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Il ruolo fondamentale del medico di medicina generale per la presa in carico del paziente affetto da Net: se ne parla sabato 3 dicembre in un convegno all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria

L’ospedale Sacro Cuore Don Calabria lancia un progetto pilota di collaborazione con i medici di medicina generale per la presa in carico dei pazienti affetti da tumori neuroendocrini (NET-Neuroendocrine Tumours), una patologia neoplastica rara che conta 2-5 nuovi casi all’anno ogni 100mila persone.

Il primo incontro si terrà sabato 3 dicembre nella sala convegni Fr. Perez ed è promosso dall’Ambulatorio multispecialistico NET, coordinato dall’oncologa Stefania Gori e dal chirurgo Letizia Boninsegna.

I NET del pancreas, del tratto gastrointestinale e del polmone sono un gruppo eterogeneo di patologie sia per localizzazione sia per aggressività (benigni o maligni) che hanno origine dalle cellule del sistema neuroendocrino. A differenza di altre forme tumorali che colpiscono lo stesso organo, per esempio il pancreas, hanno ampie opportunità terapeutiche e prognosi favorevoli.

“Se adeguatamente seguiti in tutte le fasi della malattia, sono pazienti che hanno una lunga aspettativa di vita e possono godere di una buona qualità di vita. Personalmente sto seguendo persone che ho operato nel 1997 e oggi stanno bene – spiega la dottoressa Boninsegna -. Proprio per questo lungo percorso di malattia è molto importante la collaborazione dei medici di medicina generale, che devono essere e sentirsi direttamente coinvolti nella gestione del paziente. In particolare durante il follow up, sapendo riconoscere in tempo un’eventuale recrudescenza della patologia. Il nostro intento quindi è creare un filo diretto con i medici di base del Veronese, cosa che già avviene con quelli dei nostri pazienti”.

I tumori neuroendocrini raramente necessitano di chemioterapia poiché la loro caratteristica è la presenza di recettori sulla membrana cellulare “Essi sono come le serrature delle porte, indicano quale chiave usare per entrare nella cellula – spiega ancora il chirurgo – L’80-90% dei NET dispongono dei recettori della somatostatina. Farmaco che viene somministrato al paziente ogni mese nello studio del suo medico di famiglia, che ha così l’opportunità periodica, più dello specialista, di valutare lo stato di salute del paziente”.

La giornata di sabato 3 dicembre (vedi programma allegato) avrà una prima parte in cui verranno presentati dagli specialisti dell’Ambulatorio NET le modalità diagnostiche e i trattamenti dei tumori neuroendrocrini, mentre nella seconda parte sarà lasciata la parola ai medici di medicina generale che esporranno la loro esperienza nella gestione dei pazienti.

All’incontro interverranno anche la professoressa Paola Tomassetti, dell’Università di Bologna, una delle massime esperte nazionali di questa forma tumorale, e il vicepresidente nazionale dell’Associazione pazienti NetItaly, Giorgio Piffer, che porterà la voce dei malati.

L’Ambulatorio NET segue un centinaio di pazienti con circa cinque nuovi casi all’anno ed è inserito all’interno del Dipartimento Oncologico, diretto dalla dottoressa Gori. Ne fanno parte specialisti anatomopatologi, chirurghi generali e toracici, endocrinologi, diabetologi, gastroenterologi, medici nucleari, oncologi, radiologi e radiologi interventistici, e psicologi.

“Il “Sacro Cuore Don Calabria ha una caratteristica unica per la presa in carico dei pazienti colpiti da questa forma tumorale – conclude la dottoressa Boninsegna – in quanto dispone in loco di tutte le specialità e di tutta la tecnologia necessarie per la diagnosi, la terapia e il follow up richiesti da questa patologia”.

Per informazioni e iscrizioni al convegno: 045.6013208 o www.sacrocuore.it alla voce “Formazione” nel menù.