La laringite cronica – da non confondere con la faringite cronica – è un’infiammazione della parte più bassa della gola, dove sono contenute le corde vocali, che può evolversi in una neoplasia. L’unico sintomo è l’abbassamento di voce persitente, tipico dei fumatori fra i quali la malattia è maggiormente diffusa.
La raucedine quando persiste non è un segnale da sottovalutare, soprattutto da parte dei fumatori, perché quella voce roca può essere sintomo di laringite cronica, una patologia che può evolvere in cancro delle corde vocali.
“La laringite cronica non deve essere confusa, come accade spesso, con la faringite cronica, una banale infiammazione della parte alta della gola che, seppur fastidiosa, non ha conseguenze importanti. La laringite cronica, invece, è una cosiddetta precancerosi facoltativa, cioè si tratta di un’infiammazione della parte più bassa della gola, dove sono contenute le corde vocali, che può degenerare in tumore”, spiega il dottor Sergio Albanese, direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria.
L’origine vera e propria della laringite cronica è ancora sconosciuta. Quel che è certo è che a seguito di agenti irritativi si avvia un processo patologico tale da portare alla modificazione del rivestimento mucoso delle corde vocali. All’esame clinico otorinolaringoiatrico le corde vocali appaiono gonfie, rivestite da un epitelio ispessito. Perdono il loro colore bianco porcellana, per diventare rossastre, fino a raggiungere un quadro definito di epidermizzazione.
Sotto accusa soprattutto il fumo di sigaretta e nel 20% dei casi anche le polveri e i fumi dei materiali di lavorazione e l’inquinamento atmosferico. “Il fatto che la causa principale della laringite cronica siano le sigarette, rende ancora di più subdola questa patologia – sottolinea il dottor Albanese – in quanto il sintomo per eccellenza è un abbassamento di voce persistente, che caratterizza spesso i fumatori e per questo viene sottovalutato”.
Come distinguere quindi una laringite cronica da una semplice faringite?
Esiste una sorta di regola d’oro. Se la raucedine persiste per più di 4-5 settimane è indicato, anche in assenza di fattori di rischio, sottoporsi a un esame endoscopico e successivamente, se la diagnosi non è chiara, a una microlaringoscopia con biopsia. E’ importate infatti capire quale stadio ha raggiunto l’infiammazione: stadio 1 indica un’infiammazione lieve, stadio 2 infiammazione medio-grave con iniziali fenomeni degenerativi e stadio 3 carcinoma in situ.
Una volta effettuata la diagnosi come si procede?
Per i casi di laringite cronica lieve il paziente viene avviato a una terapia con antinfiammatori e istruito a non stressare le corde vocali con il fumo o con l’uso prolungato della voce. Se il trattamento medico non dà risultati si deve procedere con l’intervento chirurgico.
In cosa consiste?
Si effettua un intervento di microchirurgia, il cosiddetto stripping (spogliazione) delle corde vocali. Queste sono un cilindro formato da un muscolo interno avvolto da una mucosa di rivestimento. La malattia riguarda il rivestimento che, una volta tolto, si riforma spontaneamente dalla periferia, privo di degenerazioni della mucosa. Il reperto chirurgico viene poi sottoposto a esame istologico.
Sono frequenti i tumori delle corde vocali?
Sono i carcinomi in assoluto più frequenti del distretto testa-collo, di cui nel 2022 (ultimi dati AIOM disponibili ndr) si sono registrate quasi 10mila nuove diagnosi. Negli ultimi 15 anni si è assistito a un calo drastico di casi, grazie alle campagne anti-fumo. Purtroppo prevenirli è molto difficile in quanto le corde vocali sono prive di recettori del dolore, e l’unico sintomo, come abbiamo detto, è la raucedine, tipica dei fumatori. La diagnosi precoce rimane tuttavia fondamentale, perché più il tumore è piccolo, migliore è la prognosi di guarigione. Per i tumori di piccole dimensioni la percentuale di guarigione può arrivare fino al 95,5%. Inoltre per queste patologie è possibile procedere con un trattamento radioterapico la cui efficacia è paragonabile alla chirurgia, con il vantaggio però di una migliore conservazione della voce.