Si rafforza la collaborazione tra la Neurologia e il Centro neurologico di Minsk con la presenza a Negrar di medici bielorussi
Prosegue e si rafforza la collaborazione nel campo della formazione neurologica tra l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria e il Centro di riferimento scientifico nazionale neurologico e neurochirurgico di Minsk, in Bielorussia. Nell’ambito di tale progetto, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, due medici bielorussi sono stati ospiti a Negrar, dove hanno potuto seguire da vicino l’attività svolta nell’Unità operativa di Neurologia e Neurofisiologia clinica, diretta dal dottor Claudio Bianconi.
Nel corso di questo primo scambio formativo si è realizzato un vivace e interessante confronto sulla diagnosi e il caring dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia neurodegenerativa con un’incidenza molto simile in Italia e in Bielorussia. «La presa in carico di questi pazienti è un tema molto delicato ed è fondamentale la possibilità di confrontarsi a livello internazionale sulle terapie più appropriate e sulle prospettive di ricerca», spiega il dottor Bianconi.
Con i medici bielorussi si è parlato anche dei protocolli e degli standard da seguire nella gestione di alcune delle patologie neurologiche più frequenti. «In Bielorussia ci sono molti medici preparati, ma dopo tanti anni di isolamento internazionale hanno la necessità di conoscere e condividere le linee guida applicate in Europa riguardo ad alcune malattie», dice il dottor Gianluca Rossato, il neurologo che ha seguito i medici Yuliya Rushkevich e Caleb Zabrodzets nella loro permanenza a Negrar. Proprio il dottor Rossato, specialista dei disturbi respiratori del sonno e responsabile del Centro a essi dedicato, ha illustrato ai due medici il metodo diagnostico della polisonnografia e il funzionamento di altri strumenti come l’elettromiografia.
La collaborazione tra il Sacro Cuore Don Calabria e il Centro neurologico di Minsk, suggellata lo scorso settembre a Negrar, è un progetto di ampio respiro fortemente voluto dal nunzio apostolico in Bielorussia, il veronese mons. Claudio Gugerotti, in accordo con il Ministero della Salute dell’ex Repubblica Sovietica. Si tratta di una collaborazione che va ad ampliare l’attività all’estero del Sacro Cuore, già presente da molti anni con programmi di cooperazione negli ospedali dell’Opera Don Calabria a Marituba, in Brasile, e a Luanda, in Angola.
Ora il progetto formativo rivolto ai medici bielorussi proseguirà con altri scambi e in prospettiva si aprirà a nuovi settori. «Nei prossimi mesi è prevista la visita di altri colleghi provenienti da Minsk per effettuare percorsi formativi specifici sull’epilessia e sulle malattie cerebrovascolari. L’obiettivo è quello di formare dei medici che poi possano a loro volta fare formazione nel loro Paese, dal momento che lavorano nel Centro di riferimento nazionale per la Neurologia e la Neurochirurgia», conclude il dottor Bianconi. Inoltre si sta valutando per il 2016 la possibilità che i neurologi del “Sacro Cuore” si rechino a Minsk per organizzare con i due colleghi bielorussi un corso di elettromiografia e polisonnografia da proporre ai medici locali.