La Fondazione San Giovanni Calabria Ucraina ci aggiorna sugli aiuti che sta fornendo agli abitanti di Kharkiv e zone limitrofe, dove prima della guerra veniva portata avanti un’attività sociale con bambini e ragazzi provenienti dalle zone contese del Donbass. Attualmente la Fondazione sta raccogliendo e consegnando cibo e prodotti di igiene per gli abitanti che vivono nei rifugi sotterranei. Oltre a questo gli operatori hanno organizzato alcuni laboratori online per i più piccoli.

Continua l’attività di aiuto umanitario condotta dalla Fondazione San Giovanni Calabria Ucraina grazie agli aiuti provenienti dall’Italia. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto alcuni aggiornamenti da parte di Ruslan Lavlinskyi, responsabile del progetto, che fino allo scoppio della guerra viveva nella città di Kharkiv ed ora si sta adoperando insieme agli altri collaboratori dell’Opera Don Calabria per aiutare le persone rimaste in città, in particolare i bambini che frequentavano i laboratori della Fondazione e le loro famiglie.

Le informazioni sono per ovvie ragioni incomplete e frammentarie. Da oltre un mese, da quando cioè è scoppiato il conflitto, la maggior parte degli abitanti di Kharkiv ha iniziato una nuova vita nella metropolitana e nei rifugi sotterranei per sfuggire agli incessanti bombardamenti. Nell’emergenza gli operatori della fondazione hanno rivolto la loro attenzione prima di tutto sui bambini cercando di proporre qualche attività ricreativa che potesse in qualche modo allentare la tensione almeno per qualche ora. Così la scorsa settimana sono riusciti a consegnare 20 scatoloni con materiale artistico in 12 stazioni della metropolitana; hanno organizzato un gruppo di arteterapia online per 35 bambini, grazie all’aiuto di uno psicologo finlandese. In questo modo i piccoli possono sfogare la loro ansia e liberare la loro fantasia, disegnando e colorando.

Durante questo mese, l’equipe si è allargata e ha portato sostegno umanitario e psicologico ai bambini e alle famiglie nei rifugi antiaerei: attualmente 5 volontari psicologi accompagnano oltre 100 bambini che si trovano nei rifugi antiaerei degli ospedali pediatrici di Kharkiv.

C’è poi il capitolo degli aiuti. La fondazione, assieme alla municipalità della città di Stryi, è riuscita a raccogliere e spedire 50 tonnellate di aiuti umanitari (cibo, igiene) per i residenti di Kharkiv. Sono quasi 5.000 le persone raggiunte direttamente, di cui 87 famiglie nella zona di Lisa Gora (raggiunte con kit alimentari), alcune centinaia di abitanti di vari edifici residenziali semidistrutti alla periferia della città, e ancora quasi 700 tra adulti e bambini in altre frazioni vicini al capoluogo.

Prosegue inoltre l’attività dell’Opera Don Calabria in Romania, nella città di Bacau, con l’accoglienza dei profughi che continuano ad arrivare dal vicino confine ucraino. Nella maggior parte dei casi la comunità dei religiosi calabriani offre ospitalità a famiglie di passaggio che hanno bisogno di riposarsi e riprendersi prima di proseguire il viaggio verso occidente.
Per maggiori informazioni sulla situazione e su come eventualmente aiutare si può vedere sul sito di Don Calabria Missioni (www.missionidoncalabria.it).