La sera del 26 novembre 1907 i primi sette orfani raccolti da don Calabria si trasferivano in una Casa vicino alla chiesa di San Giovanni in Valle. Iniziava così l’Opera del sacerdote veronese, oggi diffusa in undici Paesi e quattro continenti

Dopo aver recitato il rosario e ricevuto la benedizione di don Calabria nella sacrestia di San Benedetto al Monte, un gruppetto di ragazzi, infreddolito e imbacuccato, ciascuno con un suo fagottello di biancheria in spalla, si incammina verso la nuova sede. Con semplicità, senza inaugurazioni né nastri da tagliare, inizia l’Opera dei «Buoni Fanciulli». È la sera del 26 novembre 1907“. (M. Gadili, San Giovanni Calabria, Edizioni San Paolo, 1999)

 

Quei ragazzi imbacuccati, sette in tutto, erano i primi orfani raccolti da don Calabria. E la nuova sede dove si incamminavano era una casa di Vicolo Case Rotte, vicino alla chiesa di San Giovanni in Valle, a Verona. Fino a quel momento i ragazzi erano stati ospiti a casa di don Calabria, grazie all’aiuto della mamma del sacerdote, la signora Angela Foschio. Ma la sera del 26 novembre 1907, esattamente 110 anni fa, finalmente don Calabria aveva potuto affittare una casa tutta per loro. Era l’inizio di quella che oggi è chiamata “Opera Don Calabria”.

 

Il giorno dopo il Fondatore scriveva queste parole in una lettera all’amico don Pio Vesentini:

Mio caro don Pio, in tutta confidenza e amicizia ti do una confortante notizia, il cavolo è piantato, ieri a San Giovanni in Valle fu aperta la piccola casetta. Iddio fino adesso ha condotto bene le cose; là ci sono sette ragazzi, e con loro abita il curato locale don Diodato Desenzani…“.

 

Ben presto il numero di ragazzi iniziò a crescere. Dopo pochi mesi erano già una ventina. Fu così che meno di un anno dopo, nel novembre 1908, l’intera comitiva si trasferì in una casa ben più grande, acquistata grazie all’aiuto del conte Francesco Perez: era la casa di San Zeno in Monte. E poi l’Opera continuò a svilupparsi, con l’apertura di filiali dapprima in Veneto, poi in Italia, infine nel mondo. Tra queste filiali anche l’ospedale di Negrar, che venne affidato a don Calabria nel 1933 e che tuttora fa parte dell’Opera.

 

Oggi le Case calabriane sono presenti in 11 Paesi e in quattro continenti: Italia, Romania, Portogallo, Angola, Kenya, India, Filippine, Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay.

 

I 110 anni di fondazione dell’Opera, in questa domenica 26 novembre, saranno celebrati nella Casa Madre di San Zeno in Monte alle 10,30 con una S. Messa presieduta dal vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti, con la partecipazione del Casante padre Miguel Tofful.

DIDASCALIE:

In copertina: Buoni Fanciulli a S. Zeno in Monte nel 1908

Foto 01: la prima Casa Buoni Fanciulli

Foto 02: Don Calabria e i Buoni Fanciulli nel 1908

Foto 03: I primi ragazzi insieme a un giovanissimo Luigi Adami (con la barba al centro)

Foto 04: Don Calabria e don Desenzani

Foto 05: Angela Foschio, mamma di don Calabria