L’estate crea le condizioni ideali per la diffusione delle infezioni della pelle da cui sono colpiti soprattutto i bambini. La dermatologa Federica Tomelleri: “Non sono pericolose, ma in genere molto contagiose, è bene curarle appena si presentano”

Tra le poche cose spiacevoli che riserva la bella stagione, non ci sono solo il caldo, l’eritema solare e le zanzare, ma anche le infezioni cutanee che d’estate, causa la pelle nuda e le alte temperature, registrano un notevole aumento, in particolare tra i bambini. Spesso compaiono senza dare nessun disturbo (prurito o dolore) e quindi perseguono indisturbate il loro contagio in famiglia o nei luoghi comunitari come le piscine e le spiagge. Come riconoscerle e, soprattutto, come si curano?

“Didatticamente possiamo suddividere le infezioni cutanee in tre grandi famiglie: le virali, le batteriche e le micotiche”, spiega la dottoressa Federica Tomelleri, responsabile del Servizio di Dermatologia dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria (nella foto di copertina).

INFEZIONI CUTANEE VIRALI

Tra le virali primeggiano soprattutto le verruche e, in età pediatrica, i molluschi contagiosi (Photo Gallery 1). “Quest’ultimi si presentano in forma di piccole papule in rilievo sulla pelle con un’ombelicatura centrale. Rimangono a livello superficiale, non sono pericolose ma – sottolinea la dottoressa – sono altamente contagiose, quindi vanno trattate prima che si verifichi una disseminazione in ambiente familiare. Di solito il contagio avviene nelle situazioni di convivenza promiscua, come la piscina, la scuola materna, i grest. Non danno né dolore né prurito, tanto che i genitori non si rivolgono immediatamente al medico, perché il bambino non si lamenta”.

L’eliminazione di ciascun mollusco avviene per via meccanica attraverso un procedimento che si chiama curettage. “I dermatologi in ambulatorio procedono con un piccolo bisturi – prosegue Tomelleri – previa applicazione di una crema antisettica e anestetica, quindi il bimbo non sente un particolare fastidio. Le verruche (le quali oltre ad essere contagiose, se plantari, sono anche dolorose) vengono trattate con le metodiche classiche: la crioterapia (cioè la ‘bruciatura’ con il freddo dell’azoto liquido, ndr) o il bisturi elettrico”.

INFEZIONI CUTANEE BATTERICHE

In estate le infezioni cutanee batteriche trovano l’ambiente ideale per diffondersi. Il clima caldo-umido facilita la proliferazione della naturale flora batterica della nostra pelle, in particolare aumenta la presenza di streptococchi e stafilococchi. “Abbiamo quindi le piodermiti – prosegue il medico dermatologo – come le follicoliti batteriche (Photo Gallery 2), che si verificano quando i follicoli piliferi, le piccolissime sacche alla radice del pelo o del capello, si infettano formando delle papule, un arrossamento o causando prurito.

Un altro tipo di piodermiti sono le dolorose cisti sebacee quando vanno in suppurazione. Poi, soprattutto tra i bambini, è diffusa l’impetigine bollosa (Photo Gallery 3)”. Di solito questa infezione cutanea si presenta inizialmente attorno al naso e alla bocca con piccole papule rosse che si trasformano in vescicole contenenti un liquido sieroso che in seguito diventa torbido. Le vescicole rompendosi lasciano il posto a piccole ferite che vengono ricoperte da croste giallo-marroni, molli, da cui può uscire pus. Le lesioni si estendono quindi in altre zone del corpo.”Le piodermiti si curano solo con l’antibiotico applicato localmente o assunto per bocca“, indica la dottoressa Tomelleri.

INFEZIONI CUTANEE MICOTICHE

Infine le dermatofizie, infezioni micotiche occasionali causate dal contatto con spore fungine (muffe o miceti) che possono trovarsi nel terreno, sulla cute degli animali domestici e non.

“Anche in questo caso d’estate il rischio di contagio aumenta a causa della pelle nuda più facilmente aggredibile da attacchi esterni – riconferma la dermatologa – . La più frequente delle dermatofizie è la Tinéa Corporis (Photo Gallery 4), che si manifesta con una o più chiazze circolari con un orlo periferico rilevato. Può presentarsi in tutte le parti del corpo là dove la spora fungina si inocula. La terapia per le infezioni micotiche sono gli antifuginei locali o per bocca”.

Si possono prevenire?

Si possono adottare degli accorgimenti – risponde la dermatologa – ma in estate sono difficili da rispettare, come, per esempio, indossare le ciabatte in piscina per scongiurare le verruche. In famiglia sarebbe buona regola non condividere gli asciugamani, soprattutto se un componente presenta delle infezioni, ed è raccomandabile la detersione dopo la convivenza in un ambiente comunitario, non necessariamente con un detergente specifico.

Un detergente delicato – sottolinea e conclude Tomelleri – è invece fondamentale per coloro che soffrono di patologie croniche cutanee, come la dermatite atopica molto diffusa tra i bambini. La compromissione della barriera cutanea, rende questi soggetti più esposti a tutte le infezioni della pelle. Quindi deve essere usata una detersione delicata per irrobustire la cute da attacchi esterni“.

elena.zuppini@sacrocuore.it