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Il 10 e l’11 ottobre gli specialisti saranno disposizione al Centro Diagnostico Terapeutico per colloqui informativi sull’obesità e sugli interventi per affrontarla, tra cui il supporto psicologico e la chirurgia bariatrica. E’ necessaria la prenotazione

In occasione dell’Obesity Day, la Giornata di prevenzione dell’obesità che si tiene in tutto il mondo il 10 ottobre, l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria promuove due giorni di colloqui informativi gratuiti rivolti alle persone con problemi di sovrappeso e a tutti coloro che sono interessati ad avere maggiori informazioni sulla malattia e sugli interventi per affrontarla. Fra questi il supporto psicologico e la chirurgia bariatrica.

L’appuntamento è per martedì 10 e mercoledì 11 ottobre dalle 9 alle 17 al Centro Diagnostico Terapeutico di via San Marco 121 (Verona)dove a ricevere i cittadini sarà un team formato dalla dietista Federica Scali, dalla psicologa Eleonora Geccherle, dai chirurghi bariatrici Irene Gentile e Roberto Rossini e dal medico gastroenterologo Emanuela Fortuna (in allegato la locandina e il pieghevole esplicativo).

Non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale, ma la prenotazione ai numeri 045.6013493 o 045.6013024 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15).

L’obesità – che in Italia coinvolge 6 milioni di persone, il 10% della popolazione – non è un problema un mero estetico, ma rientra a pieno titolo nell’elenco delle patologie. Infatti un obeso ha un’aspettativa di vita inferiore a 10 anni rispetto a quella di un coetaneo normopeso, in quanto l’obesità è quasi sempre accompagnata da diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari e respiratorie.

Dieta ipocalorica e costante attività fisica sono le vie maestre per ottenere un calo ponderale. Ma quando i chili in eccesso sono davvero troppi e i vari tentativi per eliminarli sono falliti più volte, può intervenire la chirurgia bariatrica.

Dal 2015 presso l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria è stata avviata un’attività chirurgica per la cura dell’obesità, indicata per i pazienti con un indice di massa corporea (BMI) superiore a 40, ma anche oltre ai 35 se sono presenti altre patologie. Si rivolgono al Centro soprattutto donne (la media è di 30 anni) che nonostante molteplici tentativi non sono riuscite a perdere peso o lo hanno riacquistato, spesso con gli interessi, dopo un momentaneo dimagrimento.

A Negrar vengono effettuati due tipi d’intervento a seconda delle indicazioniIl bypass gastrico, condotto tramite il robot Da Vinci Xi, consiste nella creazione di una piccola sacca gastrica collegata direttamente al piccolo intestino. Riducendosi drasticamente l’ampiezza dello stomaco, il paziente avverte subito una sensazione di sazietà e contemporaneamente viene ridotto anche l’assorbimento del cibo.

In laparoscopia viene invece eseguita la sleeve gastrectomy che consiste nell’asportazione di gran parte dello stomaco. Questo assume la forma di un tubo collegato al duodeno. Anche la sleeve gastrectomy ha come risultato maggior senso di sazietà, non solo per la riduzione dello spazio di contenimento del cibo, ma anche perché viene asportata quella parte dello stomaco deputata alla produzione di un ormone che favorisce l’appetito.

Dopo, l’intervento, con entrambe le tecniche chirurgiche, il paziente arriva ad assumere una quantità di cibo fino a dieci volte inferire rispetto a quella consumata prima dell’operazione inducendo così un notevole calo ponderale.


Ma l’intervento fine a se stesso non è risolutivo se non accompagnato da un radicale cambiamento di stile di vita, dove il cibo non può più rappresentare una compensazione emotiva come spesso succede in molti pazienti obesi
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Per questo l’atto chirurgico viene preceduto da uno scrupoloso studio psicologico e delle abitudini alimentari per verificare l’idoneità del paziente prima e successivamente all’intervento.

A questo proposito l’ospedale di Negrar oltre ad avere un team multispecialistico la presenza di una psicologa e di una dietista, collabora con l’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale della Casa di Cura Villa Garda dove il paziente può svolgere un percorso psicologico e di educazione alimentare (in regime di ricovero o in day hospital) di tre settimane prima di accedere all’intervento.