Il mal di testa ricorrente nei bambini e negli adolescenti è motivo di apprensione per i genitori, ma una delle cause piu’ frequenti di cefalea è l’eccessivo sforzo visivo, causato dall’astenopia. Per diagnosticarla non basta una semplice misurazione della vista, come spiega il dottor Giuliano Stramare

La cefalea è un disturbo molto frequente in età scolare ed adolescenziale: studi recenti indicano che il 25-30% dei bambini in questa fascia di età ha avuto almeno un episodio di mal di testa nel corso dell’anno. Per i genitori un bambino che lamenta cefalea, soprattutto se ricorrente, è spesso causa di apprensione per il timore che ci sia una grave patologia alla base del disturbo; fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la cefalea che colpisce i bambini è primaria, non riconducibile, cioè, ad una patologia sottostante. Ciò nondimeno un mal di testa frequente e ricorrente può ostacolare la vita scolastica e sociale del bambino.

“Una delle cause più frequenti di cefalea in età scolare è l’eccessivo sforzo visivo”, afferma il dottor Giuliano Stramare, responsabile della Oftalmologia Pediatrica. “In questo caso la cefalea è il più evidente sintomo di un corteo sintomatologico che può comprendere anche lacrimazione, rossore congiuntivale, dolore oculare, svogliatezza, visione offuscata e doppia dell’immagine (diplopia). Un insieme di sintomi che prende il nome di astenopia

L’astenopia da cosa è causata?

Si tratta del risultato di un difetto visivo latente che provoca un eccessivo affaticamento durante la visione per vicino. Per questo motivo i sintomi raramente sono presenti al mattino ma compaiono durante la giornata e peggiorano nel pomeriggio/sera; sono molto legati allo studio e all’attività per vicino, quindi presenti quasi tutti i giorni e migliorano solo nel fine settimana o nei periodi di vacanza quando non vi è frequenza scolastica.

Quanto possono influire le nuove tecnologie come gli smartphone?

L’abuso di tutti i device che richiedono uno sforzo visivo per vicino come telefonini, videogiochi, palmari contribuiscono a peggiorare i sintomi.

Per comprendere il problema è sufficiente effettuare una misurazione visiva?

La misurazione di una buona acuità visiva eseguita da ottici o optometristi non è sufficiente a garantire l’assenza di un difetto visivo. I bambini, spesso, riescono ad avere una buona vista, nonostante un difetto, grazie ad involontari spasmi muscolari che sono la causa dell’astenopia. La diagnosi si fa con una visita oculistica completa che preveda lo studio della motilità oculare e l’utilizzo di un particolare collirio che mette a riposo la muscolatura intrinseca oculare (cicloplegia) e che solo un medico oculista può utilizzare.

Quale terapia è necessaria?

La terapia è prima di tutto comportamentale e ambientale: è necessario limitare gli eccessi di visione da vicino e coinvolgere i bambini in sport ed attività all’aria aperta: i nostri occhi “vanno a riposo” solo quando fissano oggetti distanti più di 5 metri da noi; durante l’attività di studio dobbiamo assicurare una corretta postura ed una buona illuminazione.  Garantito questo, l’oculista potrà prescrivere un paio di occhiali che garantiscano la buona visione, correggendo eventuali difetti visivi, e permettendo di contrarre in maniera meno spasmodica la muscolatura intrinseca durante la vista per vicino. E ricordiamoci: se avete un bambino in età scolare meglio regalargli una bicicletta che un telefono cellulare!