Una sintesi filmata racconta la prima tappa del progetto promosso dal Centro Decadimento Cognitivo del Sacro Cuore per coinvolgere le realtà del territorio

Il progetto
Percorsi di stimolazione cognitiva per i pazienti con diagnosi di demenza, iniziative di sostegno alle loro famiglie e creazione di un’alleanza con le realtà economiche e sociali del territorio. Sono questi i tre pilastri del nuovo progetto promosso dal Centro Decadimento Cognitivo dell’ospedale Sacro Cuore di Negrar, afferente all’Uoc di Neurologia diretta dal dott. Claudio Bianconi.

Il filmato
La prima tappa del progetto si è svolta lo scorso 3 ottobre al Museo Nicolis di Villafranca, con un convegno dal titolo “Officina della memoria”. Nella videogallery qui sotto c’è la sintesi filmata del convegno, con le interviste ai relatori che presentano il neonato progetto di alleanza tra ospedale, pazienti, familiari e territorio.

Gli obiettivi
Già da alcuni anni il Centro porta avanti un percorso specifico per i pazienti ai quali è diagnosticata una qualche forma di demenza, in particolare il morbo di Alzheimer. Si tratta di cicli di incontri per piccoli gruppi di malati, dove vengono proposte attività per favorire in loro il maggior mantenimento possibile delle funzioni cognitive, quali il linguaggio, la memoria e l’attenzione. Parallelamente è partita una proposta rivolta ai familiari dei malati, per aiutarli a trovare le strategie più appropriate nell’assistenza ad una persona affetta da demenza.

Ora però il Centro ha deciso di fare un passo in più. Attraverso il nuovo progetto c’è infatti la volontà di aprirsi alle realtà del territorio, con l’obiettivo di far uscire i malati e le famiglie dall’isolamento e dalla solitudine che spesso risultano più gravosi della malattia stessa. Proprio la collaborazione del Museo Nicolis rappresenta una prima significativa risposta del territorio all’iniziativa che proseguirà con altre proposte e incontri nel corso del 2016.

Il convegno
Il convegno “Officina della memoria”, che è stato introdotto dal presidente dell’ospedale Sacro Cuore, fratel Gedovar Nazzari, e dai saluti dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Verona, Anna Leso, è stato aperto da un intervento della dott.ssa Zaira Esposito, responsabile del Centro Decadimento cognitivo del Sacro Cuore, che ha parlato della differenza fra decadimento cognitivo fisiologico e patologico. Molto toccante è stata la testimonianza del dott. Alberto Cester, direttore del Centro Decadimento cognitivo dell’ospedale di Mirano (Ve), che ha raccontato la sua esperienza di figlio di una madre affetta da Alzheimer. In chiusura è intervenuta la dott.ssa Paola Poiese, psicologa e psicoterapeuta del Sacro Cuore, con alcune considerazioni sull’impatto emotivo della demenza sui pazienti e sulle famiglie.