa nei virus HPV (Papilloma virus umani, dall’inglese Human Papilloma Virus) verso i quali il vaccino è un’arma efficacedi prevenzione, così come nei confronti delle lesioni preneoplastiche di queste sedi e delle forme benigne come i condilomi acuminati dei genitali esterni.

Dal 2008 tutte le Regioni italiane hanno avviato i piani di vaccinazione contro l’infezione da HPV, eppure solo il 70% delle dodicenni in Italia viene vaccinato, un dato ancora lontano da quel 95% indicato dal Piano nazionale vaccinazioni.

Per sensibilizzare la popolazione verso questa forma di prevenzione primaria dei tumori, AIOM, l’Associazione che riunisce 3mila oncologi italiani, ha promosso l’iniziativa “Chiudi la porta. Salvati la vita” che prevede, oltre a un convegno in Senato il 23 novembre, l’apertura, in un giorno della prossima settimana, di 10 Oncologie italiane a tutti coloro che vorranno porre domande sul vaccino contro i virus HPV ad oncologi e altri specialisti, che saranno a disposizione.

All’iniziativa aderisce anche l’Oncologia Medica dell’ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar (Cancer Care Center), diretta dalla dottoressa Stefania Gori, presidente eletto dell’AIOM. Martedì 22 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 al quinto piano dell’ospedale Don Calabria saranno presenti oltre alla dottoressa Gori anche gli oncologi Alessandra Modena, Raffaella Casolino e Alessandro Inno. Insieme a loro anche il ginecologo Carlo Tricolore. Per chi non potesse recarsi personalmente è possibile telefonare negli stessi orari al numero 045.6014773.

L’infezione da HPV si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti con partner portatori. L’infezione è più frequente di quanto si pensi: si stima che il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita con il virus HPV, anche se poi la maggior parte delle infezioni è transitoria, perché il virus viene eliminato dal sistema immunitario.

Nel Veneto il vaccino anti-HPV viene somministrato gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi dodicenni. La gratuità è mantenuta (ma senza chiamata) fino al 18° anno di età. Per le donne e gli uomini dai 19 ai 26 anni è previsto un ticket agevolato. Il Veneto è una delle regioni italiane in cui è previsto il vaccino quadrivalente. Esso protegge dai due tipi di virus, 16 e 18, maggiormente responsabili delle forme neoplastiche e dai tipi 6 e 11, causa di condilomi.