Due video illustrano il protocollo applicato da circa un anno a Negrar dalla chirurgia colorettale e che è stato oggetto di una menzione speciale del premio Sham per la prevenzione dei rischi sanitari
Nell’ambito del 14° Forum Risk Management, promosso dal Governo del Rischio Clinico della Regione Toscana, è stata conferita all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria una menzione speciale del premio Sham 2019, per la prevenzione dei rischi sanitari.
Il prestigioso riconoscimento è andato al protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) applicato da circa un anno all’ospedale di Negrar nell’ambito della chirurgia colorettale (oncologica e non), riguardo al quale pubblichiamo un video esplicativo (vedi i video in fondo a questo articolo).
“Best practice” per prevenire i rischi clinici
Il premio Sham – giunto alla quarta edizione – è istituito dall’omonima assicurazione, una delle maggiori a livello europeo, e persegue l’obiettivo di incoraggiare e valorizzare le “best practice” intraprese dalle strutture sanitarie, volte a favorire la prevenzione dei rischi. Al concorso hanno partecipato 122 progetti presentati da 78 ospedali, 62 pubblici e 16 privati. Il riconoscimento è stato conferito a Firenze durante le giornate del Forum (dal 26 al 29 novembre) ed è stato ritirato dal dottor Davide Brunelli, vicedirettore sanitario del “Sacro Cuore Don Calabria” che ha presentato il progetto.
Gli obiettivi del protocollo ERAS
Come viene illustrato dal video, i due principali obiettivi del protocollo ERAS sono quelli di diminuire al minimo la risposta dell’organismo allo stress chirurgico e di accelerare il recupero del paziente ottenendo una riduzione delle complicanze post operatorie, una ripresa funzionale precoce e una durata inferiore della degenza con riflessi vantaggiosi anche sui costi sanitari.
Il paziente protagonista
L’attuazione del programma ERAS si fonda su due principi. Innanzitutto quello della multidisciplinarietà. L’applicazione del protocollo viene seguita da un gruppo multidisciplinare e multiprofessionale formato da: chirurgo, anestesista, nutrizionista, fisioterapista, farmacista e personale infermieristico. Inoltre esso prevede il paziente come protagonista: fondamentale è l’educazione del paziente nella fase pre-operatoria sul significato del percorso ERAS, sui vantaggi e sugli obiettivi quotidiani.
L’APP per aiutare il paziente
Per ottimizzare l’adesione a questo protocollo da parte del paziente, la Chirurgia generale di Negrar, diretta da dottor Giacomo Ruffo, ha creato anche un’APP. una sorta di diario digitale scaricabile da gennaio sullo smartphone, tablet e computer (vedi articolo).
I dati dei benefici del protocollo ERAS
Il miglioramento complessivo delle cure offerte al paziente grazie all’applicazione del protocollo ERAS hanno un riscontro oggettivo nei risultati. Dall’ottobre del 2018 all’aprile del 2019 la chirurgia colorettale ha reclutato 98 pazienti, 45 dei quali hanno aderito al 75% delle “raccomandazioni” (item) del protocollo. In questi pazienti la percentuale di complicanze post operatorie è risultata inferiore della metà rispetto al gruppo di pazienti che ha rispettato meno del 75% degli item. Nei 45 pazienti si è inoltre registrata una riduzione della degenza post operatoria di 4 giorni.
Nel video il percorso ERAS nella fasi pre-operatoria, intra-operatorìa e post-operatoria, spiegate dai clinici e dai farmacisti.