La vaccinazione anti-Covid 19 è fortemente raccomandata anche in gravidanza in quanto protegge sia la donna sia il nascituro. La posizione del Federazione SIGO e il documento dell’Istituto Superiore della Sanità.

La cronaca ha riportato diversi casi di donne in gravidanza gravemente colpite da Covid-19, tanto da essere ricoverate in terapia intensiva con gravi rischi per la sopravvivenza loro e quella del feto. Nella quasi totalità dei casi è emerso che queste donne non si erano sottoposte alla vaccinazione contro il virus SARS CoV-2 in quanto dissuase dalla famiglia o, in alcuni casi, anche dal loro medico.

Nel maggio del 2021, la Federazione SIGO –  che comprende la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), l’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologici Ospedalieri Italiani), l’AGUI (Associazione Ginecologici Universitari Italiani) e l’AGITE (Associazione Ginecologici Italiani) ha pubblicato un documento (clicca qui) in cui affermava, su evidenze scientifiche, che “la vaccinazione è uno strumento centrale per proteggere le donne e di conseguenza i neonati” e che “negli Stati Uniti circa 90.000 donne in gravidanza sono state vaccinate, principalmente con i vaccini Pfizer e Moderna, senza che sia stato sollevato alcun problema di sicurezza”.

Una forte raccomandazione alla vaccinazione, quindi, che acquista ancora maggiore importanza nella fase pandemica attuale in cui la variante Omicron caratterizzata da un’alta contagiosità è prevalente.

Per quanto riguarda i tempi della vaccinazione un documento dell’Istituto Superiore della Sanità afferma che la profilassi vaccinale è raccomandata anche nel secondo e nel terzo mese di gravidanza. Naturalmente la decisione deve essere sempre valutata insieme al medico. (clicca qui)