Natale 2020. Pubblichiamo l’augurio per il Santo Natale del superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. “Vedere sorgere la sua stella non era scontato allora e non è scontato adesso, in particolare in questo periodo in cui cerchiamo punti di riferimento, per non viaggiare nel vuoto, nel buio e senza direzione…”

Pubblichiamo l’augurio per il Santo Natale del superiore generale dell’Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful. Al Casante si unisce la Direzione dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria rivolgendo un augurio di serenità, per le imminenti feste di fine anno, e di speranza, per un 2021 di ritorno alla normalità, ai collaboratori dell’ospedale, ai pazienti e a tutti coloro che manifestano la loro vicinanza tramite web e social.

Pensando al Natale di quest’anno particolare e ad un messaggio di speranza in mezzo alla situazione che viviamo, mi colpiscono particolarmente le parole che troviamo nel vangelo di Matteo, subito dopo la nascita di Gesù, prima dell’arrivo dei Magi: “Abbiamo visto sorgere la sua stella…” (Mt 2,2). Vedere sorgere la sua stella non era scontato allora e non è scontato adesso, in particolare in questo periodo in cui cerchiamo punti di riferimento, per non viaggiare nel vuoto, nel buio e senza direzione. Vedere la stella è il punto di partenza di tutto. Ma per vederla bisogna alzare lo sguardo al cielo e cercarla.

Spesso nella vita ci si accontenta di guardare per terra, le cose contingenti e superficiali. Invece per vivere davvero serve una meta alta, che ci spinge a mantenere alto lo sguardo e a decidere di mettersi in cammino, cogliendo l’invito a muoversi, a uscire, a rischiare, affrontando la fatica quotidiana della marcia e accettando gli imprevisti. Questa fatica la sperimentiamo tutti, in modo particolare in questo momento difficile che viviamo.

Siamo in una epoca nuova, in un mondo nuovo, cambiato, con nuovi paradigmi. La pandemia sta continuando a causare ferite profonde, smascherando le nostre vulnerabilità. Molti sono i morti, moltissimi i malati, in tutti i continenti. Tante persone e tante famiglie vivono un tempo di grosso disagio, a causa dei problemi socio-economici, che colpiscono i più poveri e non solo.

Il tema sanitario è diventato una priorità, un problema a prendere sul serio con tutte le misure che sono a nostra disposizione cercando sempre i nuovi adattamenti per i tempi nuovi che nonostante tutta la situazione difficile sono tempi di Dio e di nuove opportunità per le nostre vite e per la vita del mondo. Bisogna sempre avere questo sguardo che va oltre sapendo che i tempi nuovi richiedono sempre nuovi adattamenti e libertà di slancio come direbbe don Calabria.

La stella del Natale rimane oggi accesa più che mai. La luce di Cristo nato a Betlemme rimane come punto di riferimento per ogni situazione che vive l’uomo e la donna e l’intera umanità. Non c’è pandemia, non c’è crisi che possa spegnere questa luce. Accogliamola, lasciamola entrare nei nostri cuori, apriamoci a ricevere la luce che dissipa le ombre di un mondo chiuso. Tendiamo la mano a chi ha più bisogno, così Dio nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi.

Questo sarà possibile nella misura che rispondiamo alla chiamata del nostro carisma e del nostro Fondatore, prendendoci cura dei più deboli, dei malati e degli anziani. A queste esigenze dobbiamo rispondere non solo come persone singole, ma anche a partire del gruppo di appartenenza, dal ruolo che abbiamo, dai nostri principi carismatici. Metterci sempre in cammino per offrire una guarigione al mondo d’oggi che ne ha tanto bisogno. Direi partire insieme, come i Magi, non ciascuno per conto proprio seguendo le proprie strade.

 “Abbiamo visto sorgere la sua stella…”. Fratelli e sorelle, oggi siamo invitati a vedere sorgere questa stella incoraggiandoci uno all’altro, condividendo fatiche e sogni insieme, con la speranza di una nuova umanità, sapendo che siamo noi oggi i portatori di speranza che tanto hanno bisogno le persone. Guardando la Sua stella che spunta all’orizzonte siamo avvolti della sua luce e trasformati dal di dentro per continuare il nostro cammino senza mai stancarci e scoraggiarci

Coraggio! Camminiamo incontro a questa luce, mantenendo alto lo sguardo! La nostra missione sia quella di riconoscere ed accogliere la luce di Cristo, stella del Natale, per continuare ad irradiare la luce, la speranza e la vicinanza dell’amore di Dio tra di noi, come lo contempliamo e celebriamo in questi giorni santi.

Buon e Santo Natale a tutti voi e alle vostre famiglie. Che la luce del Bambino Gesù riempia i nostri cuori. Dio vi benedica e accompagni sempre con doni e grazie particolari in questo Natale e nel prossimo Anno Nuovo!

Miguel Tofful
Superiore Generale dell’Opera Don Calabria

Nella foto: una Natività realizzata nell’Atelier di Arteterapia del Dipartimento di Riabilitazione dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria da Andrea, ricoverato a causa di un incidente e accanto una riflessione di don Primo Mazzolari che riportiamo qui sotto. La Natività e la riflessione sono state tratte dal biglietto natalizio dell’Irccs di Negrar.

Egli viene…
Egli viene.
E con Lui viene la gioia.
Se lo vuoi, ti è vicino.
Anche se non lo vuoi, ti è vicino.
Ti parla anche se non parli.
Se non l’ami, egli ti ama ancor di più.
Se ti perdi, viene a cercarti.
Se non sai camminare, ti porta.
Se tu piangi, sei beato perché lui ti consola.
Se sei povero, hai assicurato il regno dei cieli.
Se hai fame e sete di giustizia, sei saziato.
Se perseguitato per causa di giustizia,
puoi rallegrarti ed esultare.
Così entra nel mondo la gioia,
attraverso un bambino che non ha niente.
La gioia è fatta di niente,
perché ogni uomo che viene al mondo
viene a mani vuote.
Cammina, lavora e soffre a mani vuote,
muore e va di là a mani vuote.
don Primo Mazzolari