Diretta live dalle sale dell’Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria per il settimo corso internazionale dell’EGEUS – European Group for Endoscopic Ultrasonography sull’uso combinato dell’Ecoedoscopia (EUS) e della colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ECRP).

Tecnici al lavoro per la diretta

Si è aperto ieri mattina con interventi in diretta dall’IRCCS di Negrar, il settimo corso internazionale “live” dell’EGEUS – European Group for Endoscopic Ultrasonography sull’uso combinato dell’Ecoedoscopia (EUS) e della colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ECRP). L’appuntamento scientifico (clicca qui per il programma), che termina domani 14 dicembre, è co-diretto dal dottor Paolo Bocus, direttore della Gastroenterologia e Endoscopia digestiva del Sacro Cuore Don Calabria, e vede la partecipazione di 640 iscritti.

La sede teorica del corso è a Novara, con interventi trasmessi dall’Ospedale Maggiore della Carità della città piemontese, dall’Ospedale Ordine Mauriziano Umberto I di Torino e, appunto, dall’Ospedale di Negrar. Più precisamente da una delle sale dell’Endoscopia digestiva, di cui è responsabile il dottor Marco Benini.

Il dottor Paolo Bocus ha condotto con la sua équipe otto interventi tra il primo e il secondo giorno di corso su altrettanti pazienti, che si sono sommati ai 24 interventi tra Novara e Torino. Circa 800 persone erano in collegamento da tutta Europa.

Il prof. Giuseppe Zamboni

“Abbiamo effettuato un’ecoendoscopia operativa ed endobiliare e colangiopancreatografie e colangioscopie con biopsie e minisonde ecografiche intraduttali”, spiega il dottor Bocus. Per la lettura delle biopsie è intervento in live anche il professor Giuseppe Zamboni, direttore dell’Anatomia patologica, sempre dell’IRCCS di Negrar.

Il primo corso live dell’EGEUS si è tenuto nel 2012 con l’obiettivo, che poi è proseguito per altre sei edizioni, di evidenziare gli sviluppi più aggiornati in materia di EUS e di ERCP e il loro utilizzo combinato, riassunto nel nuovo concetto di EURCP, che comprende un nuovo modo di affrontare la patologia biopancreatica sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico.