Si è concluso recentemente il progetto dell’Autostrada del Brennero “Qualità del sonno qualità del lavoro” con la consulenza anche per la seconda edizione del Centro di Medicina del sonno di Negrar: esaminati il 10% dei dipendenti della Società

Si è concluso recentemente un nuovo progetto di collaborazione tra il Centro di Medicina del Sonno, di cui è responsabile il dottor Gianluca Rossato, e l’Autostrada del Brennero. Dopo la partnership nella campagna #nonmoriredisonno (vedi articolo) durante la quale è stata indagata la prevalenza della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) degli autotrasportatori che transitano sulla A22, la Società autostradale e il Centro di Negrar hanno portato a termine la seconda edizione dell’iniziativa “Qualità del sonno e qualità del lavoro”.

 

“Nel programma di formazione dei dipendenti, la Società Autostrada del Brennero, attraverso il Servizio di Prevenzione e Protezione, ha deciso per il secondo anno di dedicare alcune ore all’importanza del sonno per la salute e la sicurezza sul lavoro, avvalendosi ancora della nostra collaborazione” spiega Davide Tonon, tecnico di neurofisiopatologia del Centro che ha seguito l’iniziativa.

 

“Il progetto è durato tre mesi (da novembre 2018 a gennaio 2019) – prosegue – dopo una serie di incontri con i dipendenti è stata avanzata la proposta, per chi lo desiderasse, di effettuare una polisonnografia (nella foto di copertina la preparazione di un paziente per l’esecuzione dell’esame in ospedale), l’esame per la diagnosi dei disturbi del sonno e in particolare dell’OSAS”. Hanno aderito alla seconda edizione della campagna, 26 persone alle quali è stato consegnato un polisonnigrafo portatile da utilizzare per una notte. Inoltre è stato chiesto loro di compilare un questionario sull’eccessiva sonnolenza diurna e un diario del sonno (vedi video che mostra come si esegue una polisonnografia).

 

“I dati registrati dalla polisonnografia sono stati inviati direttamente al nostro centro per la refertazione. La diagnosi è stata consegnata, nel rispetto della privacy, direttamente alla persona interessata, senza nessun contatto con l’azienda”, sottolinea Tonon. Nel corso delle due edizioni è stato studiato il 10% dei dipendenti totali della Società.

 

Dall’ultima indagine è emerso che il 15% dei dipendenti soffre di Sindrome delle apnee ostruttive del sonno, contro il 20% stimato sulla popolazione generale. “Ventisei persone non sono un campione statisticamente significativo – conclude il dottor Gianluca Rossato -. Ha valore perché rientra in un progetto di sensibilizzazione verso un problema che è causa di molti incidenti stradali mortali provocati da colpi di sonno. E’ importante che a effettuare questa iniziativa, per il secondo anno, sia una società autostradale, avvalendosi dell’esperienza pluriennale del nostro centro sui disturbi del sonno”.