La chiusura del Punto Nascita del maggiore Ospedale cittadino ha comportato un sovraccarico di attività  presso il “Sacro Cuore Don Calabria”, come in tutta la provincia. Si consiglia pertanto alle future mamme di telefonare sempre prima di recarsi in ospedale;  sarà poi il personale a valutare se si rende necessario il dirottamento in un’altra struttura con maggiore disponibilità logistica in quel momento, al fine di garantire la massima sicurezza per la donna e il bambino.

Come è noto, il 12 giugno, sono state chiuse la Terapia neonatale, quella pediatrica e l’Ostetricia dell’Ospedale della Donna e del Bambino dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, che nell’ultimo anno ha registrato 3600 parti. Questo ha comportato un notevole aumento dell’attività in tutti i restanti punti nascita della provincia scaligera. Anche di quello dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

L’Ostetricia, diretta dal dottor Marcello Ceccaroni, ha visto dal 12 giugno la nascita di 170 bambini, con un incremento, rispetto al mese precedente, del 186%.

Per far fronte all’emergenza in Ostetricia sono stati prolungati i turni dei medici e raddoppiato il numero dei ginecologi di guardia e i reperibili di notte.  Per quanto riguarda le ostetriche non solo è stato prolungato l’orario di servizio, ma sono stati rafforzati i turni con 1 o 2 unità in più per turno, introducendo anche altro personale ostetrico per incrementare il supporto alle neo mamme all’inizio dell’allattamento. Anche la Pediatria sta sostenendo uno sforzo straordinario. Infatti oltre ad aver messo a disposizione i propri posti letto a seconda delle esigenze per accogliere le puerpere, ha esteso per tutto l’arco della settimana l’attività dell’ambulatorio di Neonatologia (prima attivo solo due giorni) per consentire in tutta sicurezza le dimissioni precoci del neonato (entro le 48). Inoltre al Nido è stata rafforzata l’assistenza infermieristica e medica con un’infermiera e un medico in più anche il sabato e la domenica.. Infine anche l’attività del Dipartimento di Anestesia è stato rimodulata in mondo da garantire h24 la partoanalgesia.

Tuttavia, nonostante tutte le forze messe in campo, può succedere (ed è già accaduto) che si presenti la necessità di trasferire le partorienti in altri punti nascita della provincia. Questo per garantire la massima sicurezza e assistenza alla donna e al nascituro.

In proposito vorremmo tranquillizzare tutte le mamme e dare anche delle indicazioni.

I punti nascita della provincia di Verona sono in rete, cioè costantemente in collegamento per accogliere nel modo migliore e in qualsiasi momento le partorienti. Quindi in ogni punto nascita è garantito lo stesso livello di assistenza e tecnologico.

E’ consigliabile prima di recarsi in ospedale telefonare sempre allo 045.6013358 per avvisare del proprio arrivo e per assicurarsi della disponibilità delle sale parto in quel momento. Sarà poi il personale in base all’imminenza del parto e alla situazione logistica contingente se consigliare o meno alla futura mamma di rivolgersi ad un’altra struttura. Tutti parti in urgenza sono garantiti e il costante collegamento con il 118 consente di dirottare in tempo reale la partoriente che arriva in ambulanza nella struttura con maggiori disponibilità.

Tutto il personale dell’Ostetricia è perfettamente consapevole quanto questa emergenza provochi comprensibilmente molta ansia nelle donne che stanno per dare alla luce il loro bambino. Ma nello stesso tempo assicura il proprio impegno nel far sì che l’evento unico della nascita sia vissuto dai genitori con la massima serenità e sicurezza.