Gli istruttori del Centro di Formazione IRC dell’Ospedale hanno formato 24 ragazzi di un liceo cittadino che a loro volta sono andati nelle scuole e nei grest ad insegnare le manovre di rianimazione cardipolmonare
L’ultimo appuntamento di questo inizio d’estate sarà domani, lunedì 18 giugno, al Grest della parrocchia di San Zeno, lo storico rione veronese. Gli istruttori del Centro di Formazione IRC (Italian Resuscitation Council) dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria faranno però solo da supervisori: ad insegnare le manovre di rianimazione cardiopolmonare ai ragazzini di quinta elementare e della prima e seconda media ci penseranno ventiquattro ragazzidella terza classe del Liceo Fracastoro che, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno ottenuto il brevetto di istruttori non sanitari di BLSD. Un acronimo che significa Basic Life Support and Defibrillation e indica quelle manovre salvavita, compreso l’uso del defibrillatore automatico, che se vengono attuate prontamente in caso di arresto cardiaco salvano appunto la vita.
I giovani istruttori non saranno alla loro prima esperienza: hanno già insegnato come si attua correttamente un massaggio cardiaco a un centinaio di studenti della scuola media di Parona e a cinquanta dell’Istituto comprensivo Pertini del Salval. Poi si sono recati nella parrocchia di Santa Maria Regina, in via Pancaldo, per “istruire” un centinaio di animatori del Grest, ragazzi che andavano dalla prima alla quarta superiore. Adesso è la volta del Grest di San Zeno.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro in un ambito così particolare s’inserisce in un’iniziativa più ampia, promossa dalla campagna europea “Kids save live” (patrocinata dall’OMS) e che da anni è portata avanti in Italia all’IRC. “Il nostro intento è quello di introdurre l’insegnamento della rianimazione cardio-polmonare nei programmi scolastici delle scuole italiane – spiega il dottor Marco Boni, responsabile del Centro IRC di Negrar -. La letteratura medica spinge con forza a divulgare la cultura della rianimazione tra i ragazzi delle medie e delle superiori, per addestrare il maggior numero di persone a soccorrere le vittime dell’arresto cardiaco approntando le manovre rianimatorie di base nei primi attimi dell’evento”.
In Danimarca i corsi BLSD sono stati introdotti nelle scuole già nel 2001. Questo ha fatto sì che in dieci anni le rianimazioni con esisti positivi effettuate da testimoni dell’arresto cardiaco siano passate da una percentuale del 21,1% al 44,9%, triplicando così la sopravvivenza di tali pazienti (dal 2,9% al 10,2%). In Italia la percentuale di soccorso da parte di persone presenti sul luogo dell’evento è del 15%, nonostante il 70% degli arresti cardiaci avvenga in presenza di qualcuno. “L’arco di tempo per scongiurare il decesso o esiti altamente invalidanti provocati dall’arresto cardiaco è di tre o quattro minuti. Difficilmente l’ambulanza può giungere sul posto così velocemente”, sottolinea il dottor Boni.
Il progetto proposto al liceo Fracastoro prevedeva due step. Il primo finalizzato al conseguimento della certificazione ufficiale di un corso BLSD organizzato da istruttori IRC con il superamento di un test teorico finale e una prova pratica di rianimazione su manichino. Il secondo era rivolto ai ragazzi che in possesso dei requisiti minimi e sufficientemente motivati avessero voluto proseguire per diventare istruttori. Il perfezionamento del percorso di istruttori è proseguito con due affinacamenti a istruttori esperti in corsi ufficiali IRC per poi iniziare autonomamente ad istruire nelle scuole e nelle altre sedi. La durata dell’intero percorso per l’anno scolastico appena concluso era di 30 ore obbligatorie; altre 20 opzionali equamente divise per il prossimo anno scolastico e quello successivo.