Il corso ritorna in presenza dal 3 al 7 ottobre all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. Al centro il viaggiatore come sentinella dei virus che si spostano nel mondo e quindi fondamentale per impedire la diffusione di malattie non endemiche, che per questo devono essere conosciute dagli operatori sanitari ai quali egli si rivolge nel caso di sintomi post-viaggio.

Il Covid-19 non è stato ancora sconfitto, ma grazie ai vaccini questa estate ha segnato un ritorno alla “normalità”, che significa anche ripresa dei viaggiatori all’estero. Lo testimonia l’affluenza all’ambulatorio di Medicina dei viaggi dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria, ritornata ai numeri pre-pandemia, con una media di circa 20-25 viaggiatori ogni seduta che si rivolgono al medico per avere una consulenza prima di partire.

“In genere il viaggiatore che si reca in lidi lontani viene identificato come il fortunato benestante che ha il tempo di riservarsi questo svago. Nulla di più sbagliato”, sottolinea il dottor Andrea Rossanese, medico esperto in ‘Travel Medicine’ del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali. Infatti il viaggiatore non sempre è il turista, ma è anche colui che deve spostarsi per lavoro, il missionario, il cooperante o il migrante. Inoltre le varie tipologie di viaggio oggi consentono ad un’ampia fetta di popolazione di dedicarsi al turismo oltreoceano.

IL VIAGGIATORE SENTINELLA DEI VIRUS CHE SI SPOSTANO NEL MONDO

“Ma non solo – riprende il medico – il viaggiatore è prezioso in quanto ‘sentinella’ delle infezioni che si spostano nel mondo insieme alle persone. Oggi, con i mezzi di cui disponiamo, in 24-36 ore possiamo recarci in altri continenti e ritornare nel nostro Paese da qualsiasi altra parte del mondo. Il tempo sufficiente per incubare la maggior parte delle malattie cosiddette d’importazione che poi si manifestano a casa. Per questo è importante che i medici dei Pronto Soccorso, quelli di medicina generale e i pediatri di libera scelta familiarizzino con queste patologie. Solo così possiamo curare nel migliore modo possibile le persone colpite e arginare la diffusione anche da noi di malattie non endemiche”.

COME CI HA INSEGNATO IL COVID

Covid docet. La capacità di trasmissione del virus Sars-CoV-2 da parte di un paziente asintomatico o pre-asintomatico,ì è stata descritta per la prima volta nel gennaio del 2020 dal team dell’Università di Monaco. I ricercatori, coordinati da Camilla Rothe, hanno ricostruito la storia di un cittadino tedesco che aveva contratto il virus da una donna di Shanghai in viaggio di lavoro nella capitale della Baviera, ma priva di sintomi. “Questo è un chiaro esempio di come l’osservazione di un viaggiatore possa determinare la gestione di un’intera pandemia, in questo caso con l’isolamento anche degli asintomatici perché fonti di contagio

RITORNA IN PRESENZA IL CORSO DI MEDICINA DEI VIAGGIATORI

Diffondere la coscenza sulle principali malattie d’importazione è un obiettivo che da 15 anni si pone il Corso di Medicina dei viaggiatori in programma quest’anno dal 3 al 7 ottobre all’Ospedale di Negrar in collaborazione con il Programma regionale viaggiatori internazionali (per il programma e le iscrizioni clicca qui). “Dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia, ritorniamo in presenza con un momento di formazione utile non solo ai tropicalisti, ma anche a tutti gli operatori sanitari a cui si rivolgono in genere i viaggiatori colpiti da determinati sintomi una volta tornati a casa – sottolinea il medico -. Saper associare una febbre, per esempio, all’area interessata dal viaggio, e quindi a una patologia ben precisa, consente di formulare un’ipotesi diagnostica che non solo incide sulla salute del paziente, ma anche della comunità che lo circonda”

IL CORSO: PRE E POST VIAGGIO, CON UN FOCUS SU ARBOVIROSI (WEST NILE…) E VAIOLO DELLE SCIMMIE

Il corso vedrà come docenti, oltre al dottor Rossanese, medici infettivologi – tra cui il dottor Federico Gobbi, direttore delle Malattie Infettive e Tropicali di Negrar – e specialisti in igiene e sanità pubblica. “Il programma è diviso in tre parti: il pre-viaggio; approfondimento su malaria, arbovirosi (West Nile, Dengue, Zika, Chikungunya…) e malattie emergenti (vaiolo delle scimmie); e infine il post-viaggio.

IN FUTURO UN APP PER IL VIAGGIATORE IN… VIAGGIO

“Dal punto di vista del servizio all’utente – riprende Rossanese – il nostro Ambulatorio si occupa della consulenza prima della partenza con le relative vaccinazioni, se necessarie, ed è un punto di riferimento per eventuali problemi di salute che si presentano al rientro. Per il ‘viaggiatore in viaggio’ abbiamo dei progetti che potrebbero concretizzarsi con un semplice numero di telefono o indirizzo mail a cui rivolgersi in caso di necessità oppure con un’APP, sull’esempio di quanto già fanno i nostri colleghi catalani o svizzeri.  In Paesi poco organizzati da punto di vista sanitario è davvero prezioso avere una ‘guida’ a cui chiedere indicazioni su quali farmaci prendere o come comportarsi in caso di febbre o altri sintomi”.

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