Il 26 novembre 1907 il giovane prete veronese Giovanni Calabria accoglieva in casa i primi orfanelli, aiutato da un gruppo di laici e religiosi tra cui il conte Francesco Perez
La sera del 26 novembre 1907 il giovane sacerdote Giovanni Calabria accogileva in una piccola casa di Verona, in Vicolo Case Rotte, i primi sette bambini poveri e abbandonati. Iniziava così l’Opera Don Calabria, di cui oggi ricorre il 108° anniversario di fondazione.
Nel giro di poco tempo il numero di bambini e ragazzi aumentò considerevolmente, tanto che già l’anno dopo si dovette cercare una nuova sistemazione. Fu così che nel novembre 1908 don Calabria e i suoi Buoni Fanciulli si trasferirono sul colle di San Zeno in Monte, dove c’era un grande caseggiato che fu acquistato grazie all’aiuto economico del conte Francesco Perez. La Casa di San Zeno in Monte è ancora oggi la Casa Madre dell’Opera.
Negli anni successivi l’Opera cominciò a crescere rapidamente, raccogliendo intorno al fondatore un gruppo di sacerdoti e laici, molti dei quali erano persone di spicco della società veronese e non solo: oltre al conte Perez, c’erano Luigi Pedrollo, Massimo Besozzi, Luigi Adami, Diodato Desenzani e molti altri.
Ben presto furono aperte delle filiali nel vicentino e nel padovano. Nel 1933 anche il ricovero del Sacro Cuore di Negrar, fondato alcuni anni prima dal parroco negrarese don Angelo Sempreboni, diventò una “filiale” dell’Opera di don Calabria. Si diede così inizio a quella che oggi è la Cittadella della Carità.
In occasione dell’anniversario di fondazione, il Superiore generale dell’Opera, don Miguel Tofful, ha rivolto un messaggio di saluto e augurio a tutti coloro che sono vicini all’istituzione calabriana (vedi messaggio completo).
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