Domani 6 giugno è la Giornata mondiale dell’ortottista, una figura che affianca l’oculista nella sua attività clinica, ma con competenze specifiche sia nell’ambito diagnostico che in quello riabilitativo. 

Il primo lunedì di giugno, dal 2013, si celebra la Giornata mondiale dell’ortottica per promuovere le attività degli ortottisti nel mondo.

L’ortottista assistente di oftalmologia è il professionista sanitario che opera nell’ambito della visione dall’età pediatrica fino all’età senile e “tratta i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica”.

All’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria gli ortottisti dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica, diretta della dottoressa Grazia Pertile, sono 13: Samantha Arcoria, Fabrizio Arena,  Elisa Bellesini, Giovanni Chillemi, Fabio Di Cerbo, Gaia Giacomello, Loredana Mazza, Alessia Menegotti, Lisa Munaretto, Gloria Parrozzani, Eleonora Rocco, Alberto Saccomanno e Francesca Tamellini

La professione dell’ortottista è nata in Italia nel 1955 da un percorso universitario di laurea Triennale in “Ortottica ed assistenza oftalmologica” e appartiene all’area della riabilitazione. Con l’entrata in vigore della Legge Lorenzin è stato costituito un unico grande ordine professionale: la Federazione Nazionale dei TSRM e delle PSTRP (tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione), che include 220mila professionisti sanitari afferenti a 19 diversi albi.

In Italia gli ortottisti assistenti di oftalmologia sono oltre 3000. Si tratta di una professione poco numerosa quindi spesso poco conosciuta, questo comporta che per esami, valutazioni e riabilitazione visiva numerose persone, bambini e adulti, non vi accedano o vi arrivino in ritardo.

I professionisti della visione in Italia sono molteplici: oculisti, ortottisti ed ottici.

Si tratta di professionisti con competenze e profili diversi ma complementari tra loro, che non sempre l’utenza riesce a definire e distinguere in maniera corretta. L’ortottista assistente di oftalmologia è il professionista sanitario che opera in autonomia e in stretta collaborazione con le figure mediche e con altri professionisti sanitari nella prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione (ambliopia o occhio pigro, strabismo, diplopia, test di Hess Lancaster, applicazione prismatica etc..).

L’ortottista effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica (esame della rifrazione, campo visivo, OCT, angiografia retinica, pachimetria corneale, biomicroscopia endoteliale, topo/tomografia corneale, esami elettrofunzionali visivi, biometria, test della percezione dei colori, sensibilità al contrasto, test visivi per rinnovo patente o per invalidità etc.).

È il riabilitatore del paziente ipovedente, dei bambini con DSA che presentano alterazione delle abilità visive, dei pazienti con disordini visivi in sindromi neurologiche.

Analizza la qualità della visione nei luoghi di lavoro e tratta i disturbi astenopeici.

Assiste il chirurgo oftalmologo nelle sale operatorie di oculistica (strumentazione e ruolo di key operator).

Svolge attività di ricerca scientifica (raccolta di dati clinici e strumentali, data manager etc).

L’ortottista assistente di oftalmologia opera in strutture sanitarie pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale, private accreditate e convenzionate, studi individuali e associati in regime di dipendenza o libero-professionale, centri-strutture di riabilitazione, in istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). Svolge consulenza in ambito di qualità di visione presso Aziende, Associazioni e Società sportive.