Due giornate (il 28 e il 29 agosto) a cui parteciperanno i vertici della Congregazione e quelli dell’ospedale di Negrar, Marituba, Luanda e Manila per tracciare le linee guida di gestione del settore sanitario dell’Opera Don Calabria

Non solo “Sacro Cuore Don Calabria” e non solo Negrar. I Poveri Servi della Divina Provvidenza – la Congregazione fondata da San Giovanni Calabria – gestiscono quattro ospedali nel mondo: quello di Negrar, a pochi chilometri da Verona, il Divina Providencia a Marituba, in Brasile, e a Luanda, in Angola. Infine la Brother Francisco Perez Clinic di Manila, nelle Filippine.

Oggi e domani, martedì 29 agosto, i rappresentanti delle quattro realtà sanitarie si riuniranno a Negrar in occasione del primo incontro delle direzioni degli ospedali calabriani. Un appuntamento voluto dall’Amministrazione generale dell’Opera calabriana, in particolare da fratel Gedovar Nazzari (economo generale della Congregazione e presidente dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria), a cui parteciperanno il Consiglio generale dei Poveri Servi con il Casante, don Miguel Tofful, il Consiglio di direzione del nosocomio di Negrar, gli Economi delle Delegazioni dei Paesi in cui si trovano gli ospedali e i direttori degli ospedali stessi.

“Saranno due giorni molto importanti – spiega fratel Gedovar – il cui obiettivo è quello di creare maggior sinergia e condivisione fra gli ospedali gestiti dall’Opera. In questo non partiamo da zero. Da anni è in atto una proficua collaborazione tra le strutture. Per esempio molti medici e infermieri di Negrar si sono recati per un certo periodo in Brasile o in Angola e viceversa. Ma la Sanità è sempre più un settore complesso e oneroso a fronte di una progressiva riduzione delle risorse. Quindi per servire al meglio le persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria, sono indispensabili preparazione tecnica e professionale e strategia di azione. In Italia come in ogni parte del mondo. Da qui la necessità di rafforzare la cooperazione già in atto e tracciare le linee guida per la gestione del settore sanitario dell’Opera, tenendo conto della diversità di ciascuna struttura e delle peculiarità dei Paesi dove ogni ospedale offre il suo servizio”.

Paesi molto differenti come gli stessi ospedali: “Il ‘Sacro Cuore Don Calabria’ si trova in Italia in cui esiste uno dei migliori sistemi sanitari del mondo. Dove la Sanità pubblica è un diritto e un valore sancito dalla Costituzione – sottolinea Nazzari -. Gli altri ospedali sorgono in luoghi isolati, servono una popolazione molto povera e i rispettivi Stati non considerano la Sanità pubblica una priorità. Inoltre mentre le strutture di Marituba e Luanda sono dotate ciascuna di un centinaio di posti letto, con specializzazioni anche chirurgiche, quella di Manila è un poliambulatorio che fornisce una sanità di base“.

Quale sarà il contributo di ciascun ospedale? “Sicuramente l’esperienza gestionale del ‘Sacro Cuore Cuore Don Calabria’, che nell’ultimo decennio ha saputo imporsi tra le eccellenze nazionali, è fondamentale per stabilire un percorso nell’ambito della sanità dell’Opera – risponde il presidente -. Ma anche l’apporto degli altri ospedali è molto importante, soprattutto nel recuperare il significato di fare sanità all’interno dell’Opera, guidati dal carisma calabriano”.

“Nei Paesi industrializzati la Sanità spesso assume come unico indirizzo l’efficienza, sia nell’ambito amministrativo che clinico – prosegue -. Perdendo un po’ di vista un aspetto cruciale: chi opera in sanità a che fare con uomini e donne, persone impastate di razionalità, ma anche di spiritualità e sentimenti. In altre parole, la persona nella sua complessità che è al centro del carisma calabriano. L’esperienza di operatori sanitari che lavorano in Paesi poveri dove le risorse sono limitate e viene meno l’efficientismo e il predominio tecnologico in medicina – conclude fratel Nazzari – possono aiutarci a mantenere vivo questo aspetto del carisma”.

La prima delle due giornate dell’incontro al “Sacro Cuore Don Calabria”, sarà focalizzata essenzialmente sulla presentazione della gestione dell’ospedale di Negrar, mentre il 29 agosto sarà dedicato in mattinata alla visita del nosocomio e nel pomeriggio alla condivisione dei progetti dei rispettivi ospedali.

elana.zuppini@sacrocuore.it

In Photo Gallery le immagini degli ospedali di Marituba, Ruanda e Manila

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