E’ l’ultima acquisizione tecnologica della Diagnostica per Immagini: una TAC a doppia energia di ultima generazione, particolarmente indicata in ambito oncologico e cardiologico
La Diagnostica per Immagini dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria, diretta dal dottor Giovanni Carbognin, amplia il suo “parco tecnologico” con l’acquisizione di una nuova TAC a doppia energia, che va ad affiancarsi ad un’altra presente a Negrar dal 2012. Il nuovo macchinario è stato mostrato al presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ospite d’onore, mercoledì 4 ottobre, in occasione delle celebrazioni per la Festa di Don Calabria.
La nuova Tomografia Assiale Computerizzata è dotata di due tubi radiogeni ad alta efficienza con energia differenziata e due sistemi di rilevazione (detettori) per l’acquisizione delle immagini.
Le innovazioni tecnologiche rispetto ai modelli precedenti assicurano molti vantaggi: i principali sono una migliore definizione delle immagini in un tempo di acquisizione inferiore e, soprattutto, una marcata riduzione della dose radiante.
La nuova TAC, infatti, è in grado di acquisire 192 strati in 0,25 secondi e, dal volume acquisito, generare immagini diagnostiche su tutti i piani dello spazio, con risoluzione submillimetrica. In questo modo diventano visibili anche lesioni che con strati di maggiore spessore avrebbero avuto scarsa definizione o, addirittura, sarebbero sfuggiti alla diagnosi.
Inoltre, la macchina è in grado di bilanciare la dose di raggi X erogata al paziente sulla base del volume e del distretto anatomico da studiare, garantendo una riduzione della dose fino al 40% rispetto ad altri sistemi TC multistrato.
In ambito oncologico, oltre alla netta riduzione della dose, particolarmente importante per i pazienti che devono sottoporsi a ripetuti controlli, la doppia energia consente anche una riduzione della quantità di mezzo di contrasto, in quanto l’energia di 1 dei due tubi è particolarmente efficace nel rilevarne minime quantità: ciò, tra gli altri vantaggi, comporta minor “carico” sulla funzionalità renale, particolarmente rilevante se si considera le delicate condizioni dei pazienti.
Oltre che per le tradizionali applicazioni diagnostiche il nuovo apparecchio è particolarmente indicato per lo studio del cuore e di tutto il sistema cardiovascolare. Il gantry (la struttura circolare ruotante della TAC) è infatti in grado di compiere la rotazione a 360° nel tempo di 0,25 secondi. Questo permette di “fotografare” un solo battito cardiaco nella sua interezza senza somministrare farmaci betabloccanti al paziente per rallentare la frequenza cardiaca. Un notevole valore aggiunto nella diagnostica cardiologica, in quanto finora la velocità di acquisizione delle immagini dei precedenti modelli TAC era sempre inferiore rispetto a quella del flusso del sangue e del battito cardiaco, non consentendo di fatto uno studio completo del sistema cardiovascolare.
Per l’estrema velocità di esecuzione dell’esame oltre che per la netta riduzione della dose radiante, la nuova TAC è particolarmente adatta anche ai Pazienti pediatrici, senza la necessità di ricorrere alla sedazione per impedire movimenti durante l’esame.