Come l’anno scorso, l’Ordine di Malta ha consegnato agli ospiti delle strutture socio-sanitarie della Cittadella della Carità delle scatole dono, allestite da scuole, parrocchie e centinaia di volontari. Non solo regali ma un modo per stare accanto a coloro che non hanno una famiglia o non possono trascorre il Natale con i propri cari.

La sorpresa si è ripetuta anche in questo Natale per gli ospiti della Cittadella della Carità, grazie, come nel 2021, all’Ordine di Malta (delegazione di Verona, Vicenza e Trento) e alla generosità di tante persone.

Mercoledì 21 dicembre in un clima di festa sono stati consegnati ad alcuni rappresentanti degli ospiti di Casa Perez, Casa Clero e Casa Nogarè – le strutture socio-sanitarie che affiancano l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria – 220 scatole di Natale, frutto dell’intraprendenza di Anna e Barbara, due signore di Vicenza che da tre anni danno vita a un progetto nato in Francia (Boîtes de Noël) ed esportato in Italia nel 2019 dalla milanese Marion Pizzato.

Anna e Barbara, a loro volta, hanno coinvolto parrocchie, scuole e decine di volontari che hanno confezionato, da veri elfi di Babbo Natale, i doni. Semplici scatole da scarpe adeguatamente adornate, dove è stato collocato qualcosa di “caldo” (guanti, sciarpe, maglioni…), qualcosa di “goloso” (biscotti, cioccolatini, dolci…), un passatempo e un prodotto di igiene/bellezza. Le scatole sono state poi prese in carico e portate a Negrar dal Corpo di Soccorso e alla Delegazione dell’Ordine di Malta, da sempre impegnato in opera umanitarie e progetti sociali

Alla consegna dei doni erano presenti  il direttore sanitario e il responsabile medico dell’area socio-sanitaria, rispettivamente i dottori Davide Brunelli e Brunello Milano, il direttore amministrativo Paolo Ferrari e la dirigente infermieristica Rosalba Dall’Olio. Ospiti inattesi la signora Rossana e Federico, moglie e figlio del compianto dottor Giovanni Vantini per cinque anni responsabile medico delle strutture socio-sanitarie e scomparso lo scorso 9 settembre

“Ringraziamo tutti i volontari e l’Ordine di Malta che anche quest’anno con la loro generosità hanno reso possibile questo momento di gioia – ha detto Ferrari -. Ogni scatola non è solo un regalo, ma anche un gesto di vicinanza con coloro che sono soli o non possono trascorrere il Natale in famiglia. Ogni scatola è infatti accompagnata da un augurio personale scritto chi l’ha preparata”.

Il signor Renato Malesani con alla sua sinistra la moglie Maria, accanto a lei la poetessa Rossana Albaro. Alla destra di Renato, sua sorella, Lidia

A nome di tutti gli ospiti ha preso la parola Renato Malesani, 92 anni. Accanto a lui la moglie Maria, 83 anni. Sono sposati da più di mezzo secolo. “Vogliamo ringraziarvi per questi regali, ma soprattutto per il modo con cui vi prendente cura di noi – ha detto Renato rivolgendosi agli operatori -. Grazie per farci stare bene con gentilezza e affetto”.  Ma se Renato e Maria vantano il “primato” di essere l’unica coppia di Casa Nogarè, la signora Luigia Assunta Cassandrini in Caleffi, presente alla consegna dei regali, è la più anziana degli ospiti: il 15 agosto del prossimo anno compirà un secolo.

Una festa di Natale non poteva non concludersi con una poesia. A scriverla Rossana Albaro, poetessa e pittrice.

“Come tutti gli anni arriva Natale                   
e per alleviare gli affanni,
guardiamo alla capanna,
colei che con la Natività non ci inganna.
Gesù fa che Natale
sia un attimo di amore,
un attimo di pace!
Accanto al Presepe scambiamo gli auguri
e così saremo sicuri
per ogni prosperità futura

Auguri!

Ross