C’era anche una delegazione del “Sacro Cuore” all’incontro degli ospedali dell’Opera Don Calabria che si è svolto dal 18 al 20 settembre in Angola. Insieme ai rappresentanti dei nosocomi di Luanda, Marituba e Manila si è parlato di “ospedale del futuro” e della grande sfida di coniugare carisma, professionalità e tecnologia nei vari contesti in cui operano le strutture calabriane.
Sono circa 50 i partecipanti al quarto incontro internazionale del Sistema Sanitario Calabriano, provenienti dalle strutture sanitarie dell’Opera Don Calabria di Negrar (Italia), Luanda (Angola), Marituba (Brasile) e Manila (Filippine). L’evento si è svolto nella capitale angolana dal 18 al 20 settembre, con organizzazione a cura dell’ospedale “Divina Providência” di Luanda e della locale Delegazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza.
Per l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria hanno partecipato in presenza il presidente fratel Gedovar Nazzari, il dr. Davide Brunelli, vicedirettore sanitario, il coordinatore amministrativo Stefano Bellomi e fratel Maicon Bartelle, dell’Ufficio Formazione. Inoltre sono intervenuti attraverso collegamento da remoto l’amministratore delegato Claudio Cracco e il responsabile dell’ingegneria clinica Pierluigi Beverari. Tra gli organizzatori anche il dr. Claudio Bianconi, responsabile dei progetti sanitari internazionali dell’IRCCS.
Il tema dell’incontro era il seguente: “L’Ospedale calabriano all’altezza dei tempi: carisma, professionalità, tecnologia”. Il convegno è stato aperto dal Casante don Massimiliano Parrella e ha visto nella parte iniziale il saluto di Cristiano Gallo, ambasciatore italiano in Angola, e del dr. Carlos Alberto Pinto de Sousa, segretario di stato per la salute pubblica. Nella prima giornata molto spazio è stato dedicato alla presentazione della realtà sanitaria angolana e del lavoro che viene effettuato all’ospedale Divina Providência di Luanda. Molto interessante l’intervento del dr. Paolo Cattaneo, del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali di Negrar, il quale ha presentato la ricerca sulla farmacoresistenza alla tubercolosi che viene portata avanti in collaborazione tra IRCCS e HDP. Nel pomeriggio il Casante ha approfondito il tema dell’approccio al malato dal punto di vista del carisma di san Giovanni Calabria.
Il focus della seconda giornata ha riguardato l’ospedale del futuro, con relazioni che hanno insistito sulle novità che nel giro di pochi anni rivoluzioneranno la sanità dal punto di vista organizzativo e tecnologico: digitalizzazione e telemedicina, nuovi macchinari, intelligenza artificiale… Sono grandi sfide per tutti, ma che offrono notevoli opportunità di progresso nell’assistenza ai malati anche nei contesti più poveri. In chiusura di giornata è stato molto significativo l’intervento del prof. Fernando Figueiras, direttore dell’Istituto di Medicina Integrale del Pernambuco, ente che si occupa di formazione in campo sanitario e che ha avviato una collaborazione con il Sistema Sanitario Calabriano.
L’ultima giornata ha visto un momento di presentazione e confronto tra i direttori dei quattro ospedali calabriani. Un’occasione utile per conoscere la realtà, le problematiche e le possibili sinergie. Proprio la possibilità di collaborare e migliorare l’assistenza al malato nell’ottica del carisma di don Calabria rappresenta l’obiettivo principale del Sistema Sanitario Calabriano. Da questo punto di vista l’incontro di Luanda ha rappresentato una tappa importante di un percorso che la Congregazione porterà avanti nei prossimi anni coinvolgendo sempre di più il personale dei quattro ospedali.
HDP di Luanda
L’ospedale Divina Providência di Luanda, fondato nel 1994, si trova in un quartiere molto povero e popoloso alla periferia di Luanda. E’ composto da 5 posti di salute esterni dove sono erogate prestazioni ambulatoriali e da una unità centrale dove vengono inviati i casi più complessi e bisognosi di ricovero. I posti letto sono più di 100, distribuiti tra pediatria, medicina generale, centro nutrizionale terapeutico e reparto tbc. I ricoveri nel 2023 sono stati 3.313 con oltre 40mila vaccini somministrati, soprattutto a bambini, e 150mila visite. Di particolare rilievo il padiglione dedicato ai malati di tubercolosi e HIV, ai quali viene fornita quotidianamente la terapia.
LA SINTESI FILMATA DELL’INCONTRO
(A cura dell’Ufficio Comunicazione HDP Luanda)