Un parto gemellare naturale non capita spesso, perché è possibile solo in determinate condizioni, ma presenta sempre dei vantaggi rispetto al cesareo. Noemi e Noah, questi i nomi dei due gemellni stanno bene, ed è in piena forma anche la mamma Mariana, che è stata seguita fin dall’inizio della gravidanza dall’Ambulatorio Gemelli. L’evento ha richiesto un’équipe numerosa per garantire la sicurezza della mamma e dei bambini

Nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 settembre la cicogna all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria ha fatto gli straordinari. Era da tempo che nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, diretto dal dottor Marcello Ceccaroni, non si assisteva a un parto gemellare per via naturale.

Noemi e Noah nella culla vicino alla mamma

Dopo una gravidanza a termine e più di 5 ore di travaglio, alle 2.40 del 25 settembre è nata Noemi di 2 chili e 250 grammi, seguita 10 minuti dopo dal fratellino Noah, di 2 chili e 700 grammi. Entrambi stanno bene, tanto che non si è reso necessario alcun supporto respiratorio e dormono indisturbati stretti uno all’altra, come nel grembo materno, accanto al letto della mamma.

Anche lei, la signora Mariana Ghemis, 29 anni, è in buona forma: a poche ore dal lieto evento si muove in tutta agilità, stupendo perfino il personale sanitario che l’ha assistita durante la notte. Papà Gregorii Poghirca, 36 anni, al momento della foto di rito era tornato nella loro casa di Borgo Roma per accudire gli altri due figli, Andreea di 6 anni, e Leonardo di 2 e mezzo. La famiglia è di origine moldava con cittadinanza rumena e sono a Verona dal 2016.

“Sono bellissimi”, afferma con orgoglio mamma Mariana guardando i suoi bimbi. che indossano due completini realizzati a mano dall’associazione “E’ andato tutto bene e anche in tempi abbastanza rapidi. Ringrazio tutti coloro che erano con me durante la notte, in particolare le ostetriche che non mi hanno mai lasciato nemmeno per un momento”.

La dott.ssa Alessandra Ghidini, responsabile dell’Ostetricia

“La signora è stata seguita fin dall’inizio della gravidanza nel nostro “Ambulatorio Gemelli” ed ha manifestato da subito il desiderio, se non ci fossero state controindicazioni, di avere un parto vaginale e non cesareo, come per i figli precedenti”, spiega la dottoressa Alessandra Ghidini, responsabile dell’Ostetricia, che ha assistito Mariana durante le nascite insieme al collega Francesco Cracco.

Le ostetriche Giorgia Baietta, Chiara Renoffio e Nicole Marconi con la dottoressa Ghidini subito dopo il parto

Il lieto evento ha richiesto una numerosa équipe per la sicurezza della mamma e dei bambini. Oltre ai due ginecologi, erano presenti le ostetriche Giorgia Baietta, Nicole Marconi, Chiara Renoffio e Claudia Rossi. Sono anche intervenuti il dottor Paolo Bonetti, direttore della Pediatria, e la collega Erica Dal Bon, l’anestesista Enrico Mantovani con l’infermiera Cristina Sona e l’operatrice del nido Cristina Aggio.

“Il parto naturale anche quando ci sono dei gemelli presenta vantaggi rispetto a quello cesareo, in termini di ripresa più rapida, con meno rischi di infezioni e di perdita di sangue. Il cesareo è a tutti gli effetti un intervento chirurgico”, prosegue la dottoressa Ghidini.Tuttavia non è sempre possibile, ma solo in determinate condizioni. Innanzitutto quando durante il travaglio non sorgono particolari complicanze e il primo bambino sia in posizione cefalica. Se anche il secondo gemello si presenta a testa in giù o può essere ruotato in posizione favorevole, si può procedere per via vaginale, altrimenti si interviene con il cesareo. Fondamentale inoltre è che la futura mamma sia molto motivata, come è stata Mariana, perché la fatica, non trascurabile, è doppia”, conclude la dottoressa Ghidini.