Dal 1991, la Giornata del 14 novembre è dedicata in tutto il mondo al diabete. L’International Diabetes Federation ha scelto come tema del 2022  l’accesso alle cure per tutti, in quanto milioni di persone nel mondo ancora non riescono a ottenere le terapie disponibili. L’obiettivo è stimolare i governi a investire maggiormente nella cura e nella prevenzione e nella diagnosi precoce affinché tecnologie, farmaci e supporto siano a disposizione di tutte le persone con diabete.

Dal 1991, la Giornata del 14 novembre è dedicata in tutto il mondo al diabete, una patologia colpisce globalmente oltre 530 milioni di adulti, numero  che si stima possa aumentare a 640 milioni nel 2030.

La data corrisponde a quella di nascita del professor Frederick Grant Banting, il fisiologo e endocrinologo canadese, che assieme al suo allievo Charles Herbert Best isolò l’insulina nel 1921, cambiando la storia dei malati di diabete mellito, permettendone la sopravvivenza.

L’International Diabetes Federation ha scelto come tema del 2022  l’accesso alle cure per tutti, in quanto milioni di persone nel mondo ancora non riescono a ottenere le terapie disponibili. L’obiettivo è stimolare i governi a investire maggiormente nella cura e nella prevenzione e nella diagnosi precoce affinché tecnologie, farmaci e supporto siano a disposizione di tutte le persone con diabete.

Con una prevalenza in continua crescita, il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una priorità globale per tutti i sistemi sanitari. In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti.

In Italia, In base ai dati ISTAT 2020, si stima una prevalenza del diabete pari a circa il 6% della popolazione che corrisponde a oltre 3 milioni e mezzo di persone. ll diabete di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è i più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete. Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, rappresenta circa il 10%.

La prevalenza di diabetici di tipo 2 cresce con l’età (è il 2% tra le persone con meno di 50 anni e sfiora il 9% fra quelle di 50-69 anni). E’ più frequente fra gli uomini che fra le donne (5,1% vs 4,2%). L’86% delle persone con diabete ha dichiarato, sempre scondo i dato Istat  di essere sotto trattamento farmacologico per il controllo del diabete, la gran parte (79%) con ipoglicemizzanti orali e circa 1 paziente su 4 con insulina.

Prevenire il diabete

La prevenzione primaria del diabete di tipo 2 si identifica con la promozione di stili di vita corretti finalizzati anche alla prevenzione dell’eccesso ponderale. L’adozione di uno stile di vita sano e attivo può prevenire fino all’80% dei casi di diabete di tipo 2, che, se trascurato può, causare malattie cardiache, cecità, amputazioni, insufficienza renale, morte precoce.

Nel diabete di tipo 1 la prevenzione si identifica con la diagnosi precoce. In entrambe le tipologie di malattia l’adeguata gestione della patologia da parte del paziente e del team diabetologico ne consente il controllo ottimale e la riduzione delle complicanze.

Per conoscere di più: DIabete: vita sana e controlli periodici per prevenire una malattia dalle gravi complicazioni