Dermatite atopica o eczema atopico. Si tratta di una patologia dermatologica molto diffusa che ha origine già dalla prima infanzia. Per le persone che ne soffrono, l’estate è la stagione in cui possono trarre maggiore giovamento, come spiega la dottoressa Federica Tomelleri, responsabile del Servizio di Dermatologia dell’IRCCS di Negrar

Il sintomo principale è il prurito, che si accompagna o anticipa lesioni della pelle di differente gravità. E’ la dermatite atopica, conosciuta anche come eczema atopico, una patologia dermatologica molto diffusa: si stima infatti che il 20% dei neonati ne sia affetto.

Dr.ssa Federica Tomelleri

La cute del soggetto atopico è caratterizzata da una infiammazione dovuta ad una iper reattività dell’organo- pelle legata ad un difetto immunologico che spesso è ereditato da uno dei due genitori o da entrambi. Lo stesso meccanismo genetico alterato è all’origine di altre patologie come la rinocongiuntivite allergica e l’asma bronchiale allergico. Di solito la dermatite compare in età neonatale e con andamento cronico recidivo tipico ricade stagionalmente in particolare in primavera ed autunno.

Ma ora è arrivata l’estate, stagione amica per molte malattie della pelle. Lo è anche per la dermatite atopica? Come comportarsi?

“Sicuramente il sole è un alleato della pelle atopica, naturalmente con la giusta protezione. La pelle di chi soffre di questa patologia è come se avesse delle barriere protettive difettose che lasciano passare sostanze, altrimenti lasciate all’esterno, che scatenano una reazione ‘abnorme’ del sistema immunitario. Per questo è importante proteggersi anche da fattori ambientali”, risponde la dottoressa Federica Tomelleri, responsabile del Servizio di dermatologia dell’IRCCS ospedale Sacro Cuore Don Calabria.

Il sintomo principale è il prurito

Esattamente. Esso che può manifestarsi anche prima delle lesioni cutanee le quali vanno da un lieve eritema alla lichenificazione (chiazze di pelle ispessita, indurita e pruriginosa) fino all’eritroderma, una grave infiammazione che interessa vaste aree del corpo.

Dove si localizza?

La localizzazione della dermatite varia con l’età. In età pediatrica le sedi più frequentemente colpite dall’eczema sono il volto, il cuoio capelluto, l’attaccatura del padiglione auricolare, le pieghe cubitali e i cavi poplitei. In età giovanile e adulta solitamente le zone del corpo maggiormente interessate diventano le palpebre, il decolletè collo, le pieghe cubitali, ma anche le mani e gli avambracci

I fattori ambientali possono scatenare una recidiva o un peggioramento della condizione del paziente?

Sicuramente. L’eccessiva igiene, con frequenti bagni o lavaggi, i saponi aggressivi, l’abbondante sudorazione, e il contatto con tessuti ruvidi o con la lana possono scatenare e/o peggiorare i sintomi. Anche il cambiamento di stagione e lo stress sono da includere tra i fattori negativi. Una delle cause principali della infiammazione e della cronicizzazione della dermatite atopica è la colonizzazione cutanea del batterio stafilococco aureo. La facilità di penetrazione di tutto ciò che arriva sulla pelle e la conseguente reazione infiammatoria immunitaria può modificare il sistema dei microrganismi che vivono sulla nostra pelle a favore di specie batteriche “cattive”, come lo stafilococco, che richiedono la somministrazione anche per bocca di antibiotici.

Come abbiamo detto, il sole è amico della pelle atopica. Ci sono dei solari particolari da adottare?

I filtri solari da privilegiare nei bambini sono quelli minerali a base di ossido di zinco e di titanio, ovviamente con la massima protezione 50 +. Talvolta l’esposizione al sole, la immersione in acqua salina o anche in quella della piscina (per la presenza di cloro e altre sostanze) possono procurare una maggiore irritazione temporanea, è consigliabile iniziare la vacanza estiva con la minor manifestazione possibile di dermatite.

La dermatite atopica si può curare e come?

Il primo approccio terapeutico alla malattia atopica cutanea solitamente viene effettuato dal medico pediatra. Quando la forma si manifesta in maniera un po’ persistente ed aggressiva entra in campo la dermatologia, che, a seconda della fascia di età e della gravità della malattia del paziente, consente di trovare la cura più opportuna. Il prurito, che è il sintomo principale, deve assolutamente essere migliorato. Le terapie locali spesso hanno un’ottima efficacia e vanno dagli emollienti lenitivi combinati a detergenti dedicati, alle terapie antibiotico cortisoniche in crema miscelate e gli immunomodulatori topici fino alle terapie antistaminiche per via generale. Queste ultime sicuramente da scegliere dopo i due anni di vita.
Tra i farmaci più recenti scaturiti dalla ricerca, l’anticorpo monoclonale, il dupilumab, somministrabile con iniezioni sottocutanee ogni due settimane ha dimostrato avere una grande efficacia già dopo il primo mese di utilizzo nel migliorare la dermatite atopica anche a lungo termine. Trovano sempre il loro collocamento terapeutico farmaci “storici” come il cortisone per via generale e la ciclosporina.