Lunedì 30 maggio Papa Francesco ha accolto in visita privata una delegazione dell’Opera Don Calabria guidata dal nuovo Casante, don Massimiliano Parrella, e dalla Madre Generale Lucia Bressan. Con loro i Fratelli e le Sorelle che hanno partecipato ai XII Capitoli Generali e un gruppo di laici della Famiglia Calabriana

La cultura della condivisione e la fiducia nella Provvidenza sono l’antidoto contro la cultura dell’indifferenza e dello scarto da cui è dominata la società di oggi. E’ questo il cuore del messaggio che Papa Francesco ha indirizzato ai rappresentanti dell’Opera Don Calabria nell’udienza privata di lunedì 30 maggio. Un messaggio che ha scaldato il cuore dei presenti, ai quali il sommo pontefice ha ricordato la missione lasciata da san Giovanni Calabria di “andare alle periferie per mostrare il volto paterno e materno di Dio“.

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L’udienza nella Sala Clementina è stata la degna conclusione dei XII Capitoli Generali dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza, le due Congregazioni fondate da don Calabria, che si sono celebrati nel mese di maggio a Maguzzano (Brescia).

Durante i Capitoli i religiosi e le religiose si sono confrontati sulle sfide che attendono l’Opera oggi, portando avanti un lavoro sinodale con i rappresentanti dei laici impegnati nelle attività calabriane nel mondo. Inoltre i capitolari hanno eletto il nuovo Casante, che è don Massimiliano Parrella, e la nuova Madre Generale, confermando in questo incarico Sor. Lucia Bressan.

I Capitoli si sono conclusi domenica 29 maggio, mentre lunedì 30 i capitolari si sono recati a Roma per l’udienza. Partiti di notte in pullman da San Zeno in Monte, i partecipanti sono arrivati di primo mattino a Roma, accolti dalla comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe. Dopo la celebrazione di una S. Messa in parrocchia gremita di fedeli, accorsi anche per salutare il nuovo Casante don Massimiliano Parrella che di quella comunità era parroco, la Famiglia Calabriana si è recata in Vaticano per l’udienza con Papa Francesco nella Sala Clementina. E’ stata un’emozione intensa quando il Pontefice è entrato nella Sala, accolto da un grande applauso. Padre Miguel Tofful, che si è molto adoperato per organizzare l’incontro, ha rivolto un messaggio di saluto al Papa a nome dell’Opera. Poi c’è stato il discorso del Papa, dopodichè il Casante don Massimiliano e Madre Lucia hanno consegnato al Pontefice il quadro raffigurante un’icona di San Giovanni Calabria, con dietro le firme di tutti i partecipanti all’udienza. Infine, prima del congedo e della foto di gruppo, ognuno ha potuto salutare personalmente Francesco stringendogli la mano.