Scarica l'allegato PDF

l taglio del nastro si terrà il 28 novembre nell’ambito del convegno promosso dal Centro multispecialistico per le malattie retto-intestinali

Nasce all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria una nuova sede veronese della Federazione associazioni incontinenti e stomizzati (Fais), dopo le due presenti nell’Azienda ospedaliera universitaria integrata.

Il “taglio del nastro” si terrà nell’ambito del convegno “Gastroenterologo e chirurgo: patologie a confronto in una visione ‘en bloc’ nell’era dei biologi” previsto per sabato 28 novembre, a partire dalle 8.30, nella sala convegni dell’ospedale negrarese. L’incontro, promosso dal Centro multispecialistico per le malattie retto-intestinali, diretto dal dottor Andrea Geccherle, sarà aperto dall’assessore regionale alle Politiche sanitarie, Luca Coletto, e vedrà le scuole di Gastroenterologia e di Chirurgia di Verona, Bolzano e Padova confrontarsi sul trattamento della patologia diverticolare, sul morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. “Il convegno – spiega il dottor Geccherle – sarà un’occasione di verifica riguardo le ultime terapie mediche, come i farmaci biologici, e chirurgiche in una visione multidisciplinare che da anni caratterizza il centro dell’ospedale di Negrar”.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa) interessano in Italia circa 200mila persone, 2mila solo nel Veronese, con un’incidenza di circa 80 nuovi casi all’anno per milione di abitanti. I casi più gravi spesso richiedono una resezione importante dell’intestino, con la conseguente stomia, intervento che viene praticato anche per altre patologie, come quelle oncologiche.

Proprio per l’elevata attività del Centro multispecialistico per le malattie retto-intestinali (a Negrar vengono seguiti circa 1.500 pazienti, con un centinaio di nuovi casi all’anno) e l’alto volume di chirurgia colon-rettale (400 interventi all’anno, compresa la chirurgia oncologica e quella legata all’endometriosi) nasce con sede al Sacro Cuore Don Calabria una nuova sezione del Fais.

Si tratta di un’associazione di volontariato che accanto ai medici e agli enterostomisti (infermieri specializzati nella gestione delle stomie) si pone come obiettivo di sostenere i pazienti nelle delicate fasi che precedono l’intervento e soprattutto nel periodo post operatorio.

A presiederla è il dottor Giacomo Ruffo, direttore della Chirurgia generale dell’ospedale di Negrar. “Grazie a una chirurgia conservativa e alla terapia neoadiuvante (chemioterapia e radioterapia ablativa) eseguita nel periodo preparatorio – spiega Ruffo – le stomie riguardano solo il 7-8% dei nostri interventi e sono quasi tutte stomie temporanee, quelle permanenti sono meno dell’1%. Si tratta di un intervento che ha un forte impatto sulla qualità di vita del paziente, sia dal punto di vista fisico che psicologico”.

Le stomie sono infatti deviazioni forzate delle espulsioni, solide e liquide, della digestione con una conseguente incontinenza ingenerata da parte di queste nuove aperture all’estero, prive di muscolatura incontinente. Il paziente interessato manifesta un forte bisogno di formazione per la gestione della stomia e di sostegno affettivo e psicologico, indispensabile, quest’ultimo, per affrontare la nuova realtà.

Da tempo a Negrar opera un Centro stomizzati, con un ambulatorio settimanale (il giovedì mattina) dove operano due infermieri enterostomisti affiancati dai chirurghi colon-rettali. Centro con il quale ora collaboreranno anche ii volontari del Fais.

Al convegno saranno anche presenti Cristina Verdolin, vicepresidente regionale della Federazione associazioni incontinenti e stomizzati, e Nadia Lippa, delegata provinciale dell’Associazione nazionale per le malattie croniche dell’intestino (Amici), che da dieci anni è a fianco del Centro multispecialistico per le Malattie retto-intestinali per dare supporto e aiuto ai pazienti affetti da tali patologie. Anche la delegazione veronese di Amici ha sede all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria.

elena.zuppini@sacrocuore.it