Tre centri diurni, una piattaforma educativa online e la distribuzione di aiuti grazie al sostegno dall’Italia. Sono queste le principali attività portate avanti dalla Fondazione Don Calabria Ucraina nelle città di Kharkiv, Cernihiv e Stryi, mentre sempre più bambini e famiglie sono segnati dai traumi provocati dall’invasione russa che prosegue ormai da oltre un anno.

Un anno fa, subito dopo l’invasione russa, anche le attività della Fondazione Don Calabria Ucraina si sono trovate a dover fronteggiare l’emergenza del conflitto (vedi articolo). Grazie agli aiuti provenienti dall’Italia, con progetti sostenuti dall’Opera che hanno visto generosamente impegnato anche il personale del “Sacro Cuore”, gli operatori della Fondazione sono riusciti in questi mesi a dare continuità alla loro attività di aiuto a centinaia di bambini e famiglie in difficoltà, superando enormi problemi.

I collaboratori calabriani sul campo ci riferiscono che in Ucraina la vita prosegue a singhiozzo, seguendo il ritmo dei bombardamenti che a turno colpiscono un po’ tutto il territorio. Qualcuno li chiama con ironia “la discoteca”, perché spesso le bombe arrivano di notte con rumori e luci che ricordano vagamente l’atmosfera tipica di alcuni locali notturni.

Tantissimi sono i profughi interni, fuggiti dalle zone dove si combatte per rifugiarsi in aree solo appena più sicure. Innumerevoli le famiglie divise, i bambini separati dai genitori oppure orfani, le donne sole con i mariti al fronte, gli anziani strappati alle loro case. Si possono solo immaginare i traumi che queste persone hanno affrontato e affrontano ogni giorno, anzi ogni ora perché qui si vive nella precarietà più assoluta, in attesa di una sirena o di un botto che fa crollare il cielo sopra la testa. Con le persone più fragili, come gli orfani e i disabili, che sono doppiamente in difficoltà e molto spesso non possono contare su nessun aiuto.

È in questo contesto che la Fondazione Don Calabria Ucraina è impegnata a dare un sostegno materiale e psicologico a tanti bambini e ai loro genitori. Prima del 24 febbraio 2022 le attività della Fondazione erano concentrate su Kharkiv e si rivolgevano in particolare ai bambini e alle famiglie in difficoltà a causa del conflitto nel Donbass che andava avanti dal 2014. Dopo l’invasione russa dello scorso anno, Kharkiv è stata tra le città più martoriate dai bombardamenti e la maggior parte degli abitanti ha dovuto cercare rifugio altrove. Alcuni operatori della Fondazione si sono trasferiti in altre città ucraine e anche la maggior parte dei bambini sono scappati.

Ma nonostante le gravi difficoltà la Fondazione Don Calabria Ucraina, sostenuta dall’Opera in Italia e da molti benefattori, ha continuato a dare sostegno concreto sul territorio adattandosi alla situazione così mutevole e agli enormi bisogni della popolazione. Attualmente le sedi operative sono tre: a Kharkiv nella parte orientale del Paese al confine con la Russia, a Cernihiv che si trova a 150km a nord di Kiev verso il confine con la Bielorussia, e infine a Stryi, vicino a Leopoli nella parte occidentale a pochi km dalla Polonia.

I centri diurni

In ognuna delle sedi operative è attivo un centro diurno che funziona da lunedì a sabato. Questi centri rappresentano un’oasi per molti bambini che qui possono svolgere attività di formazione e scolarizzazione di base, laboratori, lavori di gruppo. Ma il sostegno più importante è senza dubbio quello psicologico. La guerra comporta lutti, sofferenze, separazioni e traumi difficili da superare. Ecco dunque che gli operatori della Fondazione hanno ritenuto fondamentale proporre momenti di consulenza psicologica per bambini e genitori, gruppi di parola per le madri costrette a emigrare senza i mariti, sessioni di arteterapia dove le persone possono esprimere attraverso l’arte i propri disagi ed elaborare le paure.

Le attività online

Dal momento che uscire di casa è rischioso e non sempre la situazione lo permette, si è pensato di sviluppare anche una proposta di sostegno online. Per questo la Fondazione ha sviluppato una piattaforma educativa dove poter svolgere alcune attività a distanza con i bambini e le consulenze psicologiche rivolte agli adulti. Sulla piattaforma si fanno lavori con gruppi di parola e gruppi di approfondimento su tematiche educative, sessioni di arteterapia, seminari di formazione per operatori e volontari, incontri individuali di supporto ai genitori colpiti dalle ostilità.

La distribuzione di aiuti

Un terzo filone del lavoro eseguito dalla Fondazione è la distribuzione di aiuti, iniziata poco dopo lo scoppio del conflitto per portare generi di prima necessità a coloro che hanno perso tutto. Grazie al materiale arrivato in particolar modo dall’Italia sono stati distribuiti generi alimentari, vestiti e attrezzature educative a decine di famiglie. Ecco un breve riepilogo degli aiuti consegnati nel 2022:

  • acquisto e consegna di alimentari al centro De Paul per i senzatetto e alla stazione di Kharkiv per 40 persone senza fissa dimora
  • acquisto e distribuzione di materiale didattico/educativo (12 scatole da 40 kg ciascuna) per 20 bambini nei rifugi presso le stazioni della metropolitana
  • distribuite a Kharkiv 50 tonnellate di vari generi di prima necessità, quali cibo, prodotti per igiene e vestiti per oltre 4,500 persone
  • acquisto e consegna di 50 pacchi alimentari alla popolazione del villaggio di Rohan, nel distretto di Kharkiv, rimasta sotto occupazione russa nella zona di guerra
  • acquisto e consegna di 50 pacchi alimentari agli sfollati interni di Stryi
  • acquisto e consegna di medicinali di urgenza per 40 persone a Stryi
  • acquisto e consegna di 90 set di biancheria intima e un fornello da cucina per 40 bambini (da 1 a 3 anni) accolti in ospedale a Stryi ed evacuati dalla regione di Zaporizhzia

Le perle dell’Opera

Si calcola che attraverso il progetto portato avanti dalla Fondazione Don Calabria Ucraina in questo anno tremendo di guerra si sia riusciti a raggiungere oltre mille bambini (300 nei centri diurni e 900 nelle attività online), ai quali bisogna sommare 600 adulti dei territori non occupati e circa 80 operatori e volontari che hanno partecipato alle attività di formazione.

Il tutto grazie all’impegno eroico di 9 operatori, tra educatori, psicologi e tecnici, guidati dal coordinatore Ruslan Lavlinskyi, che con competenza e grande sacrificio mantengono un contatto con i bambini e i genitori garantendo una presenza capace di infondere speranza in una realtà dove già sopravvivere ogni giorno è una conquista.