Il Dipartimento di Diagnostica per immagini ha acquisito la terza Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla, particolarmente adatta a chi soffre di claustrofobia

Il Dipartimento di diagnostica per immagini, diretto dal dottor Giovanni Carbogni, ha acquisito una terza Risonanza Magnetica.
Si tratta di una RM (Philips Ingenia) è ad alto campo magnetico (1,5 Tesla) che, in questa fascia, è considerata la più evoluta apparecchiatura disponibile al momento sul mercato.
Innanzitutto presenta delle caratteristiche che rendono l’esame per il paziente meno disagevole. Infatti dispone di un “gantry”, ovvero il foro di apertura della macchina dove è posizionata la persona, del diametro di 70 centimetri. L’apertura particolarmente ampia insieme a un innovativo sistema di illuminazione in grado di ridurre la tensione emotiva è adatto soprattutto ai soggetti claustrofobici e “oversize” (ancora oggi, circa il 5% delle persone si rifiuta di sottoporsi all’indagine nel momento del posizionamento all’interno della macchina).
Il modello Ingenia di Philips è innovativo perché è la prima Risonanza Magnetica in cui il segnale acquisito per ottenere le immagini viene trasmesso dalla macchina alla consolle di elaborazione non più attraverso il classico sistema di cavi (analogico), ma mediante fibre ottiche/digitali. Questo comporta una minore dispersione di informazioni, quindi immagini più nitide e la possibilità di eseguire l’esame in tempi più rapidi, anche grazie a “performances” particolarmente elevate del magnete.
La nuova Risonanza va ad affiancarsi alle altre due già presenti nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini (entrambe ad alto campo, da 1,5 Tesla). Sarà impiegata particolarmente per esami dell’apparato osteoarticolare e cardiovascolare.
Il Dipartimento di Diagnostica per immagini effettua circa 70 Risonanze Magnetiche al giorno.